A partire dal 2022, è possibile registrare il contratto di comodato d’uso online. Non è una novità, ma probabilmente, molte persone ancora non ne sono a conoscenza e, magari, ancora registrano il contratto cartaceo.

Il servizio, attivo dal 20 dicembre 2022, consente di inviare la richiesta direttamente dal proprio pc, insieme a tutti gli allegati.

Vediamo come funziona, quali sono i documenti da allegare alla domanda e anche gli errori che vengono commessi più comunemente.

Come registrare un contratto di comodato d’uso online

I contratti di comodato d’uso devono essere registrati entro 30 giorni dalla data dell’atto, qualora venga stipulato davanti ad un notaio. I termini salgono a 60 giorni, se l’atto è stato formulato all’estero.

A partire dal 2022, il contratto di comodato d’uso può essere registrato anche telematicamente, comodamente dal proprio pc. È attivo sul sito dell’Agenzia delle entrate il modello RAP, che sta per Registrazione di Atto Privato. Il modello può essere compilato e inviato da casa, utilizzando il sito stesso.

In che modo? È necessario autenticarsi sulla propria area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate, accedendo con la propria identità digitale tra Spid, Cie o Cns.

Servono davvero pochi passaggi per completare la richiesta di registrazione, prestando accortezza ad alcuni piccoli dettagli che indicheremo di seguito. Alla domanda di registrazione può essere allegata anche la documentazione necessaria.

Uno dei vantaggi principali della registrazione telematica, oltre alla comodità, è la presenza del software che calcola in automatico anche le imposte, le sanzioni o gli interessi dovuti.

Quali documenti allegare

Alla domanda di registrazione del contratto di comodato d’uso devono essere allegati alcuni documenti.

Eccoli in elenco:

  • Copia dell’atto da registrare debitamente sottoscritto dalle parti;
  • Copia di altri eventuali documenti come, per esempio, scritture private, planimetrie, inventari.

Soffermiamoci sul testo dell’atto. Deve essere redatto in modo tale che tutti gli elementi essenziali siano perfettamente leggibili. Se non si rispettano le condizioni e il testo non sia leggibile, allora la procedura telematica non andrà a buon fine. Quindi, il contribuente dovrà recarsi personalmente presso l’ufficio territorialmente competente dell’Agenzia delle entrate e completare la procedura.

Come registrare un contratto di comodato d’uso cartaceo all’Agenzia delle entrate

Non è ancora caduto in disuso e, per chi non fosse pratico con la tecnologia, è possibile continuare a registrare il contratto di comodato d’uso anche cartaceo all’Agenzia delle entrate.

Per farlo, è necessario compilare il modello 69 cartaceo, consegnandolo per effettuare la registrazione ad un ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate.

Il modello deve essere presentato in duplice copia. Sulla seconda copia, che viene restituita al contribuente, sono contenute tutte le informazioni relative alla registrazione.

Bisogna effettuare anche i dovuti versamenti:

  • Imposta di registro, di importo pari a 200 euro;
  • Imposta di bollo: servono marche da bollo di 16 euro, una ogni 4 fogli. Ogni foglio non deve contenere più di 100 righe.

Il versamento deve essere effettuato tramite il Modello di pagamento unificato F24, utilizzando il codice tributo 1550.

Quali sono gli errori più comuni?

Ci sono errori che, più di altri, vengono commessi con frequenza quando si opta per la registrazione telematica. Alcuni, sono delle vere e proprie dimenticanze come l’omissione della sottoscrizione tra le parti di un documento scritto.

Si tratta di un passaggio fondamentale nella fase di richiesta di registrazione e di compilazione online del Modello RAP.

Inoltre, si fa presente che il documento deve essere allegato in formato word, in formato PDF/A o TIF. Sicuramente, il formato word è quello più comune, oltre che più facile da utilizzare.

Per il resto, bisogna solo fare attenzione ai dati da inserire e fare in modo che il testo dell’atto sia ben leggibile.