L’Inps, con la pubblicazione della circolare del 25 marzo, ha reso note le istruzioni operative per l’applicazione delle retribuzioni convenzionali del 2024.

Prima era già stato pubblicato un decreto con le tabelle che ha definito le retribuzioni per i lavoratori all’estero.

Vediamo quando si applicano le retribuzioni convenzionali, nei confronti di quali lavoratori e come devono regolarizzare i datori di lavoro. Nella stessa circolare, inoltre, l’Inps indica come provvedere per le eventuali regolarizzazioni contributive, come avremo modo di spiegare nel testo.

Cos’è la retribuzione convenzionale?

La retribuzione convenzionale è una forma di agevolazione fiscale per i lavoratori dipendenti all’estero.
A cosa servono? Si utilizzano per determinare l’ammontare delle imposte dovute dai lavoratori dipendenti residenti in Italia, che prestano la loro attività all’estero in via continuativa ed esclusiva per un periodo di tempo superiore a 183 giorni, durante 12 mesi.

Per applicarle, i lavoratori devono soddisfare le seguenti condizioni:

  • Avere la residenza in Italia;
  • Prestare la propria attività lavorativa all’estero in via continuativa ed esclusiva;
  • Prestare l’attività lavorativa all’estero per un periodo di tempo superiore a 183 giorni durante 12 mesi.

Da un punto di vista prettamente fiscale, è indifferente che l’attività sia prestata in un Paese dell’Unione Europea oppure extra Unione Europea.

Ribadiamo, quindi, che devono essere prese come riferimento per il calcolo dei contributi dovuti per il 2024 nei confronti dei lavoratori operanti all’estero in Paesi extracomunitari non legati all’Italia da accordi di sicurezza sociale.

A quali lavoratori si applicano le retribuzioni convenzionali 2024?

Il 19 marzo 2024, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto interministeriale che, annualmente, definisce i valori delle retribuzioni convenzionali per i lavoratori che svolgono attività all’estero.

Le tabelle contengono aggiornate i valori di riferimento per il calcolo dei contributi e delle imposte sul reddito.

I valori si applicano nei confronti dei lavoratori che svolgono la propria attività lavorativa in Paesi extracomunitari con i quali sono in vigore accordi si sicurezza sociale.

Retribuzioni convenzionali 2024: istruzioni dell’Inps

L’Inps ha fornito le istruzioni operati sull’applicazione delle retribuzioni convenzionali 2024, con la pubblicazione della circolare n. 49, il 25 marzo 2024.

La retribuzione convenzionale imponibile viene determinata in base al confronto con la fascia di retribuzione nazionale corrispondente.

Cos’è la retribuzione nazionale? Si intende il trattamento previsto dalla contrattazione collettiva. L’importo così calcolato deve essere diviso per 12 e, in base alle tabelle pubblicate annualmente, bisogna individuare il settore corrispondente e la fascia retributiva da prendere come riferimento.

I valori convenzionali che possono essere ragguagliati a giornata sono nei seguenti casi:

  • Assunzione;
  • Risoluzione;
  • Trasferimento.

Nei tre casi suddetti, l’imponibile deve essere diviso per 26 giornate. Il risultato deve essere moltiplicato per il numero dei giorni compresi nella parte di mese interessata.

Quando può variare l’importo delle retribuzioni convenzionali?

Solo in alcune e determinate eccezioni, l’importo della retribuzione convenzionale può variare.

Di quali casi si tratta?

  • Se è stato effettuato il passaggio da una qualifica all’altra nel corso del mese;
  • Se è avvenuto un mutamento durante il mese del trattamento economico, nell’ambito della qualifica di “quadro”, “dirigente” e “giornalista”, o per passaggio di qualifica;
  • Nel caso in cui sono stati maturati compensi variabili nel corso dell’anno.

Qualora i datori di lavoro abbiano operato diversamente nel primo trimestre del 2024, hanno la possibilità di regolarizzare la propria posizione. Se decidono di regolarizzare, non sono tenuti ad oneri aggiuntivi.

Quando regolarizzare? La regolarizzazione deve essere effettuata entro il 16 giugno 2024. Ai fini della denuncia UNIEMES devono essere calcolate le differenze tra le retribuzioni imponibili in vigore al 1° gennaio 2024 e le retribuzioni assoggettate a contribuzione per lo stesso mese.