A margine del match con la Spagna U21, per cui Huijsen è stato convocato, il difensore si è aperto e ha parlato del rifiuto al Real e al Barcellona per approdare alla Juve, poi la rivelazione sull’arrivo di De Rossi sulla panchina della Roma.

Il ‘No’ di Huijsen a Real e Barcellona e la rivelazione De Rossi

Una vera e propria rivoluzione, quella di Dean Huijsen sul mancato approdo al Real Madrid e al Barcellona, come il cambio in panchina della Roma che ha portato De Rossi a prendere il posto di Mourinho – colui che aveva spinto per l’arrivo del difensore spagnolo.

Un incastro che Dean non poteva minimamente immaginarsi ma di cui è stato immediatamente stupido in modo positivo: il difensore, infatti, ha continuato regolarmente a giocare e collezionare minutaggio nonostante la sua giovane età e la poca esperienza raccolta fin qui.

Destino che si è avverato per una somma di scelte fatte dallo stesso Huijsen e che partono proprio dal rifiuto verso le big spagnole. Il difensore, seppur di origini olandesi, ha la nazionalità in Spagna dove si è trasferito a 5 anni e dove ha vissuto la sua giovinezza insieme alla sua famiglia:

“Ad essere sincero mi sento molto spagnolo. Sono molto felice di essere in questa nazionale, perché sono cresciuto a Malaga dall’età di cinque anni. Ho maturato la tranquillità di giocare palla al piede da quando ero bambino. All’inizio, quando avevo cinque anni, ho iniziato come attaccante, ma poi ho iniziato a giocare come difensore centrale, e sono sempre stato bravo a partire pulito con la palla”.

Appena 16enne Huijsen viene individuato dalla Juventus e si trasferisce in Italia, rifiutando la prospettiva di giocare in squadre come Barcellona e Real Madrid. Per lui, spiega, non è stata una questione di blasone quanto di qualità difensiva.

Nel campionato italiano, infatti, c’è molta più predisposizione alla cura della manovra di difesa, una scelta matura e di prospettiva che ha influenzato lo spagnolo a trasferirsi da minorenne e iniziare un nuovo percorso in Italia:

All’epoca pensavo che l’Italia mi avrebbe dato di più da imparare. Avevo già qualità palla al piede, ma dovevo migliorare nei duelli con gli attaccanti, negli scontri, nella tattica. E la Serie A mi sta dando davvero queste cose per farmi diventare un giocatore migliore, anche se ho ancora molto da apprendere”.

Il mancato trasferimento al Frosinone e il ‘sì’ alla Roma

Approdato in prima squadra dalla Next Gen agli inizi del 2023 ha cercato di assimilare il più possibile dai difensori bianconeri e poi avuto l’occasione di esordire in questa stagione durante la prima parte di campionato contro il Milan.

Ma il poco spazio nella Juventus non gli ha concesso il minutaggio adeguato e per questo la dirigenza, insieme all’entourage del giocatore, hanno valutato fosse giusto un prestito in una squadra italiana: su tutte si sono fatte avanti principalmente Frosinone e Roma.

Nel mercato invernale sembrava che Huijsen fosse in dirittura d’arrivo per la prima squadra, ma la corte giallorossa ha avuto il sopravvento. Complice la volontà di Mourinho di puntare su di lui e le certezze di maggiore spazio nei mesi di prestito secco pattuiti tra le società:

“Mourinho mi ha sempre trattato bene, ma ora c’è Daniele de Rossi: si sta comportando in modo incredibile. Si prende cura di me, è una persona fantastica e mi trovo bene con lui”.

A sorprendere maggiormente Huijsen l’approccio di Daniele De Rossi che, al posto del portoghese, ha comunque mantenuto un ottimo rapporto con il difensore spagnolo e ha saputo approcciare nel modo adeguato prendendosi cura di un ragazzo giovane e bisognoso di una guida.