Situazione drammatica in casa Nickelodeon, nota emittente televisiva statunitense presente su scala globale dal 1977. Nel corso degli anni, l’azienda ha regalato ai suoi spettatori giovani e adulti numerose serie TV, film e franchise di successo come Spongebob, Tartarughe Ninja e Zack e Cody al Grand Hotel.

A rivelare il “Lato oscuro di Nickelodeon” è stato l’attore e cantautore Drake Bell, attore della sit-com per adolescenti Drake & Josh, molestato sessualmente per anni da un dialogue coach dell’azienda di intrattenimento.

Scoppia il caso Nickelodeon, molestie sessuali su minori: cosa è successo

L’abusatore di Drake Bell, è Brian Peck, di professione dialogue coach ed ex dipendente Nickelodeon. È stato arrestato nel 2003 con 11 accuse: sodomia, atti osceni su un bambino da parte di una persona di 10 anni più grande e sesso orale mediante anestesia o sostanze destabilizzanti.

Un lavoro che gli ha permesso – purtroppo – di stare sempre a contatto a molti ragazzini dell’epoca. Per tutelare la giovane vittima, il suo nome non è mai stato menzionato fino a pochi giorni fa. L’esplosione di questo terribile caso di cronaca è avvenuto durante l’inchiesta del programma televisivo Quiet on Set: The Dark Side of Kids TV.

Drake Bell: “Gli attori di Boys Meet Worlds mi devono delle scuse”

Il cantante, ora 37enne, aveva già denunciato la situazione all’ex produttore esecutivo di Nickelodeon, Dan Schneider, ma l’imprenditore non ha creduto alle parole dell’adolescente. In molti hanno sostenuto Peck a discapito del giovane, tra cui anche gli attori del serial Boys Meet Worlds.

I registi Beth e Rich Correll, che in precedenza hanno supportato Peck durante la sua battaglia legale contro Drake Bell, si sono scusati pubblicamente. Hanno espresso profondo rammarico a Bell e alla sua famiglia e hanno dichiarato che non avrebbero appoggiato Peck se “fossero stati realmente a conoscenza della verità“.

I registi hanno anche ammesso il loro rimorso per aver inavvertitamente causato ulteriore dolore immotivato all’attore.

Nickelodeon difende Drake Bell: “Lodiamo e sosteniamo il suo coraggio per aver denunciato gli abusi”

In un comunicato stampa, Nickelodeon, venuta a conoscenza dell’identità del querelante, ha mostrato immediatamente il proprio supporto nei confronti del cantante:

“Ora che Drake Bell ha rivelato la sua identità come querelante nel caso del 2004, siamo sgomenti e rattristati nell’apprendere il trauma che ha subito, e lodiamo e sosteniamo il forza necessaria per farsi avanti. Sebbene non possiamo corroborare o negare accuse di comportamenti risalenti a produzioni di decenni fa, Nickelodeon, per politica, indaga su tutti i reclami formali come parte del nostro impegno a promuovere un ambiente di lavoro sicuro e professionale, privo di molestie o altri tipi di condotta inappropriata”, ha affermato il portavoce. rete dichiarata. “Le nostre massime priorità sono il benessere e gli interessi non solo dei nostri dipendenti, del cast e della troupe, ma di tutti i bambini, e nel corso degli anni abbiamo adottato numerose misure di salvaguardia per garantire che stiamo rispettando i nostri elevati standard e la aspettative del nostro pubblico”.

Nonostante le parole positive della società, Bell ha criticato l’azienda accusandoli di non aver pagato la terapia e il supporto necessario per affrontare gli abusi. È inoltre inorridito dalla scelta di mandare ancora in onda gli spettacoli in cui era protagonista, come raccontato nel podcast “The Sarah Fraser Show”:

“Mostrano ancora i nostri show e devo pagare personalmente per la mia terapia. Avrei preferito qualcosa in più di un messaggio di supporto in un comunicato stampa per una situazione così delicata”

Josh Peck difende Drake Bell: “Tutto il mio sostegno per ciò che ha vissuto”

L’attore di Drake & Josh, Josh Peck (reduce dal film Oppenheimer di Christopher Nolan) ha mostrato la massima solidarietà per l’abuso sessuale vissuto da Drake Bell pubblicamente in un post su Instagram e aperto ad episodi di “razzismo e sessismo” sul set di molteplici serial televisivi.

In particolare, ha voluto anche specificare che il “Peck” è soltanto un caso di omonimia è che non è assolutamente imparentato con il dialogue coach:

“Ho finito il documentario ‘Quiet On Set’ e ho impiegato alcuni giorni per elaborarlo. Ho contattato Drake in privato, ma voglio dare il mio sostegno ai sopravvissuti che sono stati abbastanza coraggiosi da condividere con il mondo le loro storie di abusi emotivi e fisici sui set di Nickelodeon. I bambini dovrebbero essere protetti. Rivivere tutto questo pubblicamente è incredibilmente difficile, ma spero che possa portare guarigione alle vittime e alle loro famiglie, nonché il cambiamento necessario nel nostro settore”.