Sentenza Acerbi, il difensore assolto dalle accuse di razzismo nei confronti di Juan Jesus: non salterà neanche una giornata di Serie A
Sono ore decisive per il futuro di Francesco Acerbi. Nel pomeriggio il giudice sportivo deciderà sui presunti insulti razzisti del giocatore nerazzurro ai danni di Juan Jesus durante Inter-Napoli del 17 marzo. Il difensore rischia un lungo stop.
Cresce l’attesa per il responso della sentenza sul caso Acerbi-Juan Jesus. Il giocatore partenopeo ha accusato il collega di avergli rivolto insulti razzisti durante il match di Serie A. Acerbi si è difeso e ha sempre sostenuto di non aver mai pronunciato quelle parole. Oggi la decisione del giudice sportivo.
Inter, Acerbi regolarmente in campo contro l’Empoli
Dopo la sentenza di oggi pomeriggio Francesco Acerbi può tirare un sospiro di sollievo. Il difensore nerazzurro sarà regolarmente in campo nella sfida del 1 aprile contro l’Empoli. Bisognerà capire se Inzaghi lo schiererà titolare o se preferirà preservarlo dopo la vicenda giudiziaria di questi giorni.
Il comunicato della Lega Serie A sul caso Acerbi
Di seguito il comunicato della Lega Serie A:
Il Giudice Sportivo,
Vista la decisione interlocutoria di cui al C.U. n. 192 del 19 marzo 2024, con cui, letto il referto del Direttore di gara, sono stati disposti approfondimenti istruttori, a cura della Procura federale, sentiti se del caso anche i diretti interessati, in ordine a quanto riportato nel referto stesso circa eventuali espressioni di discriminazione razziale proferite dal calciatore della Soc. Internazionale Francesco Acerbi nei confronti del calciatore della Soc. Napoli Juan Guilherme Nunes Jesus;
Vista la documentazione pervenuta dalla Procura Federale, in partico- lare i verbali di audizione dei diretti interessati, compreso il video dello scontro di gioco depositato dal calciatore Juan Jesus, nonché lo stral- cio della registrazione dei pertinenti colloqui Arbitro/Sala VAR;
Sentito il Direttore di gara sullo svolgersi dei fatti in campo;
Ritenuto di dover premettere che l’odierno procedimento si è incardi- nato presso il Giudice sportivo nazionale a norma degli artt. 65, 66 e 68 CGS, sulla base dunque delle risultanze dei documenti ufficiali e in par- ticolare di quanto riportato nel referto del Direttore di gara circa gli ac- cadimenti in campo al minuto 13° del secondo tempo di gara, puntual- mente rappresentati dall’Arbitro medesimo, che riferiva in particolare: quanto segnalatogli dal calciatore Juan Jesus circa le presunte espressioni offensive di discriminazione razziale da parte del calciatore Francesco Acerbi; la piena disponibilità manifestata dall’Ar- bitro stesso per ogni eventuale e conseguente decisione; l’interruzione del gioco al fine di consentire un chiarimento tra i calciatori; la ripresa del gioco infine (dopo un’interruzione durata circa un minuto e trenta secondi) in seguito al confronto tra i calciatori e non avendo espresso il calciatore Juan Jesus alcun dissenso al riguardo;
Rilevato che la sequenza dei fatti in campo, ricostruita in base ai documenti ufficiali, con l’ausilio del Direttore di gara e comunque visibile in video, muovendo necessariamente dallo scontro di gioco e dall’atto del proferimento di alcune parole da parte dell’Acerbi nei confronti di Juan Jesus è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte, peraltro non platealmente (con modalità tali cioè da non essere perce- pite dagli altri calciatori in campo, dagli Ufficiali di gara o dai rappre- sentanti della Procura a bordo del recinto di giuoco), dal calciatore in- terista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo “offendente”, il cui contenuto discriminatorio però, senza che per questo venga messa in discussione la buona fede del calcia- tore della Soc. Napoli, risulta essere stato percepito dal solo calciatore “offeso” (Juan Jesus), senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale;
Rilevato, altresì, che la condotta discriminatoria, per la sua intrinseca gravità e intollerabilità, perdipiù quando riferita alla razza, al colore della pelle o alla religione della persona, deve essere sanzionata con la massima severità a norma del Codice di giustizia sportiva e delle norme internazionali sportive, ma occorre nondimeno, e a fortiori, che l’irrogazione di sanzioni così gravose sia corrispondentemente assistita da un benché minimo corredo probatorio, o quanto meno da indizi gravi, precisi e concordanti in modo da raggiungere al riguardo una ragionevole certezza (cfr. per tutte Corte federale d’appello, SS.UU., 11 maggio 2021, n. 105);
Rilevato che nella fattispecie la sequenza degli avvenimenti e il contesto dei comportamenti è teoricamente compatibile anche con una diversa ricostruzione dei fatti, essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa ma rimanendo il contenuto gravemente discriminatorio confinato alle parole del soggetto offeso, senza alcun ulteriore supporto probatorio e indiziario esterno, diretto e indiretto, anche di tipo testimoniale;
Ritenuto pertanto che non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell’offesa recata
di non applicare le sanzioni previste dall’art. 28 CGS nei confronti del calciatore Francesco Acerbi (Soc. Internazionale).
Il Giudice Sportivo: dott. Gerardo Mastrandrea”.
Acerbi è stato assolto, non salterà neanche una giornata.
Francesco Acerbi è stato assolto. La Procura ha giudicato il difensore nerazzurro non colpevole per i presunti insulti razzisti a Juan Jesus.
Le audizioni della Procura Figc a Juan Jesus e Acerbi
Dopo i fatti di Milano il giudice sportivo ha richiesto un supplemento d’indagine e la palla è passata alla Procura federale. Il procuratore Chiné ha ascoltato entrambi i giocatori in audizione: Acerbi ha continuato a sostenere che ci sia stata un’incomprensione in campo e che non abbia mai pronunciato le fresi razziste. Dall’altra parte Juan Jesus ha ribadito la sua versione e le accuse al difensore nerazzurro.
Verdetto atteso oggi pomeriggio
La sentenza sul caso razzismo che ha coinvolto Acerbi e Juan Jesus arriverà oggi. Con molta probabilità il giudice sportivo darà il verdetto definitivo nel pomeriggio. L’Inter attende il responso nella speranza che non arrivi una vera e propria stangata.
Il presunto caso razzismo durante Inter-Napoli
Il caso Acerbi-Juan Jesus è nato il 17 marzo durante il match tra Inter e Napoli. Durante la partita il difensore azzurro si è lamentato con l’arbitro La Penna, denunciando i presunti insulti razzisti di Acerbi ai suoi danni. L’episodio ha generato un polverone, reso ancora più intricato dalle dichiarazioni opposte dei due protagonisti.