È iniziato il conto alla rovescia e a breve Francesco Acerbi conoscerà il suo destino. Il difensore dell’Inter sta vivendo giorni complicati e quelli che verranno, in caso di squalifica, potrebbero essere anche peggiori. Da Inter-Napoli in poi è totalmente cambiata la sua prospettiva rispetto a questo finale di stagione. In ballo non ci sono solo le ultime 9 gare di campionato con l’Inter, ma anche l’eventuale Europeo e la convocazione con la Nazionale italiana. In attesa di fare chiarezza, il Ct Spalletti ha rimandato a casa il giocatore, che non ha potuto partecipare alla spedizione negli Stati Uniti, perdendosi le due amichevoli con Venezuela ed Ecuador e chiamando Mancini al suo posto. Cosa succederà adesso? Per commentare la decisione dell’Italia e di Spalletti e dire la sua sul caso Acerbi e Juan Jesus, mister Christian Bucchi, che lo ha allenato al Sassuolo, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Italia, Spalletti aspetta la decisione su Acerbi: Bucchi a Tag24
È passata più di una settimana, c’è stata la Nazionale nel mezzo e ora ci si deve concentrare sul campionato, ma nonostante questo il caso Acerbi-Juan Jesus continua ancora a far discutere. Il giudice sportivo ha rimandato alla Procura Federale, che ha aperto un fascicolo. I calciatori hanno rilasciato le proprie deposizioni e hanno risposto alle domande, dando una versione completamente diversa su quanto avvenuto in campo durante Inter-Napoli. L’accusa di razzismo è pesante e il nerazzurro rischierebbe 10 giornate di squalifica. Una pena pesante, che andrebbe a determinare il finale di stagione, ma anche il futuro di Acerbi. Sembrerebbe addirittura che il club di Zhang sarebbe pronto a rescindere il contratto in caso di squalifica. Nel frattempo il primo segnale è arrivato dalla Nazionale. Per commentare la decisione dell’Italia e di Spalletti su Acerbi, mister Bucchi, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Giornata decisiva per il futuro di Francesco Acerbi. Rispetto a quanto avvenuto con Juan Jesus, pensi che il difensore dell’Inter potrebbe essersi giocato la possibilità di andare a giocare l’Europeo con la Nazionale italiana?
“Ci tengo a fare una premessa. Ho avuto il piacere di allenare Francesco quando eravamo entrambi a Sassuolo e ho conosciuto un ragazzo molto intelligente. Una persona sensibile, un uomo a modo e soprattutto uno che ha una spiccata sensibilità. Il percorso della sua vita e il suo vissuto ha inevitabilmente condizionato la persona che è oggi. L’esperienza così complicata e negativa che ha dovuto affrontare lo ha sensibilizzato ancora di più. Questo posso darvelo per certo. Proprio per questi motivi, mi fa specie pensare che tutto quello che ci è stato raccontato sia accaduto realmente. Allo stesso tempo però non posso pensare che Juan Jesus si sia inventato tutto”.
Oggi dovrebbe arrivare la decisione e ovviamente sembra che lui la stia aspettando con estrema ansia. La sua carriera rischia di essere compromessa?
“Ribadisco che Francesco è una persona per bene. L’omofobia e il razzismo sono atteggiamenti completamente lontani da lui. Dall’altra parte però, è ovvio che se quello di cui stiamo parlando è realmente accaduto, è chiaro che va punito. Quale sia la punizione giusta, sinceramente non lo so. Però nel 2024 queste situazioni dovrebbero non esistere più. E’ quasi esilarante che si debba ancora parlare di queste cose e mi dispiace tantissimo dovre affrontare questo argomento. Evidentemente non siamo ancora riusciti a scrollarci di dosso quelle che sono le diversità di pelle, di sesso o di religione. Se c’è qualcuno ancora ancorato a queste cose, è giusto che si dia una smossa”.