Ultime notizie sul rimborso IRPEF per le pensioni nel 2024. Quest’anno, infatti, i pensionati in Italia si trovano a navigare un’attesa più lunga per il rimborso IRPEF rispetto ai lavoratori dipendenti. L’INPS svolge un ruolo rilevante nel processo, con pagamenti delle pensioni che segnalano l’inizio del periodo di dichiarazione dei redditi. Le tempistiche per il rimborso variano, con i pensionati generalmente attesi durante il periodo estivo, a seguito dell’invio della dichiarazione. La legge stabilisce dettagliatamente le scadenze e le procedure per garantire che i pensionati ricevano i loro rimborsi in modo tempestivo.
Rimborso IRPEF pensioni 2024: il calendario dei pagamenti
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I pensionati, in particolare, si trovano ad affrontare una tempistica di rimborso IRPEF più lunga rispetto ai lavoratori dipendenti. Infatti, mentre per questi ultimi il rimborso avviene generalmente il mese successivo alla ricezione del prospetto di liquidazione da parte del datore di lavoro, per i pensionati l’attesa si protrae di un ulteriore mese. Questa differenza di trattamento sottolinea l’importanza di una pianificazione accurata per i pensionati, i quali riceveranno il rimborso IRPEF principalmente nel periodo estivo, a seconda della data di invio della dichiarazione dei redditi.
Il ruolo dell’INPS e le date chiave
Come anticipato, l’INPS gioca un ruolo importante nel processo di dichiarazione dei redditi per i pensionati, essendo il sostituto d’imposta che gestisce l’erogazione dei rimborsi. Le date di pagamento delle pensioni, come quella annunciata per aprile, introducono il periodo in cui si avvierà anche la dichiarazione dei redditi. L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibili tutte le informazioni necessarie per navigare questo periodo, inclusi i termini importanti per l’invio della dichiarazione e per l’ottenimento dei rimborsi IRPEF.
La tempistica per l’invio della dichiarazione dei redditi è dettagliata nel Decreto-legge del 26/10/2019 n. 124, che indica le varie scadenze a partire dal 15 giugno fino al 30 settembre, in base alla data di presentazione della dichiarazione. Essere proattivi nell’invio della dichiarazione può significare ricevere il rimborso più rapidamente, soprattutto per i pensionati che affrontano tempistiche estese.
Rimborso IRPEF pensioni 2024: quando arriva?
Le tempistiche per la ricezione del rimborso IRPEF per chi invia il modello 730/2024 sono regolate da specifiche normative, che prevedono tempi diversi a seconda del sostituto d’imposta. Per i pensionati, il decreto Fiscale n. 124 del 2019 stabilisce che l’arrivo delle somme o la trattenuta può avvenire due mesi dopo la ricezione del prospetto di liquidazione dall’INPS. Questo significa che, per ricevere un rimborso tra luglio e agosto, è essenziale essere tra i primi a inviare la dichiarazione, preferibilmente entro il 31 maggio.
Riepilogando, i lavoratori dipendenti che inviano il modello entro il 31 maggio vedono i loro rimborsi elaborati già a luglio, mentre i pensionati seguono nel mese di agosto. I contribuenti che rispettano le scadenze più tarde, vicino al termine ultimo del 2 ottobre, possono aspettarsi l’erogazione a partire da ottobre.
Quando presentare la dichiarazione dei redditi
Per ottimizzare il processo di dichiarazione dei redditi e assicurarsi di ricevere eventuali rimborsi in modo tempestivo, è fondamentale seguire alcune pratiche consigliate:
- Preparazione anticipata: raccogliere tutti i documenti necessari ben prima della data di apertura per l’invio delle dichiarazioni.
- Attenzione alle scadenze: marcare sul calendario le date chiave per l’invio del modello 730/2024 per evitare ritardi.
- Verifica dei dati: assicurarsi che tutte le informazioni inserite nella dichiarazione siano accurate per prevenire ritardi dovuti a controlli aggiuntivi.
Il Modello precompilato
L’introduzione del modello 730 precompilato rappresenta un’innovazione significativa che semplifica il processo di dichiarazione dei redditi per molti contribuenti. Disponibile dal 30 aprile, questo strumento permette di iniziare la revisione e l’invio della propria dichiarazione a partire dall’11 maggio. L’utilizzo del modello precompilato accelera la raccolta delle informazioni necessarie e riduce la possibilità di errori, garantendo una maggiore precisione nella dichiarazione. È consigliabile approfittare di questa risorsa per verificare i dati inseriti automaticamente e apportare le correzioni necessarie prima dell’invio.
Come massimizzare i benefici fiscali
Oltre a concentrarsi sulle tempistiche e sulla correttezza dei dati, i contribuenti dovrebbero esplorare le opportunità di deduzione e detrazione fiscale disponibili. Esaminare attentamente le spese ammissibili, come quelle sanitarie, per l’istruzione o per interventi di riqualificazione energetica, può portare a significativi risparmi fiscali. La pianificazione delle spese deducibili e la raccolta meticolosa delle ricevute nel corso dell’anno sono azioni chiave per ottimizzare la propria situazione fiscale.
Attenzione ai controlli dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate effettua controlli sistematici sulle dichiarazioni dei redditi per individuare eventuali incoerenze o anomalie. I contribuenti che dichiarano rimborsi IRPEF per importi superiori a 4.000 € possono aspettarsi un esame più approfondito. In questi casi, il pagamento del rimborso può essere ritardato di diversi mesi. Per minimizzare il rischio di controlli e accelerare il processo di rimborso, è fondamentale assicurarsi che tutte le informazioni fornite nella dichiarazione siano precise e ben documentate.
Rimborso IRPEF pensioni 2024: come accelerare la procedura
Per facilitare e accelerare il ricevimento del rimborso, i contribuenti possono comunicare all’Agenzia il proprio codice IBAN, consentendo l’erogazione tramite bonifico bancario o postale. Inoltre, è possibile correggere o integrare dichiarazioni precedentemente presentate, qualora si rilevino elementi non inclusi o errori, fino al 31 dicembre del quinto anno successivo alla presentazione.
Rimborso IRPEF pensioni 2024: modalità di pagamento
I rimborsi gestiti dall’Agenzia delle Entrate sono prioritariamente erogati mediante bonifico. In assenza di coordinate bancarie, si procede con l’emissione di assegni vidimati da Poste Italiane S.p.A. Gli assegni possono essere depositati in banca o incassati direttamente presso gli uffici postali, dove verranno effettuate verifiche di validità e identità.
Verifica dei pagamenti tramite il cedolino pensione
Per i pensionati, la verifica dell’importo della pensione e di eventuali rimborsi può essere effettuata accedendo al sito dell’INPS, dove il cedolino pensione fornisce dettagli essenziali sull’ammontare erogato. Questo strumento digitale facilita la gestione delle proprie finanze e consente una verifica tempestiva e accurata delle proprie entrate. Accedendo con credenziali SPID, CIE o CNS, i pensionati possono consultare in modo sicuro e privato le informazioni relative alla propria pensione, inclusi i dettagli dei rimborsi IRPEF o di altre voci pertinenti.