L’Italia si appresta a vivere una importante trasformazione digitale con l’introduzione dell’IT Wallet, un avanzamento che segna un nuovo capitolo nell’evoluzione dell’accesso ai servizi della pubblica amministrazione (PA). Questo cambio di paradigma, avallato dal Consiglio dei Ministri a fine febbraio, prevede la graduale sostituzione dello SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, con una soluzione più integrata e conforme alle nuove direttive europee. L’IT Wallet si propone come un portafoglio digitale universale, capace di contenere in formato digitale documenti essenziali come carta d’identità, tessera sanitaria, patente, passaporto, e altri, accessibili tramite l’app IO, già nota ai cittadini italiani.

IT Wallet al posto dello SPID: obiettivi

L’Italia sta percorrendo una strada rivoluzionaria verso la digitalizzazione completa dell’identità e dei documenti dei cittadini, con l’introduzione dell’IT Wallet. Questa transizione, prevista per essere completata nel 2025, rappresenta un cambiamento nazionale inserendosi in un contesto di evoluzione digitale su scala europea, promuovendo una maggiore fluidità nei movimenti e nell’accesso ai servizi in tutta l’Unione Europea.

Con l’avvento dell’IT Wallet, l’Italia mira a snellire significativamente la burocrazia, rendendo l’interazione con la PA più agile e immediata. Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, sotto la guida del sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti, ha lavorato per oltre un anno e mezzo al fine di realizzare un sistema che non solo riduca l’uso di carta e plastica, ma faciliti anche processi come l’acquisto di farmaci o il noleggio di veicoli. Questo progetto, parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanziato con fondi europei, vuole rappresentare un passo avanti verso l’efficienza e l’efficacia dei servizi digitali offerti ai cittadini.

SPID e IT Wallet: differenze principali

L’IT Wallet si distingue dal suo predecessore, lo SPID, non solo per la sua capacità di aggregare in un unico luogo digitale una varietà più ampia di documenti, ma anche per il suo ruolo nel semplificare l’accesso a una vasta gamma di servizi online. Mentre lo SPID serviva principalmente come strumento di autenticazione digitale, l’IT Wallet espande significativamente il suo ambito di applicazione, proponendosi come una soluzione onnicomprensiva per la gestione digitale dell’identità e dei documenti personali dei cittadini italiani. A partire dal 2025, l’IT Wallet assorbirà completamente le funzionalità dello SPID e di altre forme di identità digitale, diventando l’unica piattaforma di riferimento.

IT Wallet: come accedere e usarlo

L’IT Wallet mira a semplificare l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione, superando le complessità legate agli attuali sistemi di identificazione digitale come SPID, CIE e CNS. Questa innovazione, ispirata da modelli già operativi in paesi come Estonia e Finlandia, promette un accesso più intuitivo e veloce, eliminando la necessità di dispositivi aggiuntivi o procedure complesse per l’autenticazione.

L’IT Wallet sarà disponibile per tutti i cittadini maggiorenni attraverso l’app IO, già in uso per la gestione di alcuni documenti digitali e servizi. Questa innovazione porterà tutti i documenti importanti e l’accesso ai servizi essenziali direttamente sullo smartphone di ogni cittadino e punta anche a rafforzare l’integrazione con il progetto di portafoglio digitale europeo, garantendo una maggiore interoperabilità a livello internazionale. La fase di sperimentazione, prevista concludersi a giugno 2024, lascerà spazio al rilascio graduale dell’IT Wallet nell’app IO, previsto tra luglio e settembre dello stesso anno.

Le fasi di implementazione

Il lancio dell’IT Wallet è previsto in tre fasi principali, iniziando con l’integrazione delle identità digitali SPID, Carta d’Identità Elettronica e CNS in un’unica applicazione gestita dall’App IO e l’inserimento di due documenti come la tessera sanitaria e la carta della disabilità. A fine giugno o, in caso di rinvio, a settembre, si potranno caricare sull’applicazione questi due documenti e dopo la carta d’identità, tramite firma elettronica. La terza e ultima fase, prevista tra la fine di quest’anno e l’inizio di quello nuovo, farà in modo che il portafoglio accolga altri documenti come la patente, il passaporto, la tessera elettorale e altri tipi di documenti.

Quali sono i vantaggi di IT Wallet

Nonostante le potenziali commissioni che potrebbero essere applicate dalle banche per alcuni servizi, l’IT Wallet si configura come uno strumento estremamente vantaggioso per i cittadini. Come detto, infatti, permetterà di digitalizzare e conservare in un unico luogo accessibile da smartphone documenti essenziali come la carta d’identità, la tessera sanitaria, la patente di guida e il passaporto, tra gli altri.

L’adozione dell’IT Wallet vuole dunque rappresentare un passo significativo verso un’era di maggiore efficienza e sicurezza nella gestione dei dati personali. Tuttavia, solleva anche questioni importanti riguardanti la privacy e la libertà di movimento, in particolare per quanto riguarda la gestione delle informazioni sanitarie e la potenziale inclusione del casellario giudiziario.