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Israele ha bombardato gli edifici e le basi di Hezbollah nel Libano orientale, in uno degli attacchi più intensi da quasi sei mesi, hanno riferito i media statali e una fonte di sicurezza. 
   Poco prima un altro raid aveva colpito la regione di Hermel, a quasi 130 chilometri dal confine con Israele.

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha adottato, ieri 25 marzo 2024, una risoluzione che chiede un “cessate il fuoco”, con 14 voti a favore e un’astensione, quella degli Stati Uniti. Gli scontri e i raid aerei nella Striscia di Gaza però continuano, come riferito da alcuni testimoni.

L’astensione degli Stati Uniti nel voto Onu ha provocato l’ira del primo ministro israeliano Netanyahu, che ha annullato la partenza per Washington di una delegazione di alto livello. Intanto continuano gli attacchi nei pressi di Rafah.

Tutti gli aggiornamenti sul conflitto in Medio Oriente di oggi, martedì 26 marzo 2024.

Norvegia: Decisione di negare i convogli dell’UNRWA nel nord di Gaza è “inaccettabile”

23:24

Il ministro degli Esteri Espen Barth Eide ha dichiarato che “l’assistenza umanitaria salvavita è cruciale e urgente”.

“Israele deve garantire un maggiore accesso alle forniture alimentari vitali e agli aiuti dentro e all’interno di Gaza”, si legge in una dichiarazione.

L’ONU ha accusato Israele di limitare gli aiuti nella Striscia, cosa che i funzionari israeliani hanno negato di aver fatto.

UNICEF: Bambini a Gaza muoiono di malnutrizione e disidratazione

22:57

L’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia afferma che la carestia a Gaza è imminente, e aggiungono che le vite sono “in bilico”.

“Le organizzazioni umanitarie devono avere accesso pieno e sicuro per raggiungere i bambini e le famiglie bisognose ovunque a Gaza”, si legge in un post su X.

Israele ha ucciso Marwan Issa, numero 3 di Hamas

22:02

Le Forze armate israeliane hanno confermato che Marwan Issa, terzo in comando di Hamas, è stato ucciso in un attacco dieci giorni fa

Sebbene gli Stati Uniti avessero già confermato che era morto nell’attacco al centro di Gaza, i militari solo ora hanno affermato di essere certi della sua morte. Lo scrive il sito israeliano ‘Ynetnews’.

Raid israeliano contro una tenda di sfollati: 12 morti

21:53

Almeno 12 palestinesi, compresi bambini, sono stati uccisi in un raid aereo che ha colpito una tenda piena di sfollati nel sud di Gaza, dice il ministero della Sanità.

Un comunicato riporta la morte di “12 martiri” nell’attacco alla zona costiera di al-Mawasi, a ovest della città di Khan Younis.

Secondo il Ministero della Sanità, la guerra di Israele ha ucciso almeno 32.414 persone a Gaza, la maggior parte delle quali donne e bambini.

Le ambulanze dall’ospedale del Kuwait, si sono dirette sul posto per cercare feriti e sopravvissuti per le dovute cure mediche. 

Continuano i bombardamenti israeliani a Rafah

21:50

Nonostante la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – che chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza durante il Ramadan – la situazione sul campo è ancora molto disastrosa.

I bombardamenti israeliani non si sono fermati e i combattimenti non hanno avuto tregua. Nelle ultime ore sono stati numerosi gli attacchi a Rafah, dove i quartieri residenziali sono stati completamente distrutti senza vittime.

Le ambulanze dall’ospedale del Kuwait, si sono dirette sul posto per cercare feriti e sopravvissuti per le dovute cure mediche. 

Baerbock, essenziale soluzione a due Stati

21:20
 Baerbock, essenziale soluzione a due Stati

La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock nel suo incontro a Tel Aviv ha dichiarato quanto segue:

“Parte essenziale dell’orizzonte politico in Medio oriente è una soluzione a due Stati. Significa che i palestinesi possono vivere in dignità, sicurezza e autodeterminazione in uno Stato palestinese – fianco a fianco con Israele. Le basi devono essere poste ora, con tutti che adempiono le loro responsabilità. Un’Autorità Palestinese riformata e democratica e il governo sono la spina dorsale di un tale futuro. E’ bello sentire che il percorso di ristrutturazione dell’Autorità Palestinese è cominciato. Ciò richiede riforme, soprattutto istituzioni più efficienti, lotta alla corruzione, attivazione dell’economia e dialogo con tutti i settori della società. L’Anp ha bisogno di tutti gli strumenti per poter intraprendere questa strada, compreso un chiaro sostegno finanziario. Il governo israeliano deve liberare le entrate fiscali dovute all’Autorità Palestinese. Inoltre, qualsiasi annuncio di nuovi insediamenti crea spaccature in un futuro territorio dello Stato palestinese. L’Autorità palestinese ha bisogno della certezza che Gaza e Cisgiordania siano una sola: entrambe parti della Palestina”.

Altre dodici persone sono morte in un campo profughi dopo raid israliano

20:55

Dodici persone sono state uccise in un campo profughi a Gaza durante un bombardamento dell’aviazione israeliana. 

Inviato Onu, scene di morte spaventose

20:30
Guerra a Gaza, al voto la bozza del testo Usa per la tregua fra Israele e Hamas. Blinken atteso oggi a Tel Aviv

“Scene spaventose di morte su vasta scala, distruzione, sofferenze umane, con un tasso di morti civili a un livello senza precedenti”. 

Tor Wennesland, coordinatore speciale per l’Onu per il processo di pace in Medio Oriente, ha informato via video il Consiglio di sicurezza sulla situazione umanitaria a Gaza.

L’inviato ha inoltre condannato di nuovo “l’orribile attacco armato” da parte di Hamas e di altri gruppi compiuto il 7 ottobre. Tuttavia secondo l’inviato:

“Niente può giustificare questi atti gli ostaggi rimasti devono essere rilasciati immediatamente e senza condizioni”.

I campionati europei di ginnastica non si terranno a Tel Aviv per ragioni di sicurezza

20:15
Manifestanti Tel Aviv

I Campionati europei di ginnastica artistica del 2025 non si terranno all’Expo di Tel Aviv in Israele. La decisione è stata presa dal comitato esecutivo della ginnastica europea “a causa dell’attuale situazione in Israele” e ha riaperto alle federazioni la possibilità di candidatura. 

Gli israeliani manifestano a Tel Aviv per il rilascio dei prigionieri

19:55
Manifestanti Tel Aviv

I manifestanti chiedono un accordo per il rilascio dei prigionieri detenuti a Gaza dal 7 ottobre, accusando il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di aver interrotto i colloqui sullo scambio di prigionieri mediati dagli Stati Uniti in Qatar.

L’esercito israeliano attacca Hezbollah a Baalbek

19:30

 L’esercito israeliano ha effettuato attacchi contro Hezbollah a Baalbek, nel nord-est del Libano, dopo che il gruppo terroristico aveva lanciato una raffica di circa 50 razzi sul nord di Israele.

Israele ha bombardato il libano orientale

19:00

Israele ha bombardato gli edifici e le basi di Hezbollah nel Libano orientale, in uno degli attacchi più intensi da quasi sei mesi, hanno riferito i media statali e una fonte di sicurezza. 

Baerbock: “Bisogna inviare più aiuti a Gaza”

18:12
Annalena Baerbock

Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla situazione critica a Gaza:

La situazione umanitaria a Gaza è un inferno. Le organizzazioni internazionali devono essere in grado di fornire aiuti vitali senza ostacoli

Annegati per raggiungere gli aiuti umanitari: 12 morti

17:45

Secondo quanto riferito dalla CNN, sarebbero almeno 12 i civili palestinesi annegati nel tentativo di recuperare aiuti alimentari finiti in mare, a largo della spiaggia di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza.

A raccontare l’orribile episodio un testimone oculare, Abu Mohammad, che avrebbe detto:

Gli aiuti sono caduti a circa un chilometro dalla costa e molti uomini che non sapevano nuotare sono annegati mentre cercavano di ripescarli

L’emittente ha anche ottenuto alcune immagini degli aiuti paracadutati dal cielo e le centinaia di persone che si precipitano verso il luogo di atterraggio.

Non è ancora chiaro quale Paese sia responsabile del lancio degli aiuti. Fino a ora, a effettuare i lanci sono stati Egitto, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, Singapore e una missione congiunta Giordania-Emirati Arabi Uniti.

Hezbollah lancia 50 razzi contro base israeliana

17:40

Hezbollah ha rivendicato il lancio di circa 50 razzi contro una base israeliana dell’Idf. 

La struttura è stata localizzata nelle Alture del Golan e sarebbe stata attaccata come controffensiva dopo l’attacco aereo dello Stato Ebraico a Baalbek, nel nord-est del Libano, stamattina.

Albanese: “Raggiunta la soglia che indica il genocidio a Gaza”

16:44
Francesca Albanese

La relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi, Francesca Albanese, oggi al Consiglio Onu Diritti umani a Ginevra ha dichiarato che:

Ci sono fondati motivi per ritenere che sia stata raggiunta la soglia che indica la commissione del crimine di genocidio contro i palestinesi come gruppo a Gaza. Imploro gli Stati membri di rispettare i loro obblighi, che iniziano con l’imposizione di un embargo sulle armi e di sanzioni a Israele

Riferendosi al rapporto da lei stessa stilato sulla situazione dei territori nella Striscia, ha detto che:

Dopo quasi sei mesi di implacabili e senza precedenti attacchi israeliani a Gaza, è mio solenne dovere riferire il peggio di ciò di cui l’umanità è capace e presentare le mie scoperte: L’anatomia di un genocidio

Aggiungendo:

Il numero straziante di morti, il danno irreparabile arrecato a coloro che sopravvivono, la distruzione sistematica di ogni aspetto necessario al sostentamento della vita a Gaza – dagli ospedali alle scuole, dalle case ai terreni coltivabili – e il danno particolare subito da centinaia di migliaia di bambini, donne incinte e giovani madri, questo può essere interpretato solo come prova prima facie dell’intenzione di distruggere sistematicamente i palestinesi come gruppo

È mia responsabilità ricordare che la Convenzione sul genocidio prevede una norma per prevenire la commissione del genocidio, una realtà che la Corte Internazionale di Giustizia ha riconosciuto come plausibile esattamente due mesi fa. Il momento per gli Stati di agire era allora e, poiché non lo hanno fatto, quel momento è adesso

Raid israeliano nella Siria orientale

16:30

Secondo il Times of Israel, l’esercito israeliano ha attaccato questa notte la Siria orientale, uccidendo agenti legati all’Iran.

La notizia cita fonti interne all’esercito israeliano, parlando di raid nell’area di Deir Ezzor e al-Bukamal.

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede nel Regno Unito sostiene che nove persone sono state uccise negli attacchi.

Mezzaluna Rossa: “L’ospedale al-Amal non funziona più”

15:54

La Mezzaluna Rossa ha diffuso la notizia che l’ospedale al-Amal a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, ha smesso di funzionare, dopo l’assedio da parte dell’IDF.

La Mezzaluna Rossa esprime il suo disappunto per il fatto che l’ospedale al-Amal sia stato messo fuori servizio dopo che la comunità internazionale non è riuscita a fornire la protezione necessaria al proprio personale, ai pazienti e agli sfollati

E aggiunge:

L’ospedale è stato assediato per più di 40 giorni e bombardato più volte prima che le forze di occupazione riprendessero nuovamente l’assedio e costringessero tutti i presenti ad andarsene, lasciando l’ospedale distrutto

Concludendo che:

La stessa sorte è toccata all’ospedale al-Quds a Gaza City, che è stato messo fuori servizio diversi mesi fa

Brasile: “Soddisfatti per la votazione ONU”

15:47

Dal Brasile messaggi di approvazione per la votazione della risoluzione ONU sul conflitto israelo-palestinese sul cessate il fuoco immediato a Gaza. Nella nota diffusa dal Ministero degli Esteri si legge:

Il Brasile ricorda l’attuazione obbligatoria delle decisioni emesse dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu e spera che il cessate il fuoco venga attuato immediatamente. Brasilia ribadisce inoltre l’urgenza di garantire l’effettivo ingresso di un flusso esteso e regolare di aiuti umanitari a Gaza, nonché il rilascio di tutti gli ostaggi

Delegazione del movimento palestinese al Cairo: focus sulla Cisgiordania

15:31
Sameh Shoukry

Preoccupa la situazione dei palestinesi in Cisgiordania, dopo l’occupazione dei territori da parte di Israele.

Una delegazione del movimento palestinese Fatah, guidata dal vicepresidente Mahmoud Al-Aloul, ha tenuto colloqui al Cairo con il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry alla presenza di esponenti dell’Anp.

Shoukry ha dichiarato che il suo Paese si impegna a sostegno della causa palestinese, rigettando le operazioni espansionistiche dello Stato Ebraico. Per il ministro sono illegali gli insediamenti israeliani, facendo riferimento all’ultima “approvazione della confisca di circa 8.000 migliaia di proprietà nella regione di Agwar, nella Cisgiordania occupata“.

Focus anche sugli aiuti umanitari. Nel colloquio è stata ribadita la “necessità di un’immediata attuazione della risoluzione 2728 del Consiglio di Sicurezza e uno stop permanente agli attacchi“. 

Tensioni all’ONU dopo il voto sulla bozza per il cessate il fuoco

14:59

Si alzano le tensioni all’ONU, dopo il voto della bozza per il cessate il fuoco a Gaza. Il testo per chiedere “cessate il fuoco immediato per il Ramadan che porti ad un cessate il fuoco duraturo e sostenibile” ha ottenuto 14 voti a favore, mentre gli Usa si sono nuovamente astenuti

L’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield e il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby hanno ribadito che la risoluzione non abbia valore vincolante.

Infatti, le risoluzioni votate dall’ONU sono vincolanti ai sensi del diritto internazionale, mentre i documenti adottati dall’Assemblea Generale hanno solamente un valore simbolico.

Il che significa – dicono gli esperti legali – che se Israele viola la richiesta, allora il Consiglio di Sicurezza non potrà intervenire imponendo sanzioni a causa proprio del veto degli Stati Uniti:

Penso che sia abbastanza chiaro che se Israele non rispetta la risoluzione, l’amministrazione di Joe Biden non permetterà ai membri del Consiglio di Sicurezza di imporre sanzioni

Queste le parole di Richard Gowan, esperto delle Nazioni Unite presso l’International Crisis Group.

Le forze israeliane radono al suolo una discarica vicino a Salfit

14:48

Oggi le forze di occupazione israeliane hanno raso al suolo una discarica nella città di Qarawat Bani Hassan, nella provincia occupata di Salfit, in Cisgiordania.

Ibrahim Assi, sindaco di Qarawat Bani Hassan, ha detto che le forze israeliane, accompagnate da due bulldozer, hanno raso al suolo una discarica con il pretesto che si trovava classificata come Area C.

Hamas: “Dopo il voto all’Onu Israele è sempre più isolato”

14:40

Il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, durante una conferenza stampa a Teheran, ha espresso la propria soddisfazione dopo la più recente risoluzione dell’ONU:

Nonostante la risoluzione sia arrivata tardi e ci potrebbero essere delle lacune da colmare, la risoluzione stessa indica che l’occupazione di Israele sta subendo un isolamento politico senza precedenti“.

Herzog: “Sinwar è un fattore determinante per liberare ostaggi”

13:50
Il presidente di Israele, Isaac Herzog

Isaac Herzog, presidente israeliano ha affermato nel corso di un evento a Gerusalemme che parlare con Yahya Sinwar (leader a Gaza di Hamas) è necessario per tentare di salvare gli ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza:

Alla fine non c’è scelta, dobbiamo continuare a combattere, dobbiamo avere Sinwar vivo o morto se vogliamo riportare gli ostaggi a casa. È lui che ha deciso il massacro del 7 ottobre, è lui che ha voluto spargere il sangue di innocenti, è lui che lavora per infiammare tutta la regione, per distruggere il Ramadan, per farci combattere gli uni contro gli altri“.

Deputati israeliani approvano piano per le vacanze di primavera, proteste delle famiglie degli ostaggi

13:07
Famiglie ostaggi rapiti

I deputati israeliani hanno votato a favore della vacanza annuale di primavera per la Knesset – il Parlamento israeliano – che avrà luogo dal 7 aprile al 19 maggio.

Durissima la protesta delle famiglie degli ostaggi contro la decisione.

Alcuni, scesi in piazza mostrando le foto dei parenti rapiti, gridano “vergogna” all’indirizzo dei deputati e uno di loro, Hen Avigdori, che ha visto sua moglie e suo figlio liberati a novembre, stigmatizza il loro comportamento:

“I soldati non hanno una pausa. Gli ostaggi non hanno una pausa. Voi ci rappresentate e la cosa più importante per voi in questo momento è la vostra pausa“.

I colloqui per la tregua a Gaza sono ancora in corso

13:02

Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar Majed al-Ansari ha riferito ai giornalisti che i negoziati per una tregua a Gaza sono ancora in corso, senza però fornire ulteriori dettagli.

Ansari ha respinto le affermazioni israeliane secondo le quali la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco avrebbe avuto “un impatto immediato” sui colloqui.

Herzog: “Sbarazzarsi di Sinwar è l’unico modo per recuperare gli ostaggi”

12:52
Herzog Sinwar

Il presidente israeliano, Isaac Herzog, nel corso della cerimonia inaugurale di un campus a Gerusalemme, ha dichiarato che l’unica maniera per ottenere la definitiva liberazione degli ostaggi è sbarazzarsi” del leader di Hamas Yahya Sinwar.

Queste le sue parole:

“Alla fine non c’è scelta, dobbiamo continuare a combattere e dobbiamo catturare Sinwar vivo o morto per poter vedere gli ostaggi tornare a casa“.

Herzog attribuisce a Sinwar la responsabilità degli attacchi del 7 ottobre e dell’ostilità della popolazione della Striscia di Gaza verso Israele, da cui la necessità di eliminarlo.

“È lui che cerca di dispiegare il terrore, e il mondo intero e l’intera regione devono sapere che la responsabilità è solo sua e non la farà franca. Non glielo permetteremo“.

Hamas, sono 12 le persone annegate nel recupero di aiuti in mare

12:43

Le autorità di Hamas riferiscono che è salito a 18 il numero di persone morte a seguito del lancio di aiuti alimentari con il paracadute nella Striscia di Gaza.

Di queste, 12 sono annegate nel tentativo di recuperare gli aiuti precipitati in mare.

Lo riferisce l’ufficio stampa di Hamas, che sottolinea come i leader dei miliziani siano tornati a chiedere lo stop agli aiuti lanciati col paracadute e l’apertura dei valichi per il passaggio dei convogli via terra.

Haaretz: parte della delegazione israeliana resta in Qatar

12:30

Una fonte israeliana ha riferito ad Haaretz che una parte della delegazione israeliana resta in Qatar per continuare a discutere sulla posizione di Hamas in relazione al cessate il fuoco e al rilascio degli ostaggi.

Le trattative non sono quindi bloccate.

Hamas, sette persone annegate nel tentativo di recuperare aiuti finiti in mare

12:06

I miliziani di Hamas riferiscono della morte di sette persone a Gaza, avvenuta a causa del tentativo di recuperare alcuni aiuti umanitari finiti in mare.

Le vittime sarebbero tutte annegate.

Come conseguenza dell’accaduto, le autorità di Hamas sono tornati a chiedere l’interruzione dei lanci di aiuti dagli aerei e l’apertura dei valichi per permettere il passaggio dei convogli via terra.

Qatar, negoziati proseguono con ufficiali del Mossad rimasti a Doha

11:45

L’agenzia di stampa Reuters, citando una fonte impegnata nei colloqui di pace in corso in Qatar, riferisce che alcuni ufficiali del Mossad – il servizio segreto israeliano – sono rimasti a Doha nonostante il ritiro della delegazione israeliana e che, dunque, i negoziati proseguono.

La fonte riferisce che, dopo l’annuncio del ritiro da parte del governo israeliano, solo una parte della delegazione ha fatto ritorno in Israele per un nuovo confronto con il governo sullo sviluppo dei colloqui.

Ministero della Difesa israeliano: dal 7 ottobre oltre 6mila soldati ricoverati anche per ‘stress post traumatico’

11:31

Il Ministero della Difesa israeliano ha reso noto che sarebbero circa 6mila e 400 i soldati ricoverati nel proprio centro di riabilitazione, dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza, lo scorso 7 ottobre.

La nota riferisce che il 21% dei soggetti soffre di ferite alla testa e di stress post traumatico o altre patologie psicologiche.

Un numero enorme considerato che, nel 2022, il totale dei veterani ricoverati era solo un terzo di tale cifra che, conclude la nota del ministero, è destinato ad aumentare visto il protrarsi degli scontri a Gaza.

Israele denuncia lancio di missili dal Libano contro base per controllo aereo

11:19

Le foze di difesa israeliane denunciano il lancio di alcuni missili anticarro dal Libano verso la base di controllo aereo del monte Meron, a circa 8 chilometri dal confine tra i due Paesi.

La nota dell’Idf informa che non ci sarebbero vittime o feriti e che la base non ha perso la propria operatività a seguito dell’attacco. Aggiunge, inoltre, che il sito di lancio dei missili è stato in seguito bombardato.

Due morti dopo raid israeliano nel sud del Libano

10:57

Sarebbe di almeno due morti e diverse persone ferite il bilancio di una serie di raid condotti dall’aeronautica israeliana nel sud del Libano nelle ultime ore.

A riferirlo sono alcuni bollettini medici provenienti dall’area di Mays al Jabal, la zona orientale del confine tra Israele e Libano, sulla quale si sarebbero concentrati gli attacchi.

Non è stato specificato se le vittime siano civili o militari.

Manifestanti chiedono “elezioni ora” davanti agli uffici di Netanyahu

10:32

Una folla di protestanti si è radunata davanti agli uffici del premier Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, gridando elezioni ora” in segno di protesta contro la proposta di legge sull’arruolamento degli ultraortodossi.

Molti dei manifestanti fanno parte del movimento antigovernativo ‘Brothers in Arms’ e chiedono “uguaglianza per tutti” ed “elezioni subito“. Uno di loro ha urlato: Dio non è dalla vostra parte.

Israele richiama la delegazione per i negoziati dopo la risoluzione Onu

10:32

Il governo israeliano ha deciso di ritirare la propria delegazione impegnata nei negoziati in Qatar, accusando Hamas di non voler cercare un compromesso per giungere al una tregua.

I media israeliani, tuttavia, sottolineano come la mossa sia anche dovuta all’approvazione da parte delle Nazioni Unite della risoluzione per il cessate il fuoco, fortemente osteggiata da Tel Aviv.

In un comunicato dell’ufficio del primo mministro Netanyahu si legge, infatti, che la decisione di Hamas di rifiutare il compromesso proposto dagli Stati Uniti dimostra che i miliziani non intendono proseguire il dialogo e, soprattutto, rappresenta “una triste testimonianza dei danni causati dalla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite“.

leader di Hamas Ismail Haniyeh in visita a Teheran

10:15
hmas teheran

Ismail Haniyeh, leader di Hamas, è in visita a Teheran: lo riferiscono i media iraniani.

Incontrerà il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian e altri funzionari iraniani, come riferito dall’agenzia di stampa governativa IRNA.

L’ultima visita di Haniyeh a Teheran è avvenuta all’inizio di novembre, quando ha incontrato il leader supremo iraniano, l’Ayatollah Ali Khamenei.

Protesta degli studenti all’Università di Genova

10:00

Vogliamo che nel Senato accademico oggi si affronti il tema degli accordi dannosi di cooperazione con Israele, che finanziano la ricerca per tecnologie ‘dual use’ che possono essere usate in ambito scientifico, ma anche bellico e militare.

Parole di Margherita Pegoraro, rappresentante di Cambiare Rotta, tra i promotori della protesta oggi all’Università di Genova, in occasione del Senato Accademico.

A sostegno della manifestazione una petizione sottoscritta da studenti, ma anche da 14 docenti genovesi.

Tre di loro sono presenti in presidio:

Quanto sta accadendo a Gaza è anche uno scolasticidio

spiegano.

“Non saremo menti per la vostra guerra” recita uno degli striscioni posti all’ingresso dell’ateneo.

Sirene e tamburi per una pesantissima contestazione al rettore dell’Università Federico Delfino fuori dall’aula Mazzini dell’ateneo.

Con la resistenza palestinese! Fuori Israele dall’Università” recita uno striscione e gridano i ragazzi con il megafono.

Il rettore, prima dell’inizio del senato accademico, ha parlato con una delegazione di ragazzi. All’uscita dall’ufficio è stato accompagnato all’aula Mazzini dagli uomini della Digos.

IDF, attaccati oltre 60 obiettivi a Gaza in 24 ore

09:50

L’IDF, l’esercito israeliano, ha attaccato nelle ultime ore oltre 60 “obiettivi terroristici” nella Striscia di Gaza, mantenendo l’assedio degli ospedali Al Shifa nella città di Gaza e Al Almal a Khan Younis.

Le truppe israeliane hanno inoltre attaccato il luogo dal quale sono stati lanciati dei razzi verso la città israeliana di Sderot, la più vicina all’enclave, e anche verso la città di Ashdod.

Iran: decisione Onu su cessate il fuoco positiva, ma non basta

08:45

L’approvazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu è “un passo positivo” ma non basta.

Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, come riporta Mehr.

Il passo più importante è intraprendere azioni efficaci per attuare la risoluzione e fermare gli attacchi dell’aggressore regime sionista contro la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, revocare completamente il crudele blocco a Gaza e riaprire i valichi per inviare aiuti umanitari internazionali oltre a fornire aiuti finanziari per la ricostruzione della Striscia di Gaza

ha dichiarato il funzionario.

Ancora raid a Gaza dopo appello Onu a cessate il fuoco

05:30
risoluzione onu gaza

Non si fermano i raid aerei e gli scontri nella Striscia di Gaza, nonostante una prima risoluzione delle Nazioni Unite, approvata ieri, che chiede un immediato “cessate il fuoco” nel territorio palestinese, suscitando le ire di Israele.

Infatti alle prime ore di martedì 26 marzo alcuni testimoni hanno riferito di attacchi nei pressi di Rafah, nella parte meridionale della Striscia, dove sono ammassati 1,5 milioni di palestinesi.

Secondo l’esercito israeliano, intorno a Gaza sono stati lanciati allarmi missilistici.

Lunedì, per la prima volta dall’inizio del conflitto in Medio Oriente, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede un “cessate il fuoco”, con 14 voti a favore e un’astensione, quella degli Stati Uniti.

Alleato di lunga data di Israele, Washington si era precedentemente opposta all’uso del termine “cessate il fuoco” nelle risoluzioni Onu, bloccando tre testi di questo tipo.

Il testo richiede, oltre a un cessate il fuoco immediato per il mese di Ramadan, anche “il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi”.

La mancata attuazione di questa risoluzione sarebbe “imperdonabile”, ha dichiarato il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres all’indomani del voto.

USA: nessun motivo per pensare a genocidio a Gaza

00:30

 Gli Stati Uniti non hanno  “nessuna ragione di credere” che Israele abbia commesso “atti di genocidio a Gaza”

Lo ha dichiarato lunedì 25 marzo un funzionario statunitense, dopo che un relatore delle Nazioni Unite ha affermato che ci sono “ragionevoli motivi” per farlo.

Ribadiamo la nostra opposizione di lunga data al mandato di questo relatore speciale, che è di parte contro Israele

ha dichiarato il funzionario, rimasto anonimo, all’agenzia AFP.