Chiamarlo voltafaccia, forse è troppo poco. Ma quanto ha detto detto il governatore della Puglia Michele Emiliano al Tg1 è incredibile, soprattutto dopo quanto che è successo in questi giorni con le sue parole e il suo ricordo quando, parole sue, andò insieme all’attuale Sindaco di Bari Decaro a trovare la sorella del boss Capriati. “Con lei parlai io di quello che volevamo fare con la Ztl, forse Antonio (Decaro ndr) non c’era…”. Boom, apriti cielo.

Un dietrofront inaspettato, e nel giro di pochissimo tempo. Si tratta di Emiliano, uno che, quando dice una cosa, la porta avanti costi quel che costi, ma non in questo caso, dove, forse, ha capito di aver sollevato un bel polvero, anche se sceglie di uscirne nel modo peggiore. Al Tg1 parla, ricorda e precisa o rettifica, fate voi, ma dà una versione completamente diversa rispetto a quella sciolta e spontanea fatta sul palco di Bari qualche giorno fa.

L’incredibile dietrofront di Emiliano: “Io con la sorella del boss ci ho parlato sicuramente…”

Il governatore della Puglia Michele Emiliano rilascia un’intervista al Tg1 e fa una bella quanto clamorosa marcia indietro sulle dichiarazioni sull’incontro raccontato tra lui e l’attuale sindaco di Bari Antonio Decaro con la sorella del boss Capriati. “Noi abbiamo deciso di istituire la ztl a Bari Vecchia e io e Antonio (Decaro), più Antonio di me, abbiamo girato per Bari vecchia in lungo e in largo per spiegare le ragioni del provvedimento. In una di queste occasioni ho certamente parlato con la signora Capriati”.

Alla domanda se l’attuale sindaco di Bari Antonio Decaro fosse presente quando ci fu il famoso incontro con la Capriati, il governatore ha spiegato: “Io ci ho parlato sicuramente e ho parlato delle resistenze molto forti che Decaro stava trovando per istituire la ztl. Siccome è una cosa di 18 anni fa, se Antonio mi ha detto che non se lo ricorda e non ricorda di essere stato accanto a me, è possibile che abbia ragione“. Una precisazione che lascia interdetti da parte di Emiliano che alla domanda se non fosse stato meglio andare in procura replica sicuro: “No, avremmo montato una situazione nella quale, secondo me, la procura non avrebbe potuto far nulla“.

E poi ancora, sempre più in confusione: “Parlavo a una piazza intera che ha capito perfettamente cosa stavo dicendo ma è probabile che fuori di quella piazza fosse più facile invertire il significato di quello che avevo detto». «Io non credo di aver fatto errori perché quando si dice la verità e si raccontano le cose come sono andate non bisogna aver paura di nulla“.