Archiviate le amichevoli con Venezuela ed Ecuador, l’Italia può proiettarsi ufficialmente ad Euro 2024, con Enrico Albertosi che a poco più di due mesi dall’inizio della kermesse ha una certezza: “Con Spalletti siamo in buone mani“. E se lo dice lui, c’è da credergli.

L’ex portiere del Milan, e della Nazionale, sa come si vincono gli Europei. C’era anche lui durante l’Europeo vinto nel ’68 con quell’Italia targata Valcareggi, una squadra piena zeppa di campioni che aveva puntato l’obiettivo senza mai mollarlo. L’Italia di oggi è diversa; non ci sono talenti, ma c’è un gruppo, Spalletti sta lavorando su questo, con i risultati che cominciano a farsi vedere.

Le ansie cominciano a sparire anche per quanto riguarda l’attacco, con Mateo Retegui che sta facendo la voce grossa davanti. Un nome che convince Enrico Albertosi, che in esclusiva a Tag24 ha parlato del momento degli Azzurri in vista di Euro 2024.

L’Italia punta l’Europeo, le parole di Enrico Albertosi a Tag24

Poco tempo per poter plasmare il gruppo, ma Spalletti sta riuscendo a mostrare qualcosa. Non sarà un’Italia che spicca per individualità, ma per Enrico Albertosi la mano del ct c’è e si vede. Specie in attacco con Mateo Retegui, che si candida prepotentemente ad essere la punta di riferimento in vista degli Europei.

D: Enrico, archiviate le amichevoli negli Stati Uniti, ora ci si avvicina agli Europei, con un Mateo Retegui che si è preso l’attacco azzurro. Che pensiero ti sei fatto sulla punta del Genoa?

R: Indubbiamente è una buonissima punta. Non molla mai, si muove dappertutto e che sopratutto tira senza farsi problemi. Vedendo questo penso che possa solamente fare bene con l’Italia, anche in vista degli Europei, ben venga uno come lui.

D: C’è chi potrebbe pensare che questa scelta sia dovuta solo per mancanze di alternative.

R: Diciamo che con un Immobile non in perfette condizioni, l’unica punta capace di poter stare davanti era lui. Chiesa non è una punta pura, deve avere spazi per dribblare e calciare, quindi fino a questo momento Retegui è quello che da maggiori garanzie in tal senso, a meno che negli ultimi mesi non ci sia un exploit da parte di qualcun altro. I migliori giocatori a cui all’inizio non dai un euro magari ti risolvono le partite, Retegui è un bravo goleador, i gol li sta facendo, vuol dire che è un buon finalizzatore.

Nel segno di Spalletti

C’è un titolo da difendere secondo Enrico Albertosi, nonostante altre nazionali molto più attrezzate. Qual’è dunque il segreto dell’Italia per l’ex portiere? Luciano Spalletti.

D: Secondo te Spalletti è soddisfatto dei nomi in rosa e del lavoro fatto fino ad ora?

R: Credo proprio di sì. Ha un buon gruppo, l’ha dimostrato in queste due partite, anche se le avversarie non erano fortissime. Ma giocare contro squadre sudamericane non è mai semplice, hanno buona qualità e dinamismo. Ora si avvicinano gli Europei e si incontreranno squadre più forti, ma bisogna difendere il titolo. Non dimentichiamoci che siamo campioni in carica.

D: Quello del tecnico di Certaldo è il nome giusto per un lavoro fatto più di collettivo che di singoli?

R: Sa sempre il fatto suo Luciano, fino ad ora ha sempre fatto bene, è riuscito già a formare un buon gruppo, cambiando anche 7-8 giocatori ma mantenendo equilibrio. Dovrà solamente decidere quale squadra mettere in campo, ma con lui siamo in buone mani.

Sempre con Donnarumma

D: Da ex portiere, anche Vicario ha esordito in Nazionale e ce chi lo vorrebbe al posto di Donnarumma. Cosa ne pensi?

R: Gigio ha molta più esperienza, in un torneo come gli Europei serve come il pane questo. Vicario è un ottimo portiere e merita la Nazionale, ma ha solo una presenza con la maglia azzurra quindi poca esperienza, pertanto Donnarumma non si può discutere. La cosa buona è che la tradizione dei portieri continua, abbiamo tanto materiale, ma proprio mettendoli insieme vediamo come Donnarumma sia il più esperto, quindi avanti con lui.