A Milano cresce l’allerta sicurezza in città dopo la strage di Mosca al Crocus City Hall, lo scorso venerdì 22 marzo 2024. La decisione arriva per volere del prefetto della città. Più controlli nei luoghi pubblici e di aggregazione sociale. L’attacco terroristico dell’Isis nella capitale russa ha comportato l’innalzamento dei livelli di sicurezza in molte zone d’Europa.
Milano, allerta sicurezza in città dopo la strage di Mosca
In diverse città italiane e in Europa, dopo l’attentato terroristico di Hamas contro Mosca, che ha causato la morte di oltre 180 persone, la soglia di allerta per la sicurezza si è notevolmente alzata. La preoccupazione di possibili ulteriori attacchi ha invaso il vecchio continente, ora in allarme come non succedeva da tempo.
La strage di Mosca è stata di un brutalità feroce e le autorità italiane cercano di arginare paure e allarmismi rendendo le città più sicure con piani ed azioni studiati ad hoc. A Milano il prefetto ha dato immediata attuazione alle direttive del Viminale, intensificando così i servizi di controllo e vigilanza, in particolare nei luoghi pubblici e nei punti di maggiore aggregazione.
Il prefetto del capoluogo lombardo, Claudio Sgaraglia, in accordo con i vertici provinciali delle forze di polizia, ha deciso di rafforzare ulteriormente – sia per i recenti accadimenti legati al terrorismo che per l’avvicinarsi imminente delle festività pasquali – le misure di vigilanza nei luoghi di culto cristiani. Stessa politica anche per gli edifici delle altre confessioni religiose, soprattutto in occasione di eventuali cerimonie.
Disposto un incremento dei controlli di sicurezza anche negli aeroporti, stazioni ferroviarie e le reti del trasporto pubblico, specialmente nei giorni in cui ci si aspetta un aumento del flusso di spostamenti e viaggi.