Sempre più vicino l’appuntamento elettorale europeo, sempre più vicino lo scontro e i dissidi interni nella maggioranza di Governo, la cui forbice moderata si chiude proprio sulla testa di Salvini.
Azione insieme al Pd scalpita per vedere chiarita la posizione del leader della Lega sul Presidente Putin, anche alla luce degli ultimi avvenimenti.
Sfiducia Salvini, Pd e Azione, sgombrare campo da accordo Salvini-Putin
Andrea Casu della presidenza del gruppo Pd alla Camera, intervenendo in discussione generale sulla mozione di sfiducia delle opposizioni al ministro delle Infrastrutture e vicepremier Salvini.
“È indispensabile che venga fatta subito chiarezza da parte del ministro Salvini e venga immediatamente strappato l’accordo di collaborazione che ha sottoscritto con il partito ‘la Russia unita’ di Putin. Tralasciando tutte le discutibili dichiarazioni del ministro Salvini di elogio ai suoi modelli politici da Putin a Bolsonaro, da Netanyau a Trump, fino a Orban e quant’altro, noi non chiediamo le dimissioni del ministro Salvini per le sue differenti idee politiche ma perché in questo momento è fondamentale che il vice premier Salvini leader di partito rescinda un accordo che rappresenta un macigno per la credibilità dell’intero paese”.
Dello stesso avviso la deputata di Azione, Mara Carfagna che ribadisce che “l’Italia non può avere due linee sulla guerra e sui rapporti internazionali. Salvini non può tenere in piedi il patto con Russia Unita e restare vicepremier”.
Tajani (Fi): “Io non farò mai polemiche con un nostro alleato”
Tuttavia in soccorso di Salvini arriva l’alleato di Governo forzista e il capo della Farnesina, Antonio Tajani.
Proprio il Ministro che aveva fatto sfigurare il segretario del Carroccio per le sue posizioni su Putin adesso prova a placare i toni:
“Non farò mai polemiche con un nostro alleato, è vero siamo in Europa siamo in famiglie politiche diverse ma restiamo uniti”
Tajani prova così di nuovo a far il moderato, “con un colpo alla botte e uno al cerchio”.
Sfiducia Salvini, Richetti (Azione): “È per il bene del nostro Paese”
Il capogruppo di Azione Matteo Richetti ha presentato alla Camera, come primo firmatario, la mozione di sfiducia contro il vicepremier Matteo Salvini “non per un contrasto politico”, ma perché un accordo contiene impegni e si tratta di accordo fatto “col partito che esprime il Presidente Putin, di un Paese che si sta macchiando, oltre che dell’aggressione in Ucraina, anche di ciò che è accaduto a Navalny, e della legislazione repressiva contro tutti gli oppositori. E questo Accordo è attualmente in vigore”.
Richetti ha così detto ai microfoni di Tag24:
“Io sono restio a chiedere la sfiducia se non per fatti di gravità, non ne ho mai presentata una al ministro Salvini, l’unica cosa che ho chiesto è se in vigore il patto tra il partito di Salvini e il partito di Putin? Se ,lui notifica la fine dell’accordo io ritiro la richiesta di sfiducia”