Book of Meme sta riscuotendo grande attenzione da parte degli investitori. Si tratta dell’ennesima meme coin decisa a ripercorrere le orme di Dogecoin, un novero che negli ultimi tempi si è arricchito in maniera esponenziale.

Proprio la grande concorrenza che deve fronteggiare dovrebbe spingere gli interessati a farsi una domanda ben precisa: Meme of Book ha le caratteristiche giuste per spuntarla contro vecchi e nuovi campioni di questa particolare nicchia di settore? Per capirlo andiamo quindi ad analizzare il progetto, da un punto di vista tecnologico.

Book of Meme: cos’è e come funziona

Book of Meme, come è facile presumere dal nome, è una meme coin. Ovvero una moneta virtuale intenzionata a fare dell’ironia il suo punto di forza, oltre che una missione. A crearla un artista crittografico di cui si conosce solo lo pseudonimo, Darksfarm1.

Book of Meme (BOME) è un progetto crypto il quale si propone di conseguire un mix rivoluzionario tra la cultura web3, quella delle meme coin, lo storage decentralizzato e le funzionalità tipiche delle criptovalute.

Il suo lancio è avvenuto sulla blockchain di Solana, ormai nota per la sua elevata scalabilità e velocità di transazione, e proprio questo rappresenta un primo punto da mettere in rilievo. L’ecosistema di Solana, infatti, si sta arricchendo enormemente nel corso degli ultimi mesi e farne parte può rappresentare un vantaggio di non poco conto.

Per quanto riguarda il suo modello di business, Book of Meme si propone di offrire una piattaforma per la creazione e condivisione di meme e la costruzione di un vasto archivio permanente di meme da conservare sulla blockchain.

I motivi del suo successo

Proprio il mix tra cultura delle meme coin e archiviazione decentralizzata rappresenta il tratto distintivo di Book of Meme. Concepito alla stregua di una piattaforma dove gli sviluppatori possono generarli, affidandogli la funzione di vera e propria porta d’accesso a un imponente archivio di meme disponibili con licenza CC0, BOME si propone la creazione di un hub decentralizzato dedicato ad essi.

A renderlo possibile l’incorporazione di ogni meme all’interno di una vera e propria biblioteca virtuale. In tal modo, e facendo leva su piattaforme come Arweave e IPFS, è possibile varare un archivio digitale, il cui collegamento è affidato ai metadati dei token. Tutti i dati contenuti in questo archivio e collegati ad un dato token, saranno ad esso associati per mezzo di un NFT.

Tra i motivi del suo successo, occorre comunque mettere in evidenza proprio il suo status di meme coin. Ovvero quella nicchia che nel corso degli ultimi mesi ha largamente sovraperformato il mercato. A favorirlo i microprezzi che caratterizzano questi token e la capacità di radunare intorno a sé stessi comunità molto estese.

Basta in effetti vedere i risultati conseguiti da Dogwifehat o BONK per capire l’evidente feeling di questi progetti con il mercato. Un feeling tale da andare spesso al di là delle caratteristiche tecnologiche dei protocolli.

Le prospettive di Book of Meme

Al momento Book of Meme si trova al 122° posto nella classifica di CoinmarketCap. Risultato anche di una crescita che nel corso delle ultime 24 ore si è attestata intorno al 5%. Si tratta di numeri di fronte ai quali molti investitori non possono che avvertire curiosità, ripercuotendosi positivamente sull’atmosfera che si avverte intorno a BOME.

La domanda che ci si dovrebbe porre, però, prima di investire su un protocollo di questo genere, è quella relativa alla effettiva convenienza di farlo. Si tratta in effetti di un progetto in grande spolvero, che ha già raggiunto quasi 800 milioni in termini di capitalizzazione di mercato.

Nella sua ancora breve parabola di mercato, Book of Meme ha quindi dimostrato grandi potenzialità. Al tempo stesso non ha mancato di evidenziare una volatilità estremamente pronunciata. Una caratteristica che obbliga chi intende investire sul token a trovare un punto d’entrata sul mercato ottimale.