Il caso del probabile scioglimento del Comune di Bari per infiltrazioni mafiose sta esacerbando le polemiche già innescate tra Governo e Opposizione.
A peggiorare la situazione lo scivolone del Governatore pugliese, Michele Emiliano che all’indomani della grande manifestazione pro-Decaro, “Giù le mani da Bari”, dal palco si è fatto scappare: “Portai Decaro dalla sorella del boss Capriati per farle capire che le cose erano cambiate”.
Caso Bari, Decaro respinge le accuse e l’Opposizione chiede le dimissioni di Santanché
Ora, a prendere la parola è il diretto interessato, il sindaco Antonio Decaro, per fornire la sua verità sulle dichiarazioni di Emiliano, che asseriva di una visita condotta dai due in casa della sorella di un boss cittadino.
“Non capisco quale sarebbe la trattativa Pd-mafia”. Sono le parole del sindaco di Bari, Antonio Decaro, nel corso di una diretta sui social, in cui torna a spiegare l’episodio controverso raccontato dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dal palco della manifestazione “Giù le mani da Bari”.
Emiliano ricordava di aver accompagnato l’attuale sindaco a casa della sorella del boss Antonio Capriati. Racconto smentito da Decaro che ha ricordato come 20 anni fa fosse un giovane ingegnere, chiamato da Emiliano, allora sindaco di Bari, per occuparsi di mobilità.
Ad aggravare la situazione la richiesta di dimissioni di Daniela Santanché per la truffa all’Inps segnalata da un’indagine partita da un’ex dipendente che ha denunciato di aver lavorato durante il periodo Covid senza percepire i dovuti pagamenti, per poi subire pressioni affinché non trapelasse nulla all’esterno.
Caso Bari, Messina: “Aspettiamo che si dimetta Decaro”
Proprio sulla questione è intervenuto il deputato di Fratelli d’Italia, Manlio Messina che ha ricordato:
“Ci stupisce che Decaro da presidente dell’Anci non sappia come funziona, il Ministero ha solo chiesto di fare le dovute verifiche”
Ma Messina tiene a puntualizzare che “è garantista, anche con Decaro”, il deputato poi bacchetta il Pd
“Il partito guardi in casa sua, con cose molto più gravi che hanno a che fare con la mafia”.
Il riferimento è alla richiesta di dimissioni fatta qualche giorno fa dal Movimento Cinque stelle e ora ripresa dai dem.
Per il Pd è la destra che sta soffiando su una vicenda derubricabile a ballon d’essai.
“Al contrario di Decaro ed Emiliano, la ministra Santanchè è stata indagata davvero. Sono loro ad avere guai con la giustizia. La città di Bari è stata amministrata da Decaro per tanti anni e, quando il sindaco ha chiamato, hanno risposto in 15 mila. Pretenda le dimissioni di Santanchè”.