Extra per l’Assegno di inclusione. Alcuni beneficiari dell’ADI possono ricevere importi supplementari oltre a quelli previsti. Attualmente, molti beneficiari dell’ex Reddito di cittadinanza sono ancora in attesa di ricevere il beneficio economico, nonostante abbiano presentato la richiesta a gennaio 2024. Altri, invece, hanno già ricevuto i primi accrediti e sono certi di poter ricevere un importo più elevato. Esaminiamo insieme chi può ottenere un supplemento di 700 euro sull’Assegno di Inclusione.

Assegno di inclusione extra in più

L’Assegno di Inclusione (ADI) è uno strumento introdotto per fornire un sostegno economico alle famiglie in difficoltà. Questa misura nazionale mira a contrastare la povertà, la fragilità e l’esclusione sociale, prevedendo l’inserimento dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza in percorsi mirati finalizzati al reinserimento sociale, culturale e formativo.

L’obiettivo principale della misura è potenziare l’inclusione sociale e professionale attraverso un percorso personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa.

L’INPS eroga l’ADI su richiesta presentata da uno dei componenti del nucleo familiare, che includa minori, disabili o persone di 60 anni di età. I requisiti principali per ottenere l’Assegno di Inclusione sono diversi, tra cui cittadinanza, soggiorno e residenza.

L’importo medio erogato dall’INPS ai beneficiari dell’Assegno di Inclusione è di circa 635 euro. Tuttavia, a questo importo è possibile aggiungere altre voci o tipologie di sussidi, di seguito elencate.

Se paghi l’affitto ti spetta una doppia quota ADI: ecco come

Nell’articolo 3, comma 2, del decreto-legge n. 48/2023, è prevista la corresponsione di un Assegno di Inclusione per un periodo continuativo non superiore a diciotto mesi, con una sospensione prevista per un mese. Successivamente, il beneficiario può presentare una nuova richiesta per ulteriori dodici mesi di fruizione del beneficio.

L’INPS, per determinare l’importo da erogare al beneficiario, tiene conto di diversi parametri, tra cui una quota di integrazione al reddito con un importo soglia pari a 6.000 euro annui, o di 7.560 euro annui se il nucleo familiare è composto da più soggetti di 67 anni o più, oppure da persone disabili o non autosufficienti. Gli importi sono soggetti alla scala di equivalenza.

La seconda quota viene riconosciuta solo se è presente un contratto di affitto con un importo soglia non superiore a 3.360 euro annui, o di 1.800 euro annui se il nucleo familiare soddisfa le caratteristiche sopra indicate.

Ad esempio, considerando una famiglia con un canone di locazione di 3.360 euro all’anno e un reddito familiare non superiore a 6.000 euro annui, la somma delle due quote si traduce in circa 730 euro al mese

L’INPS ha spiegato la presenza di questo importo attraverso il seguente calcolo:

  • Quota A: (6.000 * 1,9) – 6000 = 5400 euro annui, pari a 450 euro mensili;
  • Quota B: 3.360 euro annui, pari a 280 euro mensili. Totale = 5.400 + 3360 = 8760 euro annui, pari a 730 euro mensili.

Tuttavia, a questo importo potrebbero essere aggiunti anche altri 350 euro. Vediamo come

Extra per l’Assegno di Inclusione in questi casi

Alcuni beneficiari dell‘ADI potrebbero anche richiedere l’accesso al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), a condizione che soddisfino i requisiti normativi, inclusi un reddito ISEE fino a 6.000 euro. L’INPS eroga a titolo di SFL un importo pari a 350 euro al mese per 12 mesi. Possono accedere al beneficio le persone in condizione di svantaggio che rientrano in un’età compresa tra i 18 e i 59 anni.

È importante notare che i richiedenti sono tenuti a sottoscrivere il Patto di Inclusione Sociale (PAD).

La differenza tra ADI e SFL

È importante notare che l’Assegno di Inclusione è riconosciuto al nucleo familiare composto da minori, disabili e persone di oltre 60 anni di età. L’INPS eroga a titolo di ADI un importo medio di 500 euro al mese, senza valori aggiuntivi.

Tuttavia, le famiglie che soddisfano i requisiti possono anche accedere al Supporto per la Formazione e il Lavoro. In questo caso, ciascun genitore avrebbe diritto a una quota pari a 350 euro al mese, per un totale complessivo di 700 euro al mese, che si sommano all’importo dell’ADI.