Un uomo poliedrico verso il quale l’Italia ha un grandissimo debito. Il presidente della Repubblica Mattarella ha voluto ricordare Luigi Einaudi a 150 anni dalla sua nascita. Il capo di Stato si è soffermato anche sull’aspetto europeista del secondo presidente della Repubblica italiana.

Mattarella ricorda Einaudi

L’Italia ha un grande debito con Luigi Einaudi, ha spiegato Mattarella nel corso di un evento per ricordare il secondo capo di Stato della storia del nostro Paese. Secondo il presidente della Repubblica, Einaudi è stato un economista di vasta cultura, sensibile ai temi dell’equità sociale e soprattutto democratico autentico ed un antifascista:

Costituente, ministro e vicepresidente del Consiglio, governatore della Banca d’Italia, Einaudi ha impresso la propria impronta con sobrietà e misura, grande determinazione e fede nella libertà, contribuendo a far crescere il consenso su quei valori che hanno consentito all’Italia di risalire dalle macerie della guerra e della dittatura.

L’europeismo di Einaudi

Mattarella ha voluto poi concentrarsi sul convinto europeismo di Einaudi che dimostra quanto sia stato capace di guardare avanti nel tempo. Dopo la conferenza il sindaco di Roma Gualtieri ha rilasciato un’intervista a Tag24 dove ha ricordato Einaudi. All’appuntamento di oggi in Campidoglio era presente anche Gianni Letta che ha parlato dell’eredità che ha lasciato l’ex capo di Stato al nostro Paese.