Le grandi aziende americane finiscono sotto la lente dell’Unione europea. La commissione europea ha avviato cinque indagini ai danni di Apple, Meta e Alphabet per possibili violazioni del Digital market act (Dma), il regolamento europeo sui mercati digitali. Nel mirino sono finite presunte non conformità di Google Play e Google Search, dell’App Store, della schermata di ricerca di Safari e del modello di pagamento e consenso di Meta.
Ue, avviate indagini su Alphabet, Apple, Meta e Amazon: i motivi
Alle big tech già citate potrebbe aggiungersi anche Amazon, le cui pratiche di classificazione dei prodotti sono finite sotto indagine. Ad Apple, già nel mirino dell’Antitrust, viene contestata la nuova struttura tariffaria per gli app store alternativi, mentre Alphabet starebbe dando la priorità ai risultati collegati ai propri servizi. In sostanza l’Ue ritiene che le aziende non stiano garantendo i principi del Dma, creando limitazioni e restrizioni verso gli sviluppatori concorrenti.
L’annuncio della vicepresidente Vestager
La legge sui mercati digitali è entrata in vigore lo scorso 7 marzo ma rischia di provocare un terremoto. Le indagini dovrebbero chiudersi entro un anno e portare a un responso definitivo. L’annuncio è arrivato da Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione europea e responsabile della politica di concorrenza dell’esecutivo comunitario.
Oggi la Commissione avvia cinque indagini di non conformità ai sensi della legge sui mercati digitali su Alphabet, Google Play, Google Search, Apple e Meta. Sospettiamo che le soluzioni proposte dalle tre società non siano pienamente conformi alla Dma. Ora indagheremo sulla conformità delle società alla Dma, per garantire mercati digitali aperti e contendibili in Europa.