Floki Inu è stato un po’ messo in disparte nel corso degli ultimi mesi. Un offuscamento derivante in particolare dall’arrivo di nuove meme coin che hanno monopolizzato l’attenzione dei trader alla ricerca di nuove occasioni d’investimento.
Ora, però, le cose potrebbero mutare sensibilmente. Il team di sviluppo del progetto ha infatti provveduto a svelare la roadmap per tutto il 2024. Un anno che dovrebbe vedere il debutto di molte nuove funzionalità e di iniziative volte a offrire nuove opportunità di guadagno agli utenti. Andiamo quindi a vedere nel dettaglio di cosa si tratti e quali potrebbero essere i risultati per Floki Inu.
Floki Inu, la roadmap per il 2024
Floki Inu sembra intenzionato a cambiare marcia. A testimoniarlo la presentazione del piano di sviluppo per l’anno in corso. Un piano il quale dovrebbe vedere l’arrivo di nuove funzionalità e nuove opportunità di guadagno per gli utenti.
In particolare, la roadmap in questione prevede l’arrivo di conti bancari digitali regolamentati, i quali dovrebbero permettere agli utenti la creazione e il finanziamento di questi strumenti tramite l’utilizzazione dei token nativi FLOKI.
Ad affiancare l’azienda in questa fase sarà una società fintech autorizzata il cui nome non è però stato rivelato, operante in Paesi come gli Emirati Arabi Uniti, il Canada, l’Australia, la Spagna e la Dominica. I conti bancari digitali daranno la possibilità agli utenti di effettuare pagamenti SWIFT e tramite conti bancari internazionali dell’Area unica dei pagamenti in euro (SEPA IBAN).
Sono inoltre previsti l’integrazione con il protocollo di finanza decentralizzata Venus (DeFi), l’introduzione della carta di debito Floki e l’imminente rilascio sulla mainnet di Valhalla. Una serie di novità che sembrano fatte apposta per riportare Floki Inu all’attenzione generale, dopo un lungo periodo di appannamento.
In particolare, l’imminente introduzione delle carte di debito Floki si tradurrà nella possibilità per gli interessati di operare un collegamento tra i conti bancari digitali e le carte di debito. In tal modo sarà possibile contare su un metodo non solo semplice, ma anche sicuro per utilizzare i token FLOKI per le transazioni in valute tradizionali, a partire dal dollaro statunitense e dall’euro.
La quotazione di Floki su Venus Core Pool
Nei piani di di sviluppo è prevista anche la quotazione del token nativo di Floki Inu sul Venus Core Pool. Per arrivarci sarà però necessario un passaggio presso la comunità che si muove di concerto con il progetto.
Tale iniziativa è vista come uno step necessario per migliorare la liquidità, in quanto permetterebbe ai detentori di FLOKI il suo sfruttamento in qualità di collaterale al fine di ricevere prestiti in altre valute virtuali, a partire da Ether, BNB, USDC, la stablecoin di Circle, e Maker.
Per agevolare il procedimento, si procederà all’integrazione diretta di Venus Markets nell’interfaccia utente di Floki Inu. In tal sarà possibile garantire un accesso illimitato alla liquidità della piattaforma. Nei piani degli sviluppatori questo passaggio è visto come la chiave di volta per l’integrazione di Floki Inu nella DeFi.
Il bot di trading cross chain e il lancio di Valhalla
Altra realizzazione in programma è quella riguardante il lancio di un bot di trading cross-chain su Telegram e Discord, naturalmente guidato dal token FLOKI. Grazie ad esso sarebbe possibile conseguire l’interoperabilità tra una serie di importanti blockchain, con il 50% delle commissioni generate in tal modo destinato ad essere sottoposto a coin burning sostenendo in tal modo un approccio deflazionistico.
Infine, l’atteso lancio di Valhalla sulla mainnet. Si tratta del principale strumento di utilità e metaverso di Floki Inu, il quale andrà a includere Play-to Earn (P2E), gaming on-chain e NFT personalizzabili. Una serie di iniziative che sembrano congegnate appositamente per riportare il token all’attenzione generale e respingere l’assalto di SMOG e altre meme che si preannunciano molto agguerrite.
Occorre anche sottolineare l’incidente di cui l’azienda è stata protagonista all’inizio dell’anno. A gennaio, infatti, la Securities and Futures Commission (SFC) di Hong Kong ha rilasciato un avviso per mettere in guardia gli investitori sul Floki Staking Program e sul TokenFi Staking Program. I due programmi promettono rendimenti tra il 30 e il 100%, a livello annuale, ma non hanno mai ricevuto un permesso per poter essere venduti in pubblico, a Hong Kong.