L’INPS corrisponde l’importo extra per l’Assegno unico. Buone notizie per le famiglie che percepiscono l’Assegno Unico Universale in favore dei figli: per il mese di marzo sono attese importanti novità riguardo alla rivalutazione dell’importo spettante e all’erogazione degli arretrati (se dovuti). Vediamo insieme di quanto potrebbe aumentare l’importo dell’Assegno Unico Universale.

Assegno unico universale importo extra

L’Assegno Unico Universale rappresenta per molte famiglie con figli un sostegno economico erogato dall’INPS per sostenere la crescita dei figli. Difatti, il beneficio viene attribuito per ogni figlio minore a carico. Per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza; per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni); e senza limiti di età per i figli disabili.

L’INPS ricorda che possono accedere al beneficio i lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), lavoratori autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati.

Le famiglie con figli a carico possono presentare la domanda di ammissione all’Assegno Unico Universale in possesso di ISEE valido.

Il valore del beneficio, commisurato all’ISEE, viene erogato con decorrenza retroattiva; pertanto vengono corrisposti tutti gli arretrati, anche a favore dei richiedenti che all’atto della domanda non siano in possesso della certificazione ISEE.

Tuttavia, in questi casi, per l’aggiornamento dell’importo e la corresponsione degli arretrati, è indispensabile che l’indicatore ISEE venga presentato entro il 30 giugno 2024.

L’INPS accredita l’Assegno Unico per i figli a carico, anche in assenza dell’indicatore ISEE o per redditi superiori all’importo soglia pari a 45.574,96 euro. In questi casi, l’Istituto corrisponde agli aventi diritto importi minimi, così come previsto dalla legge.

Nel contesto della presentazione dei redditi e in base all’adeguamento dell’importo secondo l’indice ISTAT, alcune famiglie potrebbero ricevere un sostanzioso aumento, ovvero extra accrediti entro il 31 dicembre 2024. Vediamo come e chi potrebbe ricevere a marzo una gradita sorpresa.

Come mai l’assegno unico è aumentato?

L’INPS ha stabilito i nuovi importi dell’Assegno Unico Universale in funzione dell’adeguamento all’inflazione.

È importante notare che tale disposizione riguarda sia il beneficio in favore dei figli che le altre prestazioni corrisposte dall’INPS.

In sostanza, per legge, l’importo del beneficio spettante subisce variazioni in virtù dell’andamento dell’inflazione. Pertanto, risultano rivalutati anche i limiti dell’indicatore ISEE, indispensabile per la corresponsione di un importo più alto del beneficio economico.

Nel riepilogare gli aspetti significativi dell’Assegno Unico Universale, è importante ricordare che a partire da gennaio 2024, l’INPS ha corrisposto il beneficio nelle date del 17, 18 e 19 in favore delle famiglie con figli il cui importo soglia non ha subito modifiche o per i nuovi percettori del beneficio.

La seconda mensilità dell’Assegno Unico Universale è stata corrisposta dall’INPS nel mese di febbraio con cadenza nei giorni 16, 19 e 20 febbraio.

Nel mese di marzo, più precisamente il 13 marzo 2024, l’INPS ha siglato un accordo con l’Agenzia delle Entrate al fine di verificare i requisiti e rendere più snello l’accesso al beneficio. Molte famiglie hanno ricevuto la mensilità di marzo nei giorni 18, 19 e 20.

Per quanto riguarda l’importo corrisposto a marzo riguarda la prima mensilità del 2024 a essere corrisposta con la rivalutazione in base all’indice ISTAT.

Quando si avranno gli arretrati dell’assegno unico?

 L’INPS corrisponde gli arretrati in favore delle famiglie che hanno presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica con l’indicatore ISEE a partire da marzo 2024.

In particolare, l’INPS, nel messaggio pubblicato il 9 febbraio 2024, ha spiegato le disposizioni contenute nel messaggio del 8 febbraio 2024, n. 572, nel quale l’Istituto ha comunicato i nuovi importi dell’AUU, nonché le relative soglie dell’ISEE.

Sottolineando che la corresponsione dell’Assegno Unico Universale (AUU) per gennaio 2024 si basa sulle percentuali del 2023, mentre a partire dal mese di febbraio 2024 saranno applicati i nuovi importi, nonché il relativo conguaglio per il mese precedente.

Alla luce di queste indicazioni appare chiaro che grazie alla corresponsione del conguaglio alcune famiglie potrebbero ricevere importi superiori a 2.000 euro.

È importante notare che l’importo dell’Assegno Unico Universale varia in funzione del reddito ISEE, ma anche per altre voci correlate al beneficio.

Pertanto, è necessario considerare che l’INPS corrisponde una maggiorazione pari al 50% per le famiglie con figli minori di un anno.

Per maggiori dettagli, si consiglia di visionare il proprio fascicolo previdenziale disponibile nell’area dedicata INPS.