Ci sono diverse novità da sapere sull’obbligo delle polizze assicurative per le professioni sanitarie. Il mondo delle assicurazioni sanitarie ha infatti incontrato un punto di svolta con l’entrata in vigore del Decreto n. 232/2023, noto anche come “Decreto Polizze“. Questo regolamento, frutto dell’interazione tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, stabilisce linee guida precise per le strutture sanitarie e sociosanitarie, sia pubbliche che private, così come per i professionisti nel settore della salute. L’obiettivo è quello di garantire una copertura assicurativa adeguata e di migliorare la gestione del rischio clinico, seguendo le disposizioni della Legge 8 marzo 2017, n. 24, meglio conosciuta come “Legge Gelli-Bianco“.
Obbligo polizze assicurative professioni e strutture sanitarie: la novità
Una delle novità più significative introdotte dal decreto è l’obbligatorietà della polizza assicurativa per le strutture sanitarie e i professionisti del settore. Le strutture devono ora garantire una copertura che protegga contro i danni causati dal proprio personale, offrendo ai pazienti la possibilità di rivolgersi direttamente all’assicurazione della struttura in caso di necessità di risarcimento. Ciò implica un approccio più diretto e trasparente nella risoluzione delle dispute, assicurando al contempo che i professionisti possano operare in un ambiente meno gravoso sotto il profilo delle potenziali conseguenze finanziarie di un contenzioso.
Adeguamento delle polizze e gestione del rischio
Le compagnie assicurative si trovano di fronte alla sfida di aggiornare i propri contratti per conformarsi ai nuovi requisiti entro due anni dall’entrata in vigore del decreto. Questo periodo di transizione permetterà alle compagnie di rivedere i massimali di copertura e di adattarsi alle diverse classi di rischio identificate. In parallelo, le strutture sanitarie hanno l’opzione di gestire direttamente il rischio senza l’intervento di una compagnia assicurativa, a patto di implementare efficaci sistemi di risk management in linea con i requisiti definiti.
L’impatto sul settore assicurativo e sanitario
Il decreto non solo modifica le regole per la copertura assicurativa nel settore sanitario, ma introduce anche principi volti a promuovere una gestione del rischio più efficiente e equa. Le nuove normative mirano a stabilire un equilibrio tra la necessità di proteggere i professionisti e le strutture sanitarie da potenziali rischi finanziari e l’importanza di assicurare ai pazienti un livello di cura e di tutela adeguato.
Polizze assicurative sanitarie: innovazioni e opportunità
Entro il nuovo quadro regolamentare, spicca l’introduzione di polizze assicurative personalizzabili e facilmente sottoscrivibili online. Queste soluzioni digitalizzate rispondono all’esigenza di flessibilità e accessibilità, permettendo ai professionisti sanitari di adeguarsi rapidamente alle nuove disposizioni senza oneri burocratici eccessivi.
La polizza Claims Made: una copertura continuativa
Il decreto stabilisce che le garanzie assicurative devono essere fornite nella forma “claims made“. Questo tipo di polizza offre una protezione che copre le richieste di risarcimento presentate per la prima volta durante il periodo di validità della polizza, riguardanti fatti accaduti in tale lasso di tempo o nei dieci anni precedenti. Una tale disposizione garantisce una continuità di copertura, essenziale in un campo dove la diagnosi o le conseguenze di un trattamento possono manifestarsi anche a distanza di tempo.
Il decreto impone inoltre nuovi obblighi di trasparenza e pubblicità per le strutture sanitarie e i professionisti. È richiesta la pubblicazione online di tutti i risarcimenti liquidati negli ultimi cinque anni, legati a incidenti medici. Questa misura vuole promuovere una cultura dell’apertura e della responsabilità, incentivando le strutture a mantenere elevati standard di sicurezza e qualità delle cure, con il fine ultimo di prevenire incidenti futuri.
Polizze assicurative sanitarie: chi è coinvolto?
La portata del decreto abbraccia un’ampia gamma di professionisti nel settore sanitario, inclusi coloro che operano in ambito libero-professionale, sia autonomamente che in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Questo include farmacisti, medici, infermieri e altri operatori sanitari, i quali sono chiamati a stipulare polizze assicurative che rispettino i nuovi standard definiti, garantendo così una copertura adeguata a fronte di eventuali responsabilità professionali.
Fondo rischi e fondo per sinistri
Il decreto introduce specifiche disposizioni per la gestione finanziaria dei rischi da parte delle strutture sanitarie. Viene definita la creazione di un fondo rischi, dedicato alla copertura di eventuali richieste di risarcimento, e un fondo di riserva per sinistri, destinato a garantire la disponibilità delle risorse finanziarie necessarie per far fronte a risarcimenti e spese legali. Queste misure sono volte a stabilizzare la gestione finanziaria delle strutture, assicurando al contempo la pronta disponibilità di fondi per soddisfare eventuali richieste di risarcimento.