Il ravvedimento speciale rappresenta una misura fiscale introdotta per offrire ai contribuenti l’opportunità di regolarizzare spontaneamente violazioni tributarie pregresse, relative a dichiarazioni fiscali, mediante il versamento ridotto di sanzioni e interessi. Questo strumento, particolarmente vantaggioso, si distingue per la sua capacità di fornire una seconda chance a chi, per varie ragioni, si trova in situazione di irregolarità nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

Ravvedimento speciale: scadenze e proroghe del 2024

Il 31 marzo 2024 segna una data importante per i contribuenti intenzionati a usufruire del ravvedimento speciale, offrendo la possibilità di effettuare il pagamento in un’unica soluzione o avviare una rateizzazione. La legge n. 18 del 23 febbraio 2024, emanata per la conversione del Decreto Milleproroghe, ha esteso le scadenze e ampliando la portata di questo strumento. In realtà, la scadenza effettiva quest’anno cade il 2 aprile, essendo il 31 marzo la domenica di Pasqua e il giorno successivo un altro festivo, il Lunedì dell’Angelo.

Ravvedimento speciale: come funziona la regolarizzazione?

Un aspetto rilevante del ravvedimento speciale è la notevole riduzione delle sanzioni, che possono essere abbattute fino a 1/18 della misura originaria. Il ravvedimento speciale è applicabile a un ampio spettro di violazioni tributarie, purché le dichiarazioni siano state validamente presentate entro specifiche scadenze. Importante è la distinzione tra violazioni sanabili, che includono irregolarità su redditi di fonte estera e altre specifiche categorie, e quelle non sanabili, come le irregolarità emerse da controlli automatizzati o legate a obblighi di monitoraggio di investimenti all’estero.

La regolarizzazione attraverso il ravvedimento speciale avviene tramite il pagamento delle somme dovute, calcolate includendo l’imposta, gli interessi e le sanzioni ridotte. La legge prevede la possibilità di versare l’importo dovuto in una soluzione unica entro il 31 marzo 2024 o optare per una rateizzazione in quattro rate trimestrali, con applicazione di interessi per le rate successive alla prima.

Quali tributi sono suscettibili di ravvedimento?

Il ravvedimento speciale è applicabile a una vasta gamma di tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate, inclusi i redditi, l’IVA, l’IRAP, e le ritenute fiscali. Questa possibilità si estende alle dichiarazioni inadempienti, purché le omissioni non siano state deliberate o superiori a 90 giorni dal termine previsto. Una finestra di 90 giorni post-scadenza è concessa per la regolarizzazione attraverso il ravvedimento.

Le violazioni dichiarative, sia quelle legate alla veridicità delle dichiarazioni sia quelle antecedenti la dichiarazione stessa, sono suscettibili di ravvedimento. Questo include errori in fatturazione, detrazioni IVA indebite, e dichiarazioni infedeli, con sanzioni base variabili dal 90% al 180%. Inoltre, sono regolarizzabili le violazioni legate al controllo formale delle dichiarazioni, punite con sanzioni del 30%.

Ambiti esclusi dal ravvedimento speciale

Non tutte le violazioni possono beneficiare del ravvedimento speciale. Esclusioni specifiche includono le violazioni connesse all’omessa dichiarazione e quelle legate al monitoraggio fiscale delle attività estere, nonché violazioni formali e omessi versamenti. Tali violazioni, però, possono talvolta rientrare nell’ambito del ravvedimento ordinario.

Le novità introdotte dal Decreto Milleproroghe

Il Decreto Milleproroghe ha introdotto significative novità per il ravvedimento speciale, estendendo la sua applicabilità a dichiarazioni presentate entro il 31 dicembre 2022 e prevedendo termini e modalità specifiche per la regolarizzazione delle violazioni.

I contribuenti che intendono avvalersi del ravvedimento speciale devono quindi prestare attenzione ai termini di pagamento e alle condizioni specifiche, incluse le conseguenze del mancato pagamento delle rate. È fondamentale comprendere che la regolarizzazione si perfeziona con il pagamento tempestivo delle somme dovute e con la presentazione di una dichiarazione integrativa per rimuovere le irregolarità o le omissioni.

Ravvedimento speciale: mancato pagamento, quali conseguenze?

Il mancato adempimento dei pagamenti rateali entro i termini stabiliti porta alla decadenza del beneficio della rateazione e all’applicazione di sanzioni e interessi maggiorati.

Utilizzo della compensazione

Un vantaggio notevole di questo tipo di ravvediemnto è la possibilità di versare gli importi dovuti anche attraverso la compensazione nel modello F24, facilitando ulteriormente il processo di regolarizzazione per i contribuenti.

Ravvedimento speciale: cause ostative

Per poter accedere al ravvedimento speciale, è fondamentale che le violazioni non siano state già oggetto di contestazione formale o accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate alla data del versamento. Questo implica che la finestra di opportunità per il ravvedimento si chiude non appena inizia un processo formale di contestazione.

Modalità di versamento e rateizzazione

Il pagamento delle somme dovute può avvenire in un’unica soluzione o essere rateizzato in un massimo di quattro rate trimestrali. È previsto un interesse annuo del 2% sulle rate successive alla prima.