Oggi, lunedì 25 marzo 2024, secondo il calendario liturgico della religione cristiana, si celebra la cosiddetta Annunciazione del Signore (o della Beata Vergine Maria): qual è il suo significato? E la storia? Che cos’è successo esattamente in questa data così importante per la tradizione cattolica? Vediamo insieme la risposta a tutte queste domande e altre curiosità.

Che cos’è l’Annunciazione del Signore: il significato

Il giorno dell’Annunciazione del Signore corrisponde, nella religione cristiana, al giorno dell’annuncio del concepimento verginale e della nascita di Gesù Cristo che venne fatto, secondo la tradizione, dall’arcangelo Gabriele a Maria e a Giuseppe.

Si tratta di un momento importantissimo, il quale è stata narrato nel corso di secoli e millenni in maniera differente. Tutti gli studiosi e gli esperti di religione concordano comunque sulla rilevanza di questo episodio, che rappresenta uno dei punti saldi del cristianesimo.

Nota anche con la già citata espressione Annunciazione della Beata Vergine Maria, in alcuni contesti religiosi questa data è ricordata anche come “Conceptio Domini” o “Conceptio Christi”.

Nel Vangelo secondo Matteo, si racconta che Maria rimase incinta dello Spirito Santo. In quel momento, un angelo apparse in sogno a Giuseppe, padre putativo di Gesù, che lo incitò a non ripudiare la moglie e ad accettare il tanto discusso mistero del concepimento verginale.

Nel Vangelo secondo Luca si narra invece che un angelo entrò in casa di Maria e disse alla donna che presto avrebbe concepito il figlio di Dio.

Come possiamo notare, le due versioni sono leggermente differenti, ma il messaggio finale è sempre lo stesso.

Quando parliamo di Annunciazione nella religione cattolica parliamo dell’episodio in cui un angelo mandato da Dio annunciò il concepimento verginale e la successiva nascita di Gesù 9 mesi dopo, il 25 dicembre.

La storia e le curiosità

Senza dubbio, oggi possiamo dire che si tratta di una festa molto importante. Una festa caratterizzata da un generale senso di gioia e felicità per tutti i fedeli, per gli uomini e le donne di chiesa e anche per preti, suore, sacerdoti, vescovi e chi più ne ha più ne metta.

Tali sentimenti si notano chiaramente negli inni, nelle preghiere e nelle omelie che si tengono proprio oggi, 25 marzo.

Secondo la tradizione religiosa, l’arcangelo Gabriele ha indicato alla Vergine Maria che da lì a poco lei avrebbe partorito e dato alla luce “l’incarnazione del Verbo” e ci sarebbe stato, di conseguenza, l’inizio della redenzione umana terrestre.

Capiamo dunque che la gioia e la felicità sono collegati proprio a tale momento.

Per quanto riguarda la celebrazione che si tiene oggi, vi diciamo che la storia ci racconta che venne introdotta probabilmente per la prima volta nella Chiesa romana da Papa Sergio I (687-701).

Per l’occasione, in passato, si teneva una solenne processione a Santa Maria Maggiore. Si tratta di una basilica i cui mosaici erano legati alla divina maternità di Maria-

Perché il 25 marzo?

Sin dall’inizio, come testimoniano testi molto antichi, questa giornata viene celebrata proprio in data 25 marzo.

A ciò si aggiunge anche l’opinione comune secondo la quale il figlio di Dio si sia fatto uomo in coincidenza con l’equinozio di primavera, che da sempre rappresenta un momento di rinascita e di sviluppo.

Nell’antichità inoltre, proprio in tale periodo, sarebbe stato creato il mondo.

Concludiamo infine dicendo che questi sono giorni molto importanti per i fedeli cattolici. Ci troviamo infatti nella cosiddetta Settimana Santa, ovvero il periodo in cui il cristianesimo celebra gli eventi di fede correlati agli ultimi giorni di vita di Gesù.

In particolare stiamo parlando della Passione, della morte in croce e della Resurrezione.

La Settimana Santa indica i giorni che vanno dalla Domenica delle Palme al Sabato Santo, quello che precede la Pasqua, cioè la domenica in cui si celebra la resurrezione di Cristo.