Non sembra aver digerito le parole di Guardia l’esterno Cancelo, ora in prestito al Barcellona, ma che è di proprietà del Manchester City: il portoghese non le manda a dire nemmeno verso i Citizens e si schiera contro.
Cancelo contro Guardiola, accuse dure anche per il City
Parole dure quelle usate da parte di Cancelo nei confronti di Guardiola e del Manchester City che, secondo l’esterno blaugrana, non avrebbero avuto un atteggiamento giusto nei suoi confronti mentendo e mancandogli di rispetto.
Accuse che Cancelo ribadisce in occasione dell’intervista ad A Bola quotidiano sportivo portoghese che ha avuto modo di interfacciarsi con il calciatore in occasione della sosta nazionali dove il Portogallo ha ospitato la sua prima amichevole.
L’esterno ha commentato così la questione delle forti dichiarazioni rilasciate dal tecnico Pep Guardiola, suo allenatore durategli anni in cui Cancelo era al Manchester City, in cui lo spagnolo lo attacca senza mezze misure:
“Sono state dette bugie! Non sono mai stato un cattivo compagno per loro e puoi chiedere ad Aké o a Rico. Non ho alcun complesso di superiorità o inferiorità nei loro confronti, ma questa è l’opinione del manager”.
Il portoghese chiarisce di non aver preso bene quello che ha detto Guardiola e come poi il City abbia tutelato soltanto il tecnico e non il giocatore nonostante non avesse modo di replicare apertamente alle sue parole:
“Ci sono rimasto perché non è vero. Penso che il Manchester City sia stato un po’ ingrato con me quando hanno detto questo, perché sono stato un giocatore molto importante negli anni in cui sono stato lì. Non sono mai venuto meno al mio impegno con la società, con i tifosi e ho sempre dato tutto.
La gente se lo ricorderà solo perché Mister Guardiola ha molta più forza di me quando dice qualcosa e io preferisco tenermelo per me. Preferisco sapere che sto dicendo la verità, mi sento soddisfatto di quello che ho fatto. Sono una persona trasparente, non mento mai. La vita va avanti e vorrei che tutto andasse bene, perché mentre ero lì mi piacevo il calcio e la squadra. Restano la squadra favorita per vincere la Champions League”.
Un rapporto che, dunque, i due non hanno mai ritrovato per posizioni che non sono mai state chiarite e che hanno portato Cancelo a trasferirsi per cambiare aria e poter continuare a giocare senza interferenze.
L’addio al Manchester City e la parentesi al Bayern Monaco
L’esterno portoghese, infatti, nella scorsa stagione si è trasferito al Bayern Monaco durante la finestra di mercato invernale. Una mossa che ha permesso al giocatore di mantenere la propria titolarità e di non perdere valore.
“Non pensavo di avere due prestiti consecutivi, ma vivo la mia vita in questo momento. Alcune cose hanno fatto sì che l’anno scorso fosse ceduto in prestito al Bayern Monaco. Non ho rimpianti, anche se il City ha vinto la Champions League. Sento di aver fatto la scelta giusta, di essere andato in un club che mi voleva davvero, ancor prima di rinnovare il contratto. È stato un club che mi ha dato tantissimo nei sei mesi in cui sono stato lì. Ho avuto a che fare con grandi giocatori e il club è spettacolare”.
Così Cancelo ha vissuto 6 mesi a Monaco di Baviera. Un’esperienza tutt’altro che semplice per lui che ha trovato difficoltà ad ambientarsi e dimostrare le sue potenzialità tanto da tornare in estate a Manchester, sponda Citizens:
“È stato più difficile di quanto pensassi. Pensavo che il campionato tedesco fosse più facile di prima e che il Bayern dominasse molto di più, soprattutto perché aveva 10 titoli consecutivi. Ho avuto il piacere di giocare in questa squadra piena di talento e la felicità di vincere un titolo con il club. Ho vinto in Italia, Inghilterra, Germania e mi piacerebbe essere qui e l’anno prossimo a lottare per i titoli in Spagna”.
Con il prestito al Barcellona, però, Cancelo sembra aver trovato la sua dimensione: 4 gol e 4 assist per lui fin qui. È lo stesso portoghese a confermarlo con fierezza e una buona dose di ammirazione verso alcuni dei più grandi giocatori che hanno fatto parte della storia del club blaugrana:
“È un momento speciale per me, perché vengo dal Barça. Tutta la mia famiglia è del Benfica, ma ho sempre ammirato il Barcellona. I miei idoli hanno giocato tutti qui, mi piace come guardano i giovani, hanno una cultura del gioco di cui sono felicissimo”.