Un Toro con l’Inter, un agnellino con l’Argentina, questo è Lautaro Martinez. Altro che bomber implacabile, quando si tratta di Nazionale il diamante di Inzaghi non splende come dovrebbe. Un digiuno che sta durando più del dovuto, ora il rischio è che la situazione assuma i contorni del casus belli.
In patria le polemiche sono già partite. Quelle verso un giocatore a metà, che non può essere definito campione se non riesce a mostrare il suo valore in tutte le situazioni. Un ragionamento che ad oggi non sta stuzzicando i nervi del bomber nella maniera più assoluta. Lautaro va avanti, lavora imperterrito, è convinto di potersi sbloccare e poter offrire all’Argentina tantissimi gol in futuro. Ma guardando quella che è la situazione di oggi, la domanda sorge spontanea: quando si sbloccherà?
Lautaro Martinez non segna più con l’Argentina
Il mantra è sempre lo stesso: al netto di ciò che si dice e si vede, è il campo ad essere giudice inflessibile di tutte le situazioni possibili. In questo caso di dubbi non ce ne sono, con l’Argentina Lautaro Martinez perde il suo killer insitnct.
Tutto iniziato il 23 settembre 2022, quando il Toro riuscì ad andare a segno contro l’Honduras in amichevole. Fu l’ultima volta, da lì il periodo d’astinenza. Un caso, almeno quello che pensavano in tanti. Ma con il passare del tempo la situazione è andata a peggiorare, dato che l’argentino ha continuato a battere la strada dell’assenza di reti, finendo all’interno di un profondo buco nero. Ovviamente l’impegno non si discute, quello è chiaro, ma il lavoro del 10 è quello di fare gol. Cosa che all’Inter riesce a fare a meraviglia, in Nazionale per niente.
Ad oggi l’aggiornamento mostra un Lautaro Martinez con le polveri bagnatissime: quasi due anni senza segnare con l’Argentina, nelle ultime 16 partite il giocatore non è entrato nel tabellino dei marcatori. L’impegno c’è sempre, e non si discute, così come un evidente problema.
Non solo, al netto di un’ultima Coppa America giocata da protagonista, Lautaro non è risultato decisivo nemmeno nei grandi eventi. Come nel Mondiale in Qatar, vinto proprio dall’Argentina: in quel caso il Toro scese in campo 6 volte su 7 partite ufficiali. Il bottino? Zero gol. Mentre all’Inter continua a segnare reti a grappoli, tanto che il rinnovo sembra essere il giusto premio per chi sta permettendo ai nerazzurri di guardare tutti dall’alto al basso in Serie A.
La pazienza è la virtù dei forti
Le domande sul perchè di questa situazione arrivano da tutte le parti. La gente ci pensa, si preoccupa. Non Lautaro. Lui continua a rimanere tranquillo, non vede pericoli all’orizzonte, è convinto di poter tornare a segnare come un cecchino anche con l’Argentina, serve solo tempo.
Lo ha ribadito dopo il match vinto 3-0 contro El Salvador, dove ha anche fornito un’assist. Ma è troppo poco: “Il problema si risolve con calma. Cerco di farmi vedere in campo. Lascio parlare la gente, mi interessa poco, perché in ogni allenamento dimostro all’allenatore che sono sempre a disposizione della squadra. A volte il gol non arriva, oggi ci ho provato e non riusciva ad entrare. Ma continuerò a lavorare. Spero che la prossima partita possa avere l’occasione di segnare, tornare a sorridere e dimostrare a tutte quelle persone, che parlano tanto di me, che si sbagliano”.
A difenderlo anche il ct Lionel Scaloni: “La verità è che non mi preoccupa perché lui fa gol nella sua squadra e lo farà anche qui“. Ad oggi il bottino di Lautaro Martinez è di 21 gol in 55 presenze con l’Argentina, ma ciò che fa preoccupare è il periodo no che dura da quasi due anni. Il Toro non segna più da 772 minuti. Cosa vuol dire? Che ad oggi è quarto nella speciale classifica di coloro rimasti a digiuno con la Nazionale. Davanti a lui Angel Di Maria con 875 minuti; secondo Mario Kempes con 900 minuti senza segnare. Il primo? Proprio lui, Diego Armando Maradona, con il dieci per eccellenza che è riuscito a rimanere a digiuno di gol con l’Argentina per ben 1190 minuti. Dipende da come la si vuole guardare. Forse può portare bene.