L’accordo per il rinnovo del CCNL Terziario, della Distribuzione e dei Servizi, sottoscritto da Confcommercio-Imprese per l’Italia, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil è stato raggiunto.
L’intesa per il rinnovo del CCNL è stata raggiunta dopo anni di attesa e avrà validità fino al 2027. Nel contratto sono previsi aumenti e anche un bonus una tantum. Il rinnovo del contratto andrà a coinvolgere oltre 3 milioni di lavoratori del settore.
Vediamo cosa prevede l’accordo, quali sono gli aumenti e il bonus una tantum in arrivo.
Raggiunta l’intesa sul rinnovo del CCNL Terziario
Il 22 marzo 2024, è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del CCNL Terziario, distribuzione e servizi. Si tratta del contratto di riferimento per le imprese operanti nel settore che coinvolgono oltre 3 milioni di lavoratori.
L’accordo è stato sottoscritto da Confcommercio-Imprese per l’Italia, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil e ha validità fino al 31 marzo 2027. Il risultato raggiunto, infatti, denota la volontà condivisa dalle parti di contrastare il lavoro povero con misure specifiche e dare una adeguata risposta economica e normativa ai lavoratori interessati.
Si tratta di un accordo arrivato dopo quattro anni d’attesa: la trattativa è rimasta bloccata per molto tempo, per poi trovare uno sblocco solo negli ultimi giorni. Il ritardo è anche dovuto al confronto con i profondi impatti economici e sociali causati dalla pandemia, oltre che dall’inflazione e dai conflitti geopolitici.
Nonostante il difficile quadro economico, si denota comunque l’impegno costante per il rinnovo del CCNL. Il primo risultato era stato già raggiunto con la sottoscrizione del Protocollo Straordinario del 12 dicembre 2022. Il documento ha dato una prima risposta economica con l’obiettivo di sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori.
Cosa prevede il nuovo CCNL Terziario
Il contratto disciplina i rapporti di lavoro a tempo indeterminato, a tempo determinato e di somministrazione, tra le aziende operanti nel terziario.
Si tratta di una contrattazione che proseguiva già dal 2022, quando le parti avevano raggiunto l’accordo su un Protocollo straordinario. La sua ratio era quella di evitare la scadenza dopo la pandemia.
Come abbiamo anticipato, la validità del contratto è fissata fino a 31 marzo 2027. Sono previsti aumenti salariali e il versamento di un bonus una tantum.
A quanto ammonta l’aumento? I lavoratori del settore terziario troveranno un aumento in busta paga a regime di 240 euro al quarto livello, compresivi di quanto è già stato riconosciuto nel dicembre 2022.
Oltre al suddetto aumento, come abbiamo detto, si somma anche il bonus una tantum pari a 350 euro. Si tratta di una misura di 350 euro a completamento del periodo di carenza contrattuale.
Come sarà corrisposto il bonus? Il contributo sarà corrisposto in due rate di uguale importo a:
- Luglio 2024;
- Luglio 2025.
Temi affrontati
Gli altri temi affrontati sono i seguenti:
- Aggiornamento e revisione del sistema di classificazione;
- Disciplina dei contratti a termine;
- Risposta al lavoro disagiato, tramite l’innalzamento dell’indennità per le clausole elastiche per il part time;
- Centralità della formazione per la competitività delle imprese e per l’occupabilità dei lavoratori;
- Attenzione ai temi della parità di genere e del contrasto alla violenza sulle donne;
- Investimento sulla sanità integrativa.
Sul secondo punto, è molto interessante sottolineare l’approccio attinente alle causali dei contratti a termine. Il nuovo accordo, infatti, interviene sul tema delle causali per i rapporti a tempo determinato di durata superiore a dodici mesi. Si percorre la scia tracciata dal Decreto Lavoro, la quale, ricordiamo, demandava alla contrattazione collettiva la disciplina sul tema, tenendo conto della specificità di ciascun settore.
Sullo stesso argomento: Rinnovo contratto commercio, in arrivo aumenti stipendi di 240 euro (7.180 euro in 3 anni) e bonus di 350 euro a 3 milioni di lavoratori