Immagini agghiaccianti nelle ultime ore hanno fatto il giro dei canali Telegram, rivelatrici di un quadro inquietante che riguarda il reclutamento degli arrestati dopo l’attacco terroristico al Crocus City hall di Mosca, la sera del 22 marzo 2024. Tra gli undici uomini fermati, ci sono quattro presunti terroristi che vengono dal Tagikistan e, proprio uno di questi, confessa di aver agito per soldi durante l’attentato.

Attentato a Mosca, uno dei terroristi arrestati: “Mi hanno pagato 5mila euro”

Notizie che fanno il giro del mondo da due giorni, quelle che riguardano l’attentato a Mosca, al Crocus City Hall, la sera del 22 marzo. Uno degli undici individui arrestati ha confessato di aver preso parte all’attacco per poter percepire 500mila rubli: l’equivalente di circa 5000 euro.

“Ho sparato, l’ho fatto per soldi”.

Ha dichiarato durante l’interrogatorio, fermato a terra dagli agenti russi. Quando gli hanno chiesto contro chi aveva intenzione di prendere la mira, lui ha risposto con un “le persone”.

La confessione sul reclutamento

Da quanto confessato dall’uomo, dichiaratosi di 26 anni, sarebbe stato reclutato circa un mese fa da un aiutante che gli avrebbe offerto 500 mila rubli e 250.000 sono stati pagati con anticipo. Non ci sono menzioni, durante gli interrogatori, di presunti contatti ucraini in merito alla fuga che ha seguito l’attentato.

Gli interrogatori agli uomini arrestati

Immagini scioccanti, violenze e torture. Hanno fatto il giro su Telegram estratti degli interrogatori agli uomini arrestati, con evidenti tumefazioni sul volto, teste fasciate, ricoperte di sangue. Un altro video violento, inserito da un gruppo indipendente bielorusso, presenta uno degli uomini a cui viene tagliato con un coltello un orecchio, prima che gli venga infilato nella bocca.

Ancora, un ragazzo 19enne, proveniente da Dushanbe (Tagikistan) nelle immagini è inerme, al suolo, apparentemente senza sensi e con una ferita che si vede sull’occhio sinistro.

L’Isis rivendica l’attacco

Non mancano rivendicazioni da parte dell’Isis che ha direttamente pubblicato una foto di quattro individui, definiti “combattenti” che avrebbero partecipato all’assalto.

L’agenzia di stampa Amaq del gruppo militante su Telegram ha rilasciato questa affermazione:

“L’attacco si inserisce nel contesto di una guerra furiosa tra lo Stato Islamico e i Paesi che combattono l’Islam”.

Esiste tuttavia ancora una coltre di nebbia attorno al diretto coinvolgimento dell’Isis nell’attacco. Nel frattempo, si attendono altre notizie che possano chiarire meglio la natura di quest’atto criminale che ha profondamente scosso, senza riserve, la comunità internazionale.

Ecco il nuovo bilancio vittime della strage a Mosca.