La storia di Igor Tudor sulla panchina della Lazio è tutta da scrivere. L’allenatore ha accettato subito la sfida che gli ha proposto il presidente Lotito ed è convinto di poter fare bene nell’immediato. Ha a disposizione una rosa di qualità, che però in questa stagione non sta girando e i risultati faticano ad arrivare. Non è tutto da buttare però, anzi, qualcosa da qui al termine del campionato si può ancora fare. L’obiettivo dichiarato è comunque quello di tornare in Europa, che sia tramite il campionato o la Coppa Italia, con la speranza di poter alzare anche un trofeo. Per commentare il momento della Lazio e la presentazione di mister Tudor, Roberto Bacci, che ha vestito la maglia biancoceleste ed è rimasto tifoso laziale nel profondo, è intervenuto in esclusiva a Tag24. 

Nasce la Lazio di Tudor, Bacci a Tag24

La nuova era di Igor Tudor è ufficialmente cominciata e oggi l’allenatore si è presentato in conferenza stampa, accompagnato dal Presidente Lotito. “Una scelta ponderata, non dettata dalla fretta e dalla decisione presa da Sarri” ha specificato il patron biancoceleste. Un progetto in cui credere, fatto di lavoro e determinazione, che comincerà però con un calendario molto complicato. All’orizzonte infatti ci sono gare difficili, ma stimolanti, come quelle con la Juventus prima in campionato e poi in Coppa Italia, e poi il derby contro la Roma. Il gruppo si è messo a disposizione, come ha già raccontato il mister, che spera di poter vedere nell’immediato i risultati in campo. Per commentare il momento della Lazio e la scelta fatta su Tudor, Roberto Bacci, ex calciatore che ha vestito la maglia biancoceleste per 5 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24. 

Secondo te Igor Tudor è l’uomo giusto? Quali sono le tue prime impressioni?

“Sinceramente sono molto dispiaciuto perché non mi aspettavo questo tipo di epilogo con Sarri. Purtroppo il mister ha fatto questa scelta e noi non siamo nella sua testa, possiamo solo accettarla, seppur con dispiacere. Adesso è il momento di guardare avanti. Per quel che riguarda Tudor, sinceramente lo conosco poco. In Italia però ha fatto bene, è un allenatore giovane e sono convinto che se la società ha deciso di virare su di lui, sarà sicuramente il tecnico giusto”.

Oggi il mister si è presentato alla stampa insieme al presidente Lotito. La Coppa Italia deve essere l’obiettivo principale di questo finale di stagione?

“La Lazio è in semifinale di Coppa Italia ed è evidente che si tratta di un traguardo importante perché vincere qualcosa fa sempre bene. Bisognerà cercare di fare bene però anche in campionato. La squadra è una buona squadra, ha attraversato un periodo complicato e negativo, che nessuno si sarebbe aspettato, ma questa resta una rosa di valore. La posizione di classifica non è buona, ci aspettavamo tutti qualcosa di diverso. Da questo momento in poi però si può fare qualcosa di importante, anche se sarà difficilissimo”.

Si parla tanto anche di rivoluzione tattica con la possibilità di passare alla difesa a tre. Poco più di una settimana di tempo può bastare a Tudor per schierare già un modulo diverso contro la Juventus?

“Non è facile, perché la squadra è abituata a giocare in una certa maniera. Chiaramente però è giusto dare a Tudor la possibilità di scegliere. La cosa fondamentale è che possa trovare disponibilità da parte della squadra. Lui dovrà essere bravo a capire qual è, in questo momento, la soluzione migliore per fare bene e il modulo più adatto da adottare, rispetto alle caratteristiche dei calciatori”.

Pensi che debba lavorare più sulla testa che sulla tattica?

“Sicuramente, credo che l’aspetto mentale sia la cosa basilare. Questi calciatori hanno qualità, ed è indiscutibile. La testa però vuol dire sempre tanto e servono le giuste motivazioni per ripartire da zero. Il dispiacere resta, ma nel calcio queste sono cose che succedono e ci possiamo solo adattare. L’allenatore e i calciatori dovranno fare del loro meglio da qui alla fine del campionato per questa società e soprattutto per questi tifosi”.

Una Lazio che può ripartire da Ciro Immobile oppure hai la sensazione che la sua esperienza alla Lazio sia finita?

“Ciro è stato sempre il fuoriclasse di questa squadra. Anche lui sta vivendo un momento di difficoltà, ma adesso bisognerà fare di tutto per riprenderlo e fargli trovare nuovi stimoli. Credo sia ancora recuperabile e potrà tornare a far vedere chi è. Anche lui avrà voglia di riprendersi la Lazio in primis, ma anche la Nazionale”.

L’idea di Sarri era quella di fare un calcio divertente, Tudor oggi ha detto di voler vincere, senza pensare al divertimento. Cambio di mentalità radicale?

“Credo proprio di sì! Anche a me piace vincere e divertirmi, ma non sempre è possibile. Ci sono partite in cui si devono portare a casa i tre punti a tutti i costi. Questa Lazio ci ha fatto vedere partite belle, ma anche partite meno belle. Per il resto lo sappiamo tutti che nel calcio contano solo i risultati”.