Con la doppietta segnata al Venezuela Retegui si candida fortemente come nuovo attaccante a guidare l’Italia per i prossimi Europei, ma l’argentino non dimentica chi ha permesso tutto ciò e torna a parlare del rapporto con Mancini.

Retegui pronto per l’Italia, poi torna sul rapporto con Mancini

Mateo Retegui è pronto per prendersi l’Italia, dopo aver scelto la maglia azzurra, l’esordio con Mancini e la conferma con Spalletti l’attaccante argentino vuole prendersi il posto da titolare in vista dei prossimi Europei.

Lo ha dimostrato nelle 5 presenze collezionate con la Nazionale: il primo esordio proprio un anno fa, il 23 marzo 2023, quando giocò contro l’Inghilterra in un match valido per la qualificazione a Euro24. In quell’occasione l’Italia perse e 2-1 contro la Nazionale inglese ma l’argentino naturalizzato italiano segnò.

In seguito Retegui ha collezionato ben 4 gol in 5 presenze, tra cui la doppietta andata a segno nel match contro il Venezuela del 21 marzo permettendo all’Italia prima di passare in vantaggio e poi vincere in rimonta:

“Come mi sento? Benissimo. Riposato, sereno, felice di aver dato il massimo. Era importante giocare bene e vincere come ci aveva chiesto l’allenatore. Negli ultimi tempi era stato difficile anche per l’infortunio”.

L’attaccante argentino durante l’intervista a La Gazzetta dello Sport manifesta tutta la sua caparbietà e la volontà di essere pronto per le convocazioni in vista dell’Europeo che si giocherà in Germania questa estate:

“Io sono sempre pronto per giocare. Più sto bene più sono tranquillo e più tutto è facile. Il calcio è la mia vita. Però mancano tanti giorni alla Germania. Io non so se giocherà l’Europeo, il Ct ha detto che nessuno ha il posto fisso. Se non andrò, farò il tifo per l’Italia. Il posto devo guadagnarmelo. Come? Riposandomi in vista dell’Ecuador, se Spalletti avrà bisogno di me. E poi tornando al Genoa e continuando a fare gol per meritarmi l’azzurro”.

Durante l’intervista non sono mancati gli accenni a Spalletti, suo mentore che ha espresso grande fiducia nell’attaccante. Una fiducia forgiata sul duro lavoro e su una serie di richieste che Retegui sembra riuscire a soddisfare:

Contento di avergli mostrato le mie capacità. Il mio sogno è far bene con la Nazionale, tornare ogni volta nel gruppo con orgoglio. Cosa mi chiede? Di attaccare sempre la profondità, giocare tranquillo e aiutare la squadra in tutto il campo. La sua fiducia mi fa crescere”.

La scelta dell’Italia e la Juventus sullo sfondo

Retegui in seguito ha modo di sottolineare l’importanza della scelta fatta con l’Italia, sia per una questione di opportunità che di ambientamento. Vitale è stato Mancini, il primo a credere in lui e a vedere il futuro attaccante della Nazionale:

“Ho fatto bene a scegliere l’Italia. Ora me la devo meritare, so che non devo fermarmi. L’ho scelta e voglio giocarci il più possibile. Paragone con Batistuta? Calma, restiamo con i piedi per terra. Non guardo troppo avanti, qui c’è da lavorare tanto e migliorare giorno per giorno per diventare sempre più forte. Sono qui con l’Italia ed è un gran risultato. Devo ringraziare due persone: Mancini che mi ha chiamato e Spalletti che mi ha confermato“.

Una scelta importante anche dal punto di vista della famiglia priorità assoluta anche in questo ambito di vita, con cui ha un ottimo rapporto, e che gli ha permesso di credere non soltanto in se stesso ma anche negli obiettivi che si è prefissato:

“La famiglia mi è sempre stata vicina e mi aiuta a diventare quello che sono. Erano felicissimi della mia prestazione. C’era anche il mio padrino, ci siamo abbracciati, abbiamo preso un caffè tutti assieme. È stato un bel momento. A loro sarò sempre grato”.

Retegui, intanto, è seguito dalla Juventus che starebbe pensando a lui come perfetto vice Vlahovic. I bianconeri la prossima stagione dovranno affrontare, con tutta probabilità, quattro manifestazioni: campionato, Coppa Italia, Champions League e Mondiale per Club.

In quest’ottica diventa fondamentale avere un organico completo, dove tutti gli interpreti siano all’altezza delle competizioni che il club andrà a giocarsi. Così Giuntoli e Manna starebbero pensando di portare a Torino il probabile futuro attaccante della Nazionale.

L’argentino, naturalizzato italiano, sta collezionando numeri importanti e promette bene: in questo sarà fondamentale capire come si giocherà gli Europei in Germania e quanto potenziale dimostrerà di avere. Soltanto dopo la fine di Euro24 la Juventus busserà alla porta del Genoa per iniziare l’eventuale trattativa.