La chemioterapia preventiva, a cui si sta sottoponendo la principessa Kate, è una forma di trattamento oncologico che viene utilizzata per prevenire la ricomparsa del tumore o la sua diffusione dopo un intervento chirurgico o altri trattamenti.
Questa strategia terapeutica ha come obbiettivo l’eliminazione delle cellule tumorali residue che potrebbero essere rimaste nel corpo dopo l’intervento chirurgico.
Scendiamo nei dettagli e vediamo in cosa consiste la chemioterapia preventiva e quando risulta necessaria.
In cosa consiste la chemioterapia preventiva
I farmaci chemioterapici sono utilizzati nel trattamento del cancro. Vengono impiegati per curare la malattia, rallentarne il decorso o alleviarne i sintomi quando la guarigione completa non è possibile.
La chemioterapia preventiva (a cui si sta sottoponendo la principessa Kate) o trattamento adiuvante, invece, viene somministrata in alcuni casi per ridurre il rischio di recidiva del tumore, soprattutto dopo interventi chirurgici come quelli per il cancro al seno o al colon.
In alternativa, i farmaci possono essere utilizzati in un trattamento neoadiuvante, somministrati prima dell’intervento chirurgico per ridurre le dimensioni del tumore. Questa terapia è sempre più comune poiché può essere efficace nel ridurre il tumore prima dell’intervento, e ottenere un risultato migliore.
L’obbiettivo dei farmaci chemioterapici è colpire le cellule tumorali, uccidendole o inibendone la crescita, contribuendo così alla gestione e al trattamento del cancro nel migliore dei modi.
Come funziona la chemioterapia preventiva
La chemioterapia preventiva opera interferendo con la proliferazione delle cellule tumorali, contribuendo così a prevenire la recidiva del cancro o la sua diffusione.
I farmaci, somministrati sotto forma di compresse o tramite flebo, agiscono nel flusso sanguigno, raggiungendo le cellule tumorali che potrebbero essersi staccate dal tumore originario e viaggiare nel corpo attraverso il sangue o la linfa.
In questo modo, la chemioterapia preventiva può contrastare la formazione di tumori secondari, noti come metastasi, contribuendo a mantenere il cancro sotto controllo e a prevenire la sua recidiva.
Quali sono gli effetti della chemioterapia preventiva?
Gli effetti dei farmaci utilizzati nella chemioterapia preventiva dipendono dalla sensibilità delle cellule tumorali coinvolte e dal tasso di ricambio cellulare dei tessuti normali del corpo.
Poiché molte cellule sane hanno una sensibilità simile a quella delle cellule tumorali, i farmaci, purtroppo, possono danneggiare anche le cellule normali con un elevato ricambio cellulare, come quelle presenti nel midollo osseo, nelle radici dei capelli, nelle mucose della bocca e nell’intestino.
Questo può causare effetti collaterali come abbassamento dei valori ematici, perdita di capelli e problemi gastrointestinali.
Nonostante questo, le cellule normali spesso hanno una migliore capacità di recupero, quindi gli effetti collaterali tendono a diminuire tra un ciclo di trattamento e l’altro e possono scomparire del tutto o in parte al termine del trattamento.
Scopri se si può prendere il sole durante la chemioterapia, clicca qui.
Quante forme di chemioterapia preventiva esistono
Esistono diversi tipi di farmaci chemioterapici preventivi, o citostatici, che agiscono in modi diversi per attaccare le cellule tumorali. Alcuni di questi farmaci sono derivati da sostanze naturali, come le piante, mentre altri sono prodotti artificialmente.
I citostatici agiscono principalmente attaccando il DNA delle cellule tumorali nel nucleo cellulare, ma possono anche influenzare altri sistemi vitali all’interno della cellula. L’obiettivo principale è indurre la morte cellulare programmata, nota come apoptosi, o almeno danneggiare le cellule tumorali in modo da inibirne la crescita.
Per massimizzare l’efficacia del trattamento con effetti collaterali accettabili e non molto gravi, spesso vengono somministrati diversi tipi di farmaci contemporaneamente.
Possono essere somministrati per via endovenosa attraverso flebo, iniezioni o attraverso un catetere, oppure possono essere assunti per via orale sotto forma di compresse o capsule. A seconda delle esigenze del paziente e del tipo di tumore, i trattamenti possono essere somministrati in ospedale o a casa, e possono richiedere cicli ripetuti di trattamento nel corso di diversi mesi.
Gli effetti collaterali della chemioterapia preventiva
Gli effetti collaterali della chemioterapia preventiva possono variare da persona a persona e dipendono anche dal tipo di farmaco chemioterapico utilizzato. Tuttavia, ci sono alcuni effetti collaterali comuni che possono essere riscontrati durante il trattamento preventivo:
- Stanchezza e affaticamento: i citostatici possono influenzare tutto il corpo e causare una sensazione generale di stanchezza mentale e fisica. Molti pazienti sperimentano mancanza di energia, sonnolenza e difficoltà di concentrazione.
- Perdita di capelli: alcuni trattamenti chemioterapici possono danneggiare i follicoli piliferi, causando la caduta dei capelli sulla testa, così come ciglia, sopracciglia, barba e peli pubici.
- Scarso appetito e nausea: il cancro stesso e il trattamento chemioterapico possono influenzare l’appetito e causare nausea. Alcuni pazienti possono anche sperimentare aumento di peso durante il trattamento.
- Mucose fragili: le cellule delle mucose nel tratto digestivo possono essere sensibili ai citostatici, causando piaghe, secchezza della bocca, nausea, diarrea e disturbi rettali.
- Aumento della suscettibilità alle infezioni e al sanguinamento: la chemioterapia può compromettere la produzione di globuli bianchi e piastrine, aumentando il rischio di infezioni e sanguinamenti.
- Intorpidimento alle mani e ai piedi: alcuni citostatici possono danneggiare il sistema nervoso periferico, causando intorpidimento e formicolio alle estremità.
- Nausea e vomito: l’effetto emetico della chemioterapia può causare nausea e vomito. Esistono farmaci antinausea che possono essere somministrati preventivamente per gestire questi sintomi.
- Sudorazione e vampate di calore: alcune donne possono sperimentare sudorazione e vampate di calore simili a quelli della menopausa a causa del trattamento chemioterapico.
È importante comunicare tempestivamente al personale medico tutti gli effetti collaterali sperimentati durante il trattamento, in modo che possano essere gestiti e alleviati nel modo migliore possibile.