È scontro social tra Malinovskyi e l’Atalanta, la società bergamasca aveva celebrato sui social Miranchuk per aver segnato un gol con la proprio Nazionale russa: l’ex centrocampista ucraino non ci sta e risponde a tono.

L’Atalanta celebra Miranchuk, Malinovskyi non ci sta

Malinovskyi non ci sta e risponde a tono ad un post dell’Atalanta in cui celebra Miranchuk, in occasione di una delle due reti segnate contro la Serbia nel match di venerdì pomeriggio, accusando lo stesso calciatore di contribuire al terrorismo russo.

Parole forti per calciatore e per un contesto che, almeno apparentemente, non è voluto entrare mai nel merito della politica ma solo ed esclusivamente dello sport per esaltare un giocatore di proprietà che ha collezionato una prova importante in vista degli Europei che ci saranno in estate.

Il post sui X in cui l’Atalanta ha elogiato Miranchuk è stato poi cancellato per evitare ulteriori polemiche, resta la dura replica che Malinovskyi evidentemente ha voluto lasciare in segno di protesta e di convinzione di ciò che afferma:

“Un buon contribuente del terrorismo russo. Ogni giorno per due anni”.

Queste le parole usate dall’ex centrocampista nerazzurro che ha lasciato ogni freno inibitore non soltanto commentando con parole forti ma anche allegando alcune immagini devastanti della guerra tra Russia e Ucraina.

Una posizione netta che, però, non chiarisce il motivo di uno scontro tanto acceso sia verso il suo ex club sia verso un suo ex compagno. Per di più in un contesto del tutto lontano dalla politica e che mirava a esaltare il singolo giocatore.

A stupide più di tutto è il fatto che lo stesso Malinovskyi è stato un giocatore dell’Atalanta fino a poco più di un anno fa e che aveva collezionato con il club nerazzurro ben 3 stagioni e mezzo prima di cambiare aria e approdare al Marsiglia.

Il centrocampista ucraino inoltre è stato compagno di squadra dello stesso Miranchuk con cui ha condiviso un anno e mezzo visto che il centrocampista russo è arrivato nella finestra estiva della stagione 2020/21.

Dopo l’attentato annullata l’amichevole Russia-Paraguay

Intanto sono giorni di alta tensione non soltanto per la guerra che si sta combattendo sul fronte Ucraina-Russia ma anche per l’escalation di confronti e dichiarazioni tra Europa, America e Russia che continua a tenere banco negli ultimi giorni.

Ad aggiungersi, anche i momenti difficili che sta vivendo la Russia nelle ultime ore per far fronte nella serata di ieri ad un attentato con decine di morti: il bilancio attuale è di 60 morti e 145 feriti, di cui molti ancora in ospedale sotto osservazione.

Un attentato messo in atto in un sala da concerto a Krasnogorsk, nella periferia della capitale Mosca, dove 4 uomini sono entrati armati e hanno sparato contro la folla senza sosta per poi fuggire e far sparire le loro tracce.

L’Ucraina stessa, con cui la Russia è attualmente in guerra, ha voluto sottolineare attraverso le parole di Zelensky la sua estraneità nei fatti, posizione poi confermata inevitabilmente dalla rivendicazione dell’attentato da parte dell’ISIS.

A valle della drammatica strage è stata confermata la scelta inevitabile dell’annullamento per l’amichevole tra Russia e Paraguay programmata per questo lunedì 25 marzo, una decisione presa e condivisa da entrambe le Federazioni calcistiche.

A confermarlo è proprio il comunicato ufficiale diramato dalla Nazionale della Russia sul proprio sito in cui chiarisce le circostanze per cui l’amichevole con il Paraguay di lunedì non avrà luogo:

“In connessione con l’attacco terroristico avvenuto a Krasnogorsk, la Federcalcio russa e la Federcalcio paraguaiana hanno deciso di annullare la partita amichevole tra le squadre nazionali di Russia e Paraguay”.

Una decisione a caldo di un evento che ha sconvolto il mondo intero e che sembra la cosa più giusta da fare, visto il clima attorno e i probabili impegni di tutta la Russia rivolti verso le famiglie e i cari vittime della tragedia.