Le acque del largo di Lampedusa scosse dall’ennesimo tragico naufragio. E’ accaduto durante la notte tra il 22 e il 23 marzo. E’ affondato un barchino su cui si trovava anche una bimba di 15 mesi, attualmente dispersa tra le onde del mare.

Naufragio al largo di Lampedusa, bimba di 15 mesi dispersa: il racconto della madre

La paura di una madre sconvolta, sopravvissuti e soccorsi. Un’operazione di salvataggio che, dopo il disastroso evento, ha messo al sicuro 44 migranti, tra cui 11 donne e 3 minorenni. Continuano le operazioni di ricerca nell’area del naufragio, ma c’è da temere molto per la piccola, persa tra le acque del mediterraneo.

La mamma della bimba, disperata, è stata ritrovata tra i sopravvissuti in salvo. Ha voluto testimoniare quanto accaduto nel cuore della notte. Non è riuscita a tenere stretta abbastanza tra le braccia sua figlia, trasportata via dalla violenza delle onde. L’acqua ha invaso completamente il barchino che, gradualmente, è sprofondato giù.

Le dinamiche del naufragio

Secondo quanto emerso nelle ultime ore riguardo le dinamiche del naufragio, il barchino lungo 7 metri è era partito dalla Tunisia, precisamente da Sfax, lo scorso giovedì alle 22. I migranti hanno cercato di raggiungere la Sicilia pagando mille euro a testa per viaggiare e si puntava alla costa.

Il naufragio è precisamente avvenuto tra la mezzanotte e mezzanotte e mezza. I naufraghi hanno tentato di sopravvivere, aggrappandosi per quasi dieci minuti alle camera d’aria, prima che intervenisse la Ong “Mare Go” in nave per avviare l’operazione di salvataggio.

I migranti sopravvissuti

I sopravvissuti venivano da Burkina Faso, Guinea Conakry, Mali e Senegal. Sono sfuggiti alle braccia della morte, sbarcati all’alba a Lampedusa.

Recupera la notizia dei migranti recentemente soccorsi a Lampedusa a inizio Marzo.