La mattina di sabato 23 marzo 2024, in Iraq un raid della Turchia ha colpito i miliziani del Pkk nella provincia di Metina. L’ennesimo attacco portato avanti contro i separatisti curdi negli ultimi mesi.
Iraq, raid della Turchia contro il Pkk
La Turchia sta continuando senza sosta le operazioni contro i miliziani separatisti del Pkk che lottano per la liberazione del Kurdistan. Da alcune fonti della stampa di Ankara è stato reso noto che almeno dodici membri dell’organizzazione curda sarebbero rimasti uccisi nel raid di questa mattina, sabato 23 marzo 2024.
L’azione è ha colpito la provincia di Metina, situata nella zona nord dell’Iraq. Questo colpo segue altre operazioni sferrate dalla Turchia di recente ai danni del partito curdo dei lavoratori. Negli ultimi giorni erano stati registrati attacchi contro alcuni esponenti molto in vista del Pkk: droni provenienti da Ankara si sarebbero scagliati nella provincia di Suleymaniye.
Le recenti operazioni della Turchia contro il Pkk
La guerra contro il Pkk, il movimento separatista per il Kurdistan, va avanti da tempo: di recente la Turchia ha intensificato le sue azioni contro l’organizzazione, soprattutto nelle aree a nord dell’Iraq e in Siria, colpendo le truppe del partito curdo e l’Ypg (l’ala siriana del movimento), con l’intento di distruggere tutti i depositi di armi e munizioni conosciuti. Ferro e fuoco anche contro rifugi e postazioni di importante rilevanza per la strategia bellica.
Il governo turco negli ultimi anni è riuscito a stabilire diverse basi nel nord dell’Iraq, nell’area montuosa controllata dal governo del Kurdistan Iracheno, autonomo ma non indipendente, da Baghdad e da dominato dal clan dei Barzani.
I Barzani sono da tempo immemore in guerra contro il Pkk: a loro volta i separatisti curdi non riconoscono il governo del Kurdistan iracheno e proprio per questo motivo sono in lotta con il potente clan.