Un colpo che ha lasciato sgomento, un’indagine profonda, da parte delle forze dell’ordine, che hanno operato per circa tre mesi in una lunga attività di investigazione. La gioielleria di via Bocca di Leone è stata il nido di un grande furto dal valore di 800mila euro. E’ successo lo scorso ottobre e i carabinieri della stazione di San Lorenzo in Lucina, delegati dalla Procura, si sono attivati con un’ordinanza emessa dal gip di Roma con misure cautelari contro 8 persone.

Quattro di queste, sono state arrestate, obbligate ad andare in caserma.

Roma, maxi-furto da 800 mila euro a via Bocca di Leone: i tre arrestati

Una donna accusata di aver stabilito polizze di pegno per sostituire i gioielli rubati con contanti e i tre effettivi artefici del furto sono stati gli arrestati.

I carabinieri, inoltre, hanno preventivamente confiscato gioielli e monili di un valore di 120mila euro, finalizzato al sequestro.

Tutta l’indagine è stata guidata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo.

Le dinamiche del furto in via Bocca di Leone a Roma

Finalmente una svolta dopo un lavoro intenso per trovare i colpevoli. I malviventi hanno aperto un buco del muro della gioielleria per rubare e hanno completato l’operazione del maxi-furto tra il 2 e il 3 ottobre 2023. Hanno usato una fiamma ossidrica, aperto la cassaforte e si sono divisi il bottino.

La “banda del buco”, trovati i responsabili

Un buco alla parete che gli ha fatto guadagnare il soprannome di “la banda del buco”, quello fatto dai responsabili del furto, che adesso sono in carcere. Uno dei loro complici è agli arresti domiciliari. Parliamo di un uomo di 65 anni, già attenzionato alle forze dell’ordine per altri furti con la stessa tecnica e due fratelli di rispettivamente 57 e 55 anni. Uno di loro non aveva precedenti penali.
Per ciò che riguarda, invece, la donna arrestata, vede su di sé le accuse di riciclaggio e ricettazione.

Altri quattro indagati e sospettati sono stati obbligati a presentarsi in caserma.

La refurtiva recuperata

Grande passo per gli investigatori che hanno recuperato e sequestrato circa 400 oggetti preziosi: pietre, brillanti, gioielli, orologi di grande valore.

Parte dei pezzi è stata riconosciuta con sollievo dal proprietario del negozio attaccato dalla banda e la vicenda continua ad essere sotto osservazione delle autorità locali. La polizia cerca, ogni giorno, di indagare e non perdere il filo della catena dei responsabili.

Sullo stesso tema, recupera la notizia del maxi-furto in via Cavour.