Redditi incapienti: bonus, sussidi e agevolazioni. Tutti coloro che hanno redditi fino a 8.000 euro spesso sono esclusi da una bella fetta di misure fiscali, come ad esempio per loro non ci sono rimborsi IRPEF. Pertanto, anche se il contribuente ha spese mediche, interessi sui mutui, spese per ristrutturazioni o universitarie, se risulta essere incapiente non ha diritto al rimborso IRPEF.

Tuttavia, esistono altri benefici che consentono agli incapienti di ottenere un bonus, sussidi e agevolazioni anche se il reddito ISEE non supera i 8.000 euro. Vediamo insieme quali sono.

Redditi incapienti: bonus, sussidi e agevolazioni

Ora che il Reddito di Cittadinanza è stato abolito, è stato definito anche il perimetro nella distribuzione degli aiuti per le famiglie bisognose. I sussidi sono migliorati notevolmente, ma dall’anno prossimo potrebbero essere introdotte nuove misure o modifiche a quelle già esistenti.

La realtà è diversa: è vero che le modalità di accesso a bonus, sussidi e agevolazioni potrebbero essere ridefinite alla luce del nuovo quadro delle famiglie italiane, considerando che il governo italiano sta intensificando i controlli sui possibili abusi, tagliando (quasi) immediatamente le pratiche illecite.

Sono giunte rassicurazioni per i redditi insufficienti; di conseguenza, sono diversi gli aiuti accessibili per coloro che guadagnano fino a 8.000 euro. Esaminiamoli brevemente.

Chi sono i contribuenti incapienti?

 La definizione di incapienza fiscale è una condizione che si verifica quando l’imposta lorda risulta essere inferiore alle detrazioni. L’altra condizione riguarda un reddito imponibile così basso da non consentire le deduzioni spettanti.

Che reddito bisogna avere per avere il bonus o sussidi?

 Per quanto riguarda l’accesso al Supporto per la Formazione e il Lavoro, è importante notare che la misura è stata introdotta dal 1° settembre 2023. Attraverso questa iniziativa, il governo italiano ha eliminato la preferenza per l’accesso al Reddito di Cittadinanza per i lavoratori occupabili.

Pertanto, possono accedere al SFL tutti coloro che rientrano in un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, a condizione di soddisfare diversi criteri, inclusa un’ISEE certificata pari o inferiore a 6.000 euro.

I richiedenti che soddisfano i requisiti normativi e hanno sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale (PAD) ottengono un sussidio pari a 350 euro al mese.

Canone RAI: per non pagare basta un reddito incapiente

Il Canone RAI deve essere pagato da tutti coloro che possiedono apparecchi televisivi. La tassa viene pagata tramite la bolletta della fornitura elettrica (luce).

Il legislatore ha previsto alcuni casi di esonero dal pagamento, incluso la possibilità di non versare la quota nella bolletta della luce per gli individui con più di 75 anni e un reddito insufficiente, ovvero pari o inferiore a 8.000 euro.

Redditi incapienti: bonus, sussidi e Assegno unico universale

Per quanto riguarda l’Assegno Unico e Universale, non sono previste limitazioni in presenza di un reddito ISEE basso. Ciò è dovuto al fatto che il beneficio non è vincolato alla presenza di un reddito. Tuttavia, è importante notare che la presenza di un reddito ISEE basso può determinare un importo soglia più elevato rispetto a coloro che hanno un reddito superiore a 43.000 euro all’anno.

In sostanza, l’Assegno Unico Universale viene erogato in base alla presenza di figli a carico. Il beneficio viene riconosciuto per ogni figlio fino a 21 anni di età, senza alcuna limitazione per i figli disabili.

Tuttavia, il tetto dell’ISEE viene utilizzato per determinare la quota di contributo da assegnare per ogni figlio a carico. L’assenza di questa condizione non revoca il beneficio, ma determina semplicemente un importo base. Per il 2024, l’importo dell’Assegno Unico Universale varia da 57,20 a 199,40 euro per figlio.