Continua il momento di grazia per il volley italiano che si conferma ai vertici anche in Europa. Dopo aver battuto l’Eczacibasi, Conegliano approda in finale di Champions League dove incontrerà Milano. Per prepararsi al grande evento c’è ancora tempo, ma a prescidere da chi porterà a casa la coppa, tutto questo lascia ben sperare per le prossime Olimpiadi di Parigi 2024. Per commentare il super momento del volley italiano e il derby nazionale Milano-Conegliano in finale di Champions, Giulia Pisani, ex pallavolista e telecronista Rai, è intervenuta in esclusiva a Tag24.

Volley, Milano-Conegliano in finale di Champions, Pisani a Tag24

Dopo aver battuto le campionesse del mondo dell’Eczacibasi, Conegliano approda in finale di Champions League dove ad attenderla c’era già Milano. Un derby tutto italiano tra due squadre che si conoscono alla perfezione e che prima di affrontarsi in Europa si troveranno a combattere anche nei play-off scudetto. Tanti gli spunti di riflessione, a partire da chi si prepara ad incontrare il suo passato, tipo Paola Egonu. I due mister Lorenzini e Gaspari sperano solo di arrivare all’appuntamento con due squadre al top della forma. Per commentare il momento del volley italiano e il derby nazionale Milano-Conegliano in finale di Champions, Giulia Pisani, ex pallavolista e telecronista Rai, è intervenuta in esclusiva a Tag24.

Derby tutto italiano in finale di Champions: te lo aspettavi e che momento è per il volley italiano?

“Aspettarsi una roba del genere in Champions League è sempre molto difficile, anche perché dobbiamo scontrarci sempre con le squadre turche che sono molto attrezzate, al pari di quelle italiane. Chiaramente la possibilità c’era e l’idea di poter fare adesso una finale tutta italiana è un sogno. Forse però, non se lo aspettava davvero nessuno”.

Due squadre che si conoscono alla perfezione, con ex importanti da una parte e dall’altra. Può essere un vantaggio oppure no?

“Penso che possa influire soprattutto sull’aspetto emotivo. È chiaro che si tratta sempre di una finale di Champions League, ma le due squadre si affronteranno in maniera diversa, conoscendosi così bene. Per il resto, l’emozione e la pressione, arrivano direttamente dall’idea di andarsi a giocare una finale europea, piuttosto che dal pensiero di con chi si dovrà giocare. Queste sono due realtà importanti, che si sono già incontrate spesso, anche in partite da dentro o fuori come può accadere in Coppa Italia”.

Se la giocheranno anche per lo scudetto?

“Beh, prima della Champions League ci saranno tutti i play-off da giocare e c’è la possibilità che Milano e Conegliano si ritrovino in finale per lo scudetto. Vediamo però, perché anche Scandicci sta facendo molto bene e magari potrebbe esserci anche loro in finale. Penso che Daniele Santarelli conosca molto bene tutte le ragazze, ma lo stesso discorso vale anche per Gaspari”.

Vedi una favorita per questa finale di Champions?

“Non credo che ci sia una squadra favorita, anzi, essendo una gara secca può succedere davvero di tutto. È sempre molto difficile prevedere cosa può accadere nella gara unica. Anche le finali scudetto, ad esempio, si giocano su più gare e lì può emergere quella che è più squadra. Ad oggi vedo sinceramente una Milano in netta ripresa, ma peccato per l’infortunio di Alessia che sicuramente dovrà stare un po’ a riposo. Il rischio è solo che si possa arrivare alla finale con tanta stanchezza, proprio perché prima ci saranno tutti i play-off.

Quella in Champions però è una finale diversa…

“Sarà stressante, ma da ex giocatrice capisco che raggiungere un traguardo così può far cancellare tutta la fatica e restituire grandi energie. D’altronde quello che si vanno a giocare è davvero troppo importante. So bene di cosa parlo e credo sia il massimo di ciò che puoi fare a livello di Club, dopo un’Olimpiade”.

Hai fatto riferimento all’infortunio di Alessia Orro, quasi un miracolo sportivo e medico?

“Credo che sia stata molto coraggiosa, ma al tempo stesso che abbia rischiato tanto. Lei si è sicuramente assunta il pericolo di farsi male in maniera grave. Il trauma c’era ed era importante, ma ha alle spalle un ottimo staff che l’avrà curata giorno e notte alla perfezione. Sinceramente non so se io avrei fatto lo stesso. Il rischio è che quando sei debole da una parte, puoi compromettere altre articolazioni. Va apprezzato il coraggio di questa ragazza, perché non è da tutti scendere in campo con una caviglia conciata così”.

Che messaggio lancia l’Italia al mondo in vista delle prossime Olimpiadi di Parigi 2024?

“Credo sia un messaggio importante soprattutto dal punto di vista della qualità del campionato italiano. Quest’anno abbiamo vinto tutte e tre le competizioni europee, perché Novara ha vinto la Challenge Cup, Chieri ha vinto la Cev Cup e ora vedremo chi la spunterà tra Milano e Conegliano. Credo che questo dica che quello italiano è il campionato più forte al mondo. In ottica Olimpiadi sono molto contenta perché tutte le ragazze che ne faranno parte giocano in Italia e quindi il livello è molto alto, ma al tempo stesso vuol dire che alleniamo anche le atlete straniere. Anche il maschile sta facendo molto bene e ora ci ritroviamo ad avere nelle due finali tre squadre italiane. È davvero qualcosa di incredibile”.