Daniela Santanchè ribadisce che “per la nostra Costituzione fino all’esito definitivo dei tre gradi di giudizio nessuno può essere considerato colpevole”. Tuttavia come ricorda la segretaria del Pd, Elly Schlein, “c’è chi si è dimesso pe molto meno”.
La ministra per il turismo, dopo le accuse di falso in bilancio, ora è indagata anche per truffa aggravata ai danni dell’Inps, in qualità di amministratore delegato di Visibilia Editore e di Visibilia Concessionaria, cariche poi dismesse. E con lei è indagato anche il suo compagno Dimitri Kunz D’Asburgo e Paolo Giuseppe Concordia collaboratore esterno delle due società del gruppo
Silvestri (M5s): “Meloni faccia dimettere la sua Ministra”
La truffa all’Inps è stata segnalata da un’indagine partita da un’ex dipendente che ha denunciato di aver lavorato durante il periodo Covid senza percepire i dovuti pagamenti, per poi subire pressioni affinché non trapelasse nulla all’esterno.
Il capogruppo del M5S alla Camera, Francesco Silvestri ha così annunciato: “Chiederemo immediatamente la calendarizzazione della mozione di sfiducia per la ministra Santanchè”.
Il deputato Francesco Silvestri, aggiunge:
“Mentre il nostro Paese stava attraversando il suo momento più duro, Daniela Santanchè e il suo partito attaccavano ripetutamente il presidente Conte e quello dell’Inps, Tridico, chiedendone le dimissioni. Oggi apprendiamo dalla Procura di Milano che la ministra Santanchè è indagata per truffa sulla Cig per il Covid. Come si dice in questi casi: il tempo è galantuomo. Mi domando come faccia questa gente a guardarsi allo specchio. A parti invertite, una Giorgia Meloni paonazza avrebbe già chiesto la sua cacciata dal Governo. Oggi c’è lei a Palazzo Chigi: agisca di conseguenza e faccia dimettere immediatamente Santanchè”.
Chiuse le indagini su Visibilia dalla Procura di Milano
Oggi 22 marzo però la Procura di Milano ha notificato la chiusura delle indagini e la formulazione delle accuse nei confronti di Santanché, Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria: l’ipotesi è quella di truffa ai danni dell’Inps legate a presunte irregolarità nella fruizione della cassa integrazione per 13 dipendenti nel periodo che va dal 2020 al 2022 per un totale di oltre 126 mila euro.