In arrivo il nuovo concorso all’Agenzia delle entrate per un totale di 2850 posti: si cercano esperti junior in posizioni organizzative (Po). La notizia arriva dopo la firma dell’accordo tra le rappresentanze sindacali della Cgil, Cisl, Uil Pubblica amministrazione e Unsa Salfi. Ad oggi, le posizioni organizzative all’Agenzia delle entrate sono in numero di 1.000. Si provvederà ad ampliare il numero delle carriere.

Alcune novità arrivano per quanto concerne le prove del nuovo concorso all’Agenzia delle entrate. Infatti, oltre alla valutazione dei titoli e a una prova orale, si prevede lo svolgimento di un esame scritto. Chi risulterà vincitore del nuovo concorso avrà un contratto a tempo determinato della durata di tre anni che potranno essere protratti per altri tre. L’accordo al quale sono arrivate le sigle sindacali ha un costo stimato in 19 milioni di euro.

Concorso Agenzia Entrate 2850 posti, quali sono le figure ricercate?

In arrivo un nuovo concorso pubblico all’Agenzia delle entrate per il reperimento di 2850 profili di esperti junior in posizione organizzative (Po). Nei giorni scorsi la Confsal Unsa, unitamente ad altre sigle sindacali, è arrivata all’accordo con la Direzione dell’Agenzia delle entrate sul “finanziamento delle Posizioni organizzative e professionali” secondo quanto prevede l’articolo 15 del Contratto collettivo nazionale del lavoro delle Funzioni centrali. Il precedente accordo in tal senso era stato firmato 17 anni fa.

Inoltre, si legge in una nota diramata dalla piattaforma dei sindacati, le parti hanno firmato un verbale di intesa programmatica coerentemente con quanto prevede l’articolo 54 del Contratto collettivo nazionale del lavoro delle Funzioni centrali.

Concorso Entrate 2850 posti, cosa prevede l’accordo tra i sindacati sulle nuove figure?

In base a quanto prevedono l’accordo firmato dai sindacati e il verbale d’intesa, le parti si impegnano a iniziare, entro il prossimo mese di settembre, una sessione negoziale nella quale dovranno essere definite le modalità di attuazione della nuova regola, individuando il personale dell’Area assistenti al quale attribuire l’indennità di specifiche responsabilità.

“Confsal-Unsa sottoscrive l’accordo essenzialmente perché esso garantisce un forte aumento delle posizioni complessive sul territorio nazionale, portando gli incarichi da circa 1.400 a circa 2.800 – si legge nel verbale dell’intesa sottoscritta in data 19 marzo 2024 – Il nuovo dimensionamento garantirà il miglior funzionamento dei tanti uffici lasciati scoperti dal precedente provvedimento, ridurrà il numero di FTE del team aumentando il presidio della qualità degli atti e riducendo i rischi amministrativi a carico dei funzionari. L’incremento numerico aumenterà le possibilità di sviluppo dei tanti colleghi che vorranno cimentarsi in una nuova attività”.

Quando escono i primi bandi di selezione?

A copertura dei nuovi incarichi si prevede l’istituzione di una specifica indennità di posizione organizzativa che può variare da un minimo di 2.500 euro fino a un massimo di 9.000 euro al lordo per tredici mensilità. Le posizioni saranno oggetto di valutazione annuale.

L’accordo dovrà essere inviato alla Ragioneria generale dello Stato per essere sottoposta alla ratifica degli organi preposti. I primi bandi, secondo le prime anticipazioni, dovrebbero essere pubblicati nel giro di due mesi dalla conclusione di questo iter.

Bando AdE, come si svolgeranno le prove e chi potrà partecipare?

Alcune novità riguardano essenzialmente le prove che si dovranno superare per le nuove posizioni organizzative. Rispetto ai precedenti avvisi, infatti, sarà prevista anche una prova scritta che andrà ad aggiungersi a quella orale e alla valutazione dei titoli. Per quanto concerne l’accesso alle prove, si prevede lo sbarramento dell’anzianità di servizio presso l’Agenzia delle entrate. Servirà un’anzianità di almeno tre anni.

“Il Coordinamento Confsal-Unsa – si legge ancora nell’accordo – ha apprezzato l’utilizzo dello strumento dell’accordo che ha raccolto le possibilità offerte dal nuovo contratto, rispetto ad una pregressa disciplina incerta e divenuta, nel tempo, unilaterale, l’ampia platea del numero delle posizioni stabilite, circa 2.900, che offrirà a tutti i colleghi che vogliono mettersi in gioco, avendo la professionalità richiesta, una possibilità di crescita anche rispetto a ruoli a maggiore responsabilità (posizioni di elevata responsabilità) fino all’accesso alla dirigenza e, soprattutto, il requisito dimensionale ritenuto corretto e giusto (sette funzionari ed il Capo team)”.