Consumare troppo zucchero fa male alla salute e crea una dipendenza deleteria. Un aspetto spesso trascurato è il legame tra l’eccesso di zucchero e la crescente voglia di cibi grassi.

Questo legame crea un circolo vizioso che può danneggiare la nostra salute e il nostro benessere complessivo. Vediamo come funziona questo legame tra zuccheri e grassi.

Troppo zucchero aumenta la voglia di grassi, come avviene questo

Un recente studio ha esaminato le mosche della frutta, e gli scienziati ritengono che ciò che si è scoperto valga anche per gli esseri umani.

Nel nuovo studio, i ricercatori hanno scoperto che l’assunzione di zuccheri e grassi è strettamente correlata e si influenzano reciprocamente.

L’intestino delle mosche della frutta rilascia un ormone anche con una piccola percentuale di zucchero nella dieta, il quale riduce la risposta delle cellule del gusto allo zucchero, causando una preferenza per il cibo dolce e una voglia continua.

Durante lo studio, però, si è scoperto anche dell’altro: questo ormone aumenta anche il desiderio del cibo grasso e cibo spazzatura.

In sostanza, consumare troppo zucchero, ad un certo punto, riduce il desiderio di dolci e aumenta la voglia di cibi grassi, per garantire un equilibrio nutritivo per il corpo.

Anche l’assunzione di cibi grassi aumenta la voglia di zucchero

La ricerca ha dimostrato che il consumo di cibi grassi produce un altro ormone nelle mosche, la leptina. Questo ormone regola il grasso sia nelle mosche che nei topi.

Quando il tessuto adiposo aumenta nelle mosche, viene rilasciato l’Upd2, che sopprime la percezione del gusto per i grassi, ma allo stesso tempo aumenta il desiderio di dolci.

Secondo gli scienziati è molto probabile che gli esseri umani abbiano meccanismi di compensazione simili a quelli delle mosche, preferendo avere una quantità equilibrata di grassi e zuccheri, e rientrando in un circolo vizioso di abitudini alimentari insane, difficile da spezzare.

Andare dallo psicologo può aiutarti a mangiare sano e dimagrire

Lo psicologo può aiutarti durante la perdita di peso, coadiuvato da un nutrizionista, grazie ai seguenti passaggi:

  1. Valutazione e pianificazione degli obiettivi: stabilire obiettivi realistici e sostenibili.
  2. Supporto emotivo e motivazione: affrontare lo stress, l’ansia e altre sfide emotive.
  3. Cambiamento di comportamento: identificare abitudini non salutari e sviluppare strategie per cambiarle.
  4. Gestione delle emozioni e mangiare emotivo: identificare modi alternativi per affrontare ed esprimere le emozioni.
  5. Automonitoraggio e consapevolezza: essere consapevoli delle abitudini alimentari, delle reazioni emotive e dei livelli di motivazione.
  6. Comprendere i fattori sottostanti: affrontare fattori psicologici che contribuiscono ai problemi di peso.
  7. Educazione e preparazione per cambiamenti a lungo termine: istruzione su cambiamenti nello stile di vita e affrontare le sfide future.

Se sei preso da voglie improvvise di zucchero o grassi, non demordere, rivolgiti ad un nutrizionista e a uno psicologo per ritrovare il piacere di mangiare sano e preservare la tua salute.

Perché i cibi grassi e i dolci ci fanno sentire felici?

Il piacere che proviamo dal consumare dolci e cibi grassi ha radici nella chimica del nostro cervello. Quando mangiamo questi alimenti, il nostro corpo rilascia sostanze chimiche come la serotonina e la dopamina, associate alla sensazione di benessere e felicità.

La serotonina, nota come l’ormone della felicità, regola l’umore e promuove una sensazione di calma e soddisfazione. Allo stesso tempo, la dopamina agisce sul sistema di ricompensa del cervello, generando una sensazione di piacere e gratificazione.

Questa risposta biologica è un meccanismo evolutivo che in passato spingeva i nostri antenati a cercare cibi energetici per la sopravvivenza. Anche se oggi non è più essenziale per la nostra sopravvivenza, questo meccanismo persiste. Questo spiega il nostro desiderio innato per alimenti ricchi di zuccheri e grassi e la felicità temporanea che ne deriva.