Emergono dettagli, il mistero si fa sempre più fitto attorno alla morte del ventenne leccese Alessio Ginnaccari. Il suo cellulare non si trova, nonostante la sim card fosse stata ritrovata accanto al suo corpo privo di vita, rinvenuto lo scorso lunedì 18 marzo sera, lungo i binari della metro ad Amsterdam, la città in cui si era trasferito per lavorare come cameriere in un ristorante.

Alessio Giannaccari trovato morto ad Amsterdam

Continua la ricerca della verità che si nasconde dietro la morte del ventenne originario di Lecce. Da quanto riferiscono gli inquirenti nelle ultime ore, prima della sua improvvisa scomparsa, Alessio aveva lasciato nella sua abitazione sia i documenti, sia il cellulare. Ma i primi dettagli emersi nelle ci riportano ad un’informazione fino adesso sconosciuta. La sim card, intestata a suo padre, è stata ritrovata proprio accanto al suo corpo, ma il telefono non è stato ritrovato.

Questo elemento potrebbe gettare altri interrogativi sullo scenario del caso, su cui si stanno adoperando le forze di polizia olandese negli ultimi giorni.

Nel frattempo, si sta indagando con l’esecuzione dell’autopsia in corso per poter avere prove certe sulla morte del ragazzo ed escludere eventuale presenza di sostanze che possano aver alterato il suo stato psico-fisico.

Attualmente, la sim è sotto custodia della polizia per ulteriori indagini.

Filmati della metropolitana di Amsterdam

Le telecamere presenti nell’area del ritrovamento sono attualmente oggetto di studio delle autorità locali. Gli investigatori non vogliono escludere nessuna pista. Un incidente ferroviario, un aggressione con scopo di rapina, ma anche un gesto estremo, seppur scartato dagli amici di Alessio, potrebbero essere eventuali soluzioni del caso.

Approfondisci l’identità della vittima e il caso.