StaFi è un altro dei protocolli di finanza decentralizzata che hanno dedicato il proprio sforzo tecnologico ai problemi dello staking. Per riuscirci propone infatti Liquid Staking Derivates (LSD), che possono dare agli utenti la possibilità di ritagliarsi una rendita passiva mettendo in deposito i propri token, senza però che il valore in questione rimanga bloccato. Proprio gli LSD, a loro volta, possono essere investiti in altre soluzioni, permettendo agli interessati di ottimizzare i rendimenti.

StaFi: cos’è e cosa si propone

StaFi è un protocollo dedicato alla fornitura di servizi di staking liquido su Ethereum Virtual Machine e Cosmos, ideato in modo da dare risposte in termini di interoperabilità. In pratica riesce a stabilire proficue interazioni tra varie blockchain, dando modo agli utenti di utilizzare gli asset messi in staking su più reti.

StaFi si fa notare in particolare per la capacità di integrazione con un gran numero di blockchain Proof-of-Stake, esaltata dalla sua compatibilità con Cosmos ICS ed EVM. Grazie a questa peculiarità rende possibile ai suoi utenti di mettere in staking i propri token e ricevere rToken, che sono sia liquidi che negoziabili

Altro aspetto che ha colpito molto, da un punto di vista tecnologico, è il suo algoritmo di delega intelligente e senza autorizzazione, il quale è stato espressamente ideato al fine di ottimizzare i premi e migliorare le prestazioni dei validatori. 

Inoltre, l’adozione dell’architettura EVM LSD ha consentito il disaccoppiamento degli rToken dalla StaFi Chain, rendendone più facile l’implementazione diretta sulle catene target, senza creare alcun problema in termini di sicurezza. 

Tale innovazione riesce non soltanto ad estendere la portata di StaFi, ma consente di integrare perfettamente gli rToken in una lunga serie di dApps, tra cui DEX (Decentralized Exchange), piattaforme di prestito/prestito e fondi indicizzati. Ne deriva di conseguenza una flessibilità e utilità che ha pochi eguali pari in un mercato pur concorrenziale come quello degli staking derivates.

Nell’ecosistema StaFi, convivono due componenti distinti, ma integrabili, ognuno dei due dotato di un proprio meccanismo di consenso:

  • StaFi Chain, realizzata sul framework Substrate, che è in grado di supportare vari token PoS come DOT, KSM, SOL e FIS;
  • StaFiHub, sviluppato utilizzando Cosmos SDK, il quale va a concentrarsi sulle soluzioni di liquid staking per l’ecosistema Cosmos, utilizzando allo scopo il protocollo IBC.

La sicurezza di StaFi

Altra caratteristica di pregio di StaFi è rappresentata dai livelli di sicurezza conseguiti. A renderli possibili l’utilizzazione del framework di consenso di Polkadot, il cui esclusivo algoritmo di delega senza autorizzazione provvede a selezionare strategicamente i validatori sulla base delle loro prestazioni. In tal modo è possibile ottenere miglioramenti di rilievo sia in termini di premi che di sicurezza.

Occorre poi sottolineare come StaFi si sottoponga a controlli periodici, condotti da aziende specializzate in tal senso, come PeckShield e CertiK. Tali controlli, però, non sono le sole contromisure adottate per mantenere in totale sicurezza il sistema. StaFi, infatti, rende possibile la verifica pubblica di codici e saldi dei contratti. Inoltre propone premi ai bug bounty che riescono a individuare eventuali vulnerabilità.

Per quanto concerne il funzionamento, ad agevolarlo è il token FIS, un ERC-20 che mixa funzioni di utilità a quelle di governance. Oltre ad essere utilizzato per le transazioni all’interno della rete, il coin conferisce ai suoi detentori il diritto di partecipare ai processi di governo. Processi che sono guidati da una Decentralized Autonomous Organization (DAO), garantendo quindi l’effettiva decentralizzazione della rete.

Prospettive per il futuro

StaFi si va a inserire in una nicchia di mercato non solo sempre più numerosa, ma anche estremamente concorrenziale. Le soluzioni di staking liquido, infatti, sono sempre sulla cresta dell’onda, andando a risolvere i problemi dello staking tradizionale e a impedire l’illiquidità delle risorse stakate.

La società è stata fondata nel 2019 da Tore Zhang e Liam Young e ha la sua sede nelle Isole Vergini britanniche. I suoi primi passi sono stati agevolati da Woodstock e TGR Capital, che hanno evidentemente intravisto nel progetto nascente le giuste caratteristiche.

Resta ora da capire se StaFi sarà in grado di farsi largo in un ambito in cui si muove un gigante come Lido, oltre a progetti rampanti come Rocket Pool, Frax, Marinade Finance e Jito. Le basi tecnologiche sembrano assolutamente all’altezza e potrebbero aiutare StaFi nella sfida che l’attende.