Tanti soldi per le mamme disoccupate in occasione della nascita, adozione o affido per il 2024. D’altra parte, senza bambini non c’è futuro, nessuna ripresa economica e, neanche, una rincorsa nel sistema previdenziale.
Per questo motivo, le mamme disoccupate per il lieto evento possono ottenere 2.020 euro per il lieto evento. Si tratta di una proposta già in vigore da tempo, richiedibile presso il proprio Comune di appartenenza, a condizione di soddisfare i requisiti disposti dall’attuale normativa. Analizziamo insieme cosa serve per ottenere questo beneficio economico.
Tanti soldi per le mamme disoccupate
Il baricentro della natalità passa attraverso varie strade, incluso il bonus mamme disoccupate. Per quanto riguarda il 2024, la novità principale legata a questo incentivo è la rivalutazione del 5,4%. Per questo motivo, l’importo dell’assegno risulta leggermente aumentato rispetto al passato, così come il valore dell’ISEE.
Applicando il tetto della rivalutazione del 5,4 per cento l’importo mensile è passato da 383,46 euro nel 2023 a 404 euro nel 2024, per un totale complessivo per i cinque mesi di erogazione del beneficio da 1.917,30 a 2.020 euro.
Inoltre, il bonus mamma disoccupate non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali e, per legge, è cumulabile con altri sussidi dedicati alle famiglie.
Secondo la rivalutazione applicata nel 2024, anche l’importo soglia del reddito ISEE ha subito delle variazioni, passando da 19.185,13 euro all’anno nel 2023 a 20.221,12 euro all’anno nel corrente anno.
Quali sono i passaggi chiave per ottenere il bonus?
Come detto, per le mamme disoccupate spetta una assegno dall’INPS per ogni evento legato alla nascita, adozione o affido. Tuttavia, la domanda per l’accesso al beneficio deve essere prestata al proprio Comune di appartenenza.
Oltre all’assegno per le mamme disoccupate, c’è anche la possibilità di conciliare questo beneficio con l’assegno unico universale per ogni figlio nato, adottato o affidato.
L’INPS ricorda che l’assegno unico può essere richiesto a partire dal settimo mese di gravidanza e viene rilasciato fino al compimento dei 21 anni di età (con requisiti specifici), senza limiti per i figli disabili fiscalmente a carico.
Questo beneficio può essere richiesto dai lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati.
In questo caso, il valore ISEE non incide sull’erogazione del beneficio economico, ma bensì viene utilizzato per individuare il giusto importo da assegnare ai figli. Pertanto, in assenza di un indicatore ISEE o con un importo soglia alto (43.240 euro), l’INPS eroga un assegno universale minimo.
L‘assegno di maternità di base o assegno natalità è disciplinato dall’articolo 74 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 51, che prevede il rilascio di un aiuto economico riconosciuto dal Comune di appartenenza e distribuito dall’Istituto nazionale della previdenza sociale.
È importante notare che possono richiedere l’assegno di natalità le genitrici residenti in Italia, ma nonché cittadini comunitari o stranieri con permesso di titolo di soggiorno.
A quanto ammonta?
L’importo dell’assegno di maternità è pari a 404,17 mensili. Per ottenere il beneficio, è indispensabile il verificarsi di un evento di nascita, affidamento o adozione registrato nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024.
La genitrice richiedente deve rientrare in un reddito familiare ISEE pari a euro 20.221,13 all’anno.
Come fare per avere i soldi per le mamme disoccupate?
Le genitrici che soddisfano i requisiti sopra elencate possono presentare la domanda per l’accesso all’assegno di natalità (bonus mamma disoccupata) presso il proprio Comune di appartenenza.
Secondo le disposizioni normative contenute nell’articoli 17 e successivi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 dicembre 2000, sarà cura dell’ufficio predisposto dall’Amministrazione comunale la fase di verifica dei requisiti e delle condizioni per l’accesso all’assegno di natalità.
La richiesta può essere presentata utilizzando l’apposito modulo fornito dal Comune entro sei mesi da uno degli eventi felici sopra indicati.
Per maggiori dettagli, si rimanda alla pagina ufficiale dell’INPS.