E’ stato un lungo abbraccio quello che si sono scambiati questa mattina a Roma, nel corso della manifestazione dell’Associazione Libera per la giornata in cui si ricordano le vittime di tutte le mafie, il sindaco di Bari, Antonio Decaro e Don Luigi Ciotti.
Un abbraccio dal forte potere simbolico con cui, il fondatore di Libera ha voluto esprimere il suo appoggio e la sua vicinanza al primo cittadino del capoluogo pugliese (sotto scorta per minacce dei clan) e al centro, negli ultimi giorni, di uno scontro con il Governo e con il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha avviato l’iter per lo scioglimento del Comune di Bari.
“Siamo indignati dalla modalità e da chi cavalca tutto questo è la tua vita che parla e nessuno può permetterselo”,
ha detto Don Ciotti ai microfoni dell’inviato di Tag24 Thomas Cardinali, condannando i tentativi di cavalcare per fini politici la vicenda.
Don Luigi Ciotti a De Caro: “Siamo indignati, è la tua vita che parla. C’è un brutto clima nel paese”
Appena arrivato in Piazza Esquilino per il corteo dell’associazione da lui fondata, Don Luigi Ciotti ha immediatamente cercato il sindaco di Bari, Antonio Decaro per stringerlo in un lungo abbraccio.
“Nessuno può permettersi. C’è un brutto clima nel paese e c’è chi cavalca e ne approfitta”,
ha detto il fondatore di Libera, mentre si avviava insieme al sindaco di Bari alla testa del corteo che ha sfilato per le strade di Roma.
Ai cronisti che gli chiedevano se ai danni del sindaco di Bari fosse in corso un attacco politico ha risposto:
“Un attacco politico? Certo, basta guardare come si sono mossi certi personaggi del paese”.
De Caro: “Sono un uomo delle istituzioni, continuerò a svolgere il mio lavoro come ho sempre fatto”
Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, è apparso molto amareggiato per la vicenda personale e politica che lo coinvolge, ma da uomo delle istituzioni non fa polemiche.
“Sono un uomo delle istituzioni, aspettero la commissione con disciplina e onore continuerò a svolgere il mio lavoro come ho sempre fatto.”
Ha detto il primo cittadino pugliese.