Una notizia relativa a Ethereum, emersa nel corso delle ultime ore, ha contribuito a movimentare ulteriormente un mercato che già si mostrava di difficile interpretazione, coi continui saliscendi di Bitcoin.

Un rapporto pubblicato nella giornata di ieri da Fortune, ha rivelato che la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha aperto un’indagine sulla Ethereum Foundation. Stando a quanto evidenziato nel rapporto, l’ente di regolamentazione dei mercati finanziari statunitensi starebbe cercando di classificare ETH, il token nativo della Ethereum Virtual Machine, alla stregua di una sicurezza. In pratica la stessa situazione in cui si è ritrovato impantanato Ripple.

Occorre peraltro sottolineare che la notizia non rappresenta un vera e propria novità. Già in un post pubblicato il passato 26 febbraio sul repository Github della Ethereum Foundation, era stata confermata l’esistenza di un’indagine. In particolare, il sito web dell’organizzazione no-profit svizzera aveva affermato di trovarsi di fronte ad un’indagine volontaria da parte di un’autorità statale, tale da prevedere un requisito di riservatezza.

Ethereum e SEC: cosa sta realmente accadendo?

Nelle ore successive all’ufficializzazione dell’indagine, sono iniziate naturalmente a filtrare indiscrezioni, da prendere a volte con le molle. Stando comunque a quanto affermato da una persona che sarebbe conoscenza della situazione, sempre stando alla ricostruzione di Fortune, l’inizio dell’inchiesta da parte della SEC risalirebbe addirittura al Merge. In pratica, quindi, già dal settembre del 2022, quando Ethereum fu traghettato dal Proof-of-Work al Proof-of-Stake, l’ente di regolamentazione si sarebbe attivato.

Chi ha familiarità con questo genere di questioni, inoltre, non esita ad affermare che proprio il Merge sarebbe alla base dell’indagine. La transizione allo staking, infatti, sarebbe stata vista dalla SEC come il passaggio chiave per classificare Ethereum alla stregua di security.

Altre persone, di cui è stata tenuta nascosta l’identità, hanno dal canto loro dichiarato che l’ente aveva già recapitato diversi mandati di comparizione investigativi nelle ultime settimane. Tutti diretti alla Ethereum Foundation e resi possibili dal fatto che la stessa avrebbe infranto l’impegno di non nascondere alcuna indagine esterna alle autorità statali. 

Nel post pubblicato sul sito istituzionale della fondazione, è possibile trovare questa precisazione, al riguardo: “La Fondazione Ethereum (Stiftung Ethereum) non è mai stata contattata da alcuna agenzia in qualsiasi parte del mondo in un modo che richieda che tale contatto non venga divulgato. Stiftung Ethereum divulgherà pubblicamente qualsiasi tipo di indagine da parte di agenzie governative che non rientra nell’ambito delle normali operazioni commerciali.”

L’ETF spot su Ethereum sembra destinato ad essere rimandato

Naturalmente, la notizia data da Fortune si è abbattuta come un macigno su una situazione resa già particolare dalla questione relativa all’ETF spot su Ethereum. Una questione che è destinata ad andare ad intrecciarsi con l’inchiesta della SEC, proprio per le sue implicazioni.

Nel caso in cui non si riuscisse a sciogliere il dilemma sulla reale essenza di ETH, ovvero il suo essere un titolo o meno, sarà impossibile prendere una decisione sugli ETF. Del resto, già molti osservatori avevano rilevato come fosse estremamente complicato un lasciapassare della SEC per il prossimo 23 maggio. Ritenendo al contrario che la possibilità fosse più concreta per il prossimo mese di dicembre.

La base di tali argomentazioni si concentrava sulla mancanza di comunicazione tra ente di regolamentazione dei mercati finanziari e richiedenti statunitensi. Ora, però, la questione assume una veste molto diversa. La mancanza di chiarezza sulla veste di security di ETH sembra aprire le porte ad un vero e proprio stallo.

Anche il mercato sembra dare credito a questa ipotesi. Dopo la propagazione della notizia, infatti, Ethereum ha lasciato sul campo oltre l’8% del suo valore, prima di un leggero rimbalzo. Un calo che ha fatto seguito a quello fatto registrare a seguito della correzione del mercato nel corso degli ultimi giorni.