Il Bonus benzina da 200 euro previsto dal Decreto Aiuti è stato confermato anche per il 2024: una misura introdotta con il fine di fronteggiare l’aumento del costo del rifornimento del carburante.
Il datore di lavoro può riconoscere ai propri lavoratori dipendenti un voucher, una tantum, da 200 euro, destinato all’acquisto di carburante tramite una tassazione agevolata.
La misura arriverà direttamente in busta paga. A chi spetta? Chi non ne ha diritto? Come funziona?
Chi ha diritto al Bonus benzina?
Il Bonus benzina è stato confermato anche per 2024, con l’obiettivo di aiutare i lavoratori a fronteggiare l’aumento del carburante e a favorire gli spostamenti in auto.
A chi spetta il Bonus benzina da 200 euro? La misura spetta:
- Ai lavoratori dipendenti del settore privato;
- A chi opera in studi professionali ed Enti del Terzo Settore;
- Ai lavoratori da remoto, con contratti di apprendistato;
- Ai soci di cooperative di produzione e di lavoro.
Sono esclusi i lavoratori dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, così come previsto dal Decreto legislativo n. 165/2001.
Come funziona il Bonus benzina da 200 euro?
Il Bonus benzina consiste in un contributo di 200 euro erogato una tantum dai datori di lavoro. Si tratta di una misura che viene erogata una sola volta e in un’unica soluzione, senza essere riparametrata mensilmente o concessa una seconda volta.
Il contributo ha l’obiettivo di aiutare i lavoratori a sostenere l’aumento del costo del carburante e, di conseguenza, a favorire gli spostamenti in auto dei lavoratori con reddito fino a 35.000 euro. Il bonus benzina è rivolto a chi ha un reddito inferiore a 35.000 euro. Si tratta, infatti, di una fascia particolarmente penalizzata dagli aumenti.
La misura rientra nella famiglia dei fringe benefit. A tal proposito, ricordiamo che la Legge di Bilancio del 2024 ha fissato le soglie dei fringe benefit a:
- 2000 euro, per i lavoratori dipendenti con figli;
- 1000 euro, per tutti gli altri lavoratori dipendenti.
Come abbiamo detto, infatti, il bonus benzina è un contributo concesso dai datori di lavoro, sotto forma di voucher e gode di una tassazione molto bassa o quasi nulla. Tuttavia, sono tagliati fuori gli oneri contributivi previdenziali che devono essere comunque versati.
Parliamo di cumulabilità. Il contributo per l’acquisto del carburante è cumulabile con gli altri bonus esentasse erogabili fino alla fine del 2024.
Come ottenere il Bonus benzina 2024?
Non si tratta di un bonus erogato direttamente dallo Stato. Il Bonus benzina da 200 euro viene erogato dai datori di lavoro e dipenderà molto dalle politiche aziendali adottate. Ciò vuol dire che non si tratta di un bonus automatico, ma sarà onere del datore di lavoro decidere se erogare il bonus e anche stabilire le modalità di assegnazione.
La normativa di riferimento del bonus delinea solo i requisiti e le condizioni per ottenere il Bonus benzina, ma l’ultima parola spetta al datore di lavoro che, di fatto, non ha alcun obbligato legale di riconoscere il bonus e a chi riconoscerlo.
La misura dovrebbe arrivare direttamente in busta paga, ma nel mese successivo a quello in cui il datore di lavoro ha riconosciuto la spettanza del bonus. Si tratta, comunque, di una misura che è attiva fino al 31 dicembre 2024.
Come richiedere il Bonus benzina per i dipendenti?
Come abbiamo già spiegato, la misura spetta ai lavoratori dipendenti che rispettano alcuni semplici requisiti.
La misura viene erogata una volta e viene riconosciuta direttamente nel cedolino. Il dipendente non deve presentare nessuna domanda, in quanto è il datore di lavoro a decidere se corrispondere o meno il contributo. L’erogazione della misura è frutto di una scelta individuale, in base alle politiche aziendali, e non un obbligo.