L’INPS respinge la domanda del SFL? Nelle ultime settimane, molti fruitori del  Supporto Formazione Lavoro (SFL), si sono ritrovati con le istanze respinte. Innanzitutto, l’INPS può respingere la richiesta di accesso al SFL per diversi motivi, incluso l’assenza di un requisito o la presenza di anomalie. Vediamo insieme quanto e perché l’INPS rifiuta le domande per l’accesso all’SFL.

L’INPS respinge la domanda del SFL

Alcune delle domande rifiutate per il SFL e per l’ADI mettono sotto stress i richiedenti delusi da un sistema che a volte sembra applicare regole senza senso.

Niente è scontato nell’accesso agli ammortizzatori, specialmente per il Supporto per la Formazione e il Lavoro. Questo programma è stato istituito per persone tra i 18 e i 60 anni abili al lavoro, ovvero gran parte degli ex fruitori del Reddito di cittadinanza.

Il grande problema rimane la presenza dei requisiti; pertanto chi non ha disabilità, non deve prendersi cura di figli minori, non ha problemi con droghe o alcol e non è seguito dai servizi sanitari, non rientra nell’elenco degli aventi diritto al beneficio.

Anche se regole diverse riguardano l’Assegno di Inclusione, qualche domanda viene respinta dall’INPS, per irregolarità nei diversi requisiti, incluso un nucleo familiare composto da membri di oltre 60 anni di età, minori, membri con disabilità o coloro che ricevono assistenza dai servizi sanitari o hanno bisogno di prendersi cura di qualcuno.

Quanto deve essere ISEE per SFL?

 Nei primi due mesi dell’anno, i beneficiari dell’Assegno di Inclusione hanno ricevuto il loro sostegno utilizzando l’ISEE precedente, valido fino al 31 dicembre 2023, basato sui redditi e i patrimoni del 2021.

Come riporta Investireoggi.it, per il Supporto Formazione e Lavoro non è stata concessa questa flessibilità. Per richiedere questo sostegno, è necessario presentare un nuovo ISEE del 2024, calcolato sulla base dei redditi e dei patrimoni del 2022.

Proprio per questa e altre questioni, molti richiedenti si sono visti respingere la loro richiesta perché non avevano fornito un ISEE in corso di validità. Questo dimostra che l’ISEE del 2023 non è sufficiente per accedere al Supporto Formazione e Lavoro.

È importante notare che l’ISEE deve essere valido al momento della richiesta del beneficio, altrimenti la domanda viene respinta. Anche se l’ISEE viene ottenuto lo stesso giorno della richiesta per il Supporto Formazione e Lavoro, ma dopo la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), la domanda potrebbe comunque non andare a buon fine. Questo perché l’INPS verifica la presenza prima della DSU e successivamente dell’ISEE in corso di validità prima di accettare la richiesta e procedere all’erogazione del beneficio.

L’INPS respinge la domanda SFL: come rimediare?

Con la domanda respinta, è possibile ripresentare una nuova richiesta di accesso al beneficio. In questo caso, il richiedente deve attendere la fase di valutazione da parte dell’INPS, che potrebbe richiedere mesi di attesa aggiuntivi.

È importante notare che la normativa in questi casi non ammette i pagamenti retroattivi. Di conseguenza, il ritardo nell’ottenere il sussidio comporta una prolungata fruizione. Ad esempio, se il beneficio fosse stato ottenuto a marzo, sarebbe durato fino a marzo 2025. Con un’approvazione prevista in aprile o maggio, la scadenza si sposterà all’anno successivo.

 Quali sono i requisiti per SFL?

 Per accedere al Supporto alla formazione e al lavoro (SFL), è necessario soddisfare diversi requisiti, inclusi quelli riferiti alla condizione economica e al nucleo familiare del richiedente. Il nucleo familiare deve congiuntamente rientrare in un reddito ISEE familiare in corso di validità non superiore a 6.000 euro annui.

Per quanto riguarda la condizione economica, il nucleo familiare del richiedente deve anche soddisfare il seguente criterio:

  • Un valore del reddito familiare inferiore a una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Tuttavia, se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia di reddito familiare è fissata a 7.560 euro annui, moltiplicata secondo la stessa scala di equivalenza.