Giorgia Meloni smorza le polemiche sulla crisi nel centrodestra con un abbraccio a Matteo Salvini appena entra alla Camera, eppure proprio ieri sembrava che il rapporto tra forzisti, fratelli d’Italia e Lega fosse ormai ai ferri corti.

Giorgia Meloni si è presentata in Senato ieri 19 marzo per le comunicazioni della premier, ma al suo fianco aveva solo il vicepremier Antonio Tajani: il leader della Lega ha disertato.

L’ultimo screzio nel trio ai danni del Carroccio è avvenuto dopo le elezioni russe, l’unico a definirle democratiche è stato proprio lui, Matteo Salvini imbarazzando il Governo che prima con Tajani e poi ieri in Aula del Senato con Meloni ha provveduto a rimarcare la linea a sostegno ucraino.

Tutto questo è apparso un affronto alla Lega già irritata per la debacle abruzzese. Tuttavia, oggi per levare ogni dubbio alla Camera va così in scena l’abbraccio fra Giorgia Meloni e Matteo Salvini, durante la discussione sulle comunicazioni della premier, sempre legate all’imminente Consiglio europeo. Con la premier che appoggia anche la testa sulla spalla di lui.

Centrodestra, Tajani (FI): “Noi ci siamo da 30 anni”

Proprio davanti a Montecitorio i giornalisti hanno chiesto al Capo della Farnesina, Antonio Tajani, conferma di una crisi di centrodestra:

“Ragazzi non vi fate illusioni, sono trent’anni che esiste il centrodestra, noi non siamo un’aggregazione elettorale, noi siamo un’alleanza composta da forze politiche diverse, ma che governano insieme comuni, province, regioni. Siamo abituati a convivere con le nostre differenze con un reciproco riconoscimento”.

Il ruolo di Forza Italia all’interno del centrodestra sembra essere sempre di più quello del paciere, del punto di riferimento tra le intemperanze degli altri due partiti di governo. Ruolo affidato, in particolare, al segretario Antonio Tajani, che detta la linea

“Anche quando gli altri sperano che noi perdiamo poi alla fine però finisce che noi vinciamo, com’è successo in Abruzzo e come speriamo accada in Basilicata”.

Incalzato poi dai cronisti sulle sue precisazioni sull’Ucraina contro le esternazioni di Salvini, taglia corto che è la Farnesina ad occuparsi degli Esteri:

“Il nostro a differenza di quello che c’è a sinistra, il nostro è un accordo strategico, noi abbiamo lo stesso candidato. Il rapporto che poi noi abbiamo con l’elettorato è molto più solido del rapporto che c’è all’interno dell’elettorato di Centrosinistra”.

E il vicepremier aggiunge: “Nessuno mette in discussione l’alleanza”.

Basilicata, Tajani (FI): “Bardi è abituato a comandare”.

Infine l’inviato di Tag24 chiede a questo punto se in Basilicata tocca dividere la vittoria con Azione e Italia Viva e soprattutto se la loro nota litigiosità non rischia di far andare l’alleanza in frantumi:

“Bardi è abituato a comandare, ha fatto l’ufficiale tutta la vita”

Basilicata, Bardi “Il centrodestra è compatto”.

 L’attuale presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi ribadisce che non ci sono divisioni nel suo schieramento. Il politico, classe 1951, è stato vice comandante generale della Guardia di finanza. Bardi si è ripresentato come candidato del centrodestra in vista delle prossime elezioni regionali che si terranno ad aprile 2024.

“Al nostro programma per migliorare la Basilicata hanno aderito una serie di partiti: andremo avanti con tutti quelli che credono nella possibilità di portare un miglioramento a tutti i cittadini lucani. Una cosa è certa e cioè che in Basilicata tutto il centrodestra è compatto”.