“Stanno arrivando in centinaia i familiari delle vittime delle violenza criminale e mafiosa“, lo annuncia Don Ciotti, presidente e fondatore dell’associazione Liberta contro le mafie, che domani in occasione della giornata in ricordo delle vittime delle mafie si radunerà in diversi cortei per il Paese.

Sono 700 i familiari delle vittime di mafia arrivati oggi a Roma in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera e Avviso Pubblico, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica con il Patrocinio della Rai e il sostegno del Comune di Roma. Don Ciotti ha così esordito ai microfoni dell’inviato Thomas Cardinali di Tag24:

“La stragrande maggioranza di loro non conosce la verità e ricordate che siamo qui per la 29esima volta per conoscere la verità. Loro vogliono ‘sentire il nome’ dei loro cari ingiustamente assassinati”.

Domani 21 marzo ci sarà un corteo che partirà alle ore 9 da Piazzale Esquilino per arrivare al Circo Massimo dove alle 10.45 inizierà la lettura dei nomi delle 1.081 vittime innocenti delle mafie. Semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore, hanno compiuto il loro dovere.

Libera, Don Ciotti: “Stamattina abbiamo chiesto verità anche per Ilaria Alpi”

“Questa mattina abbiamo ricordato anche Ilaria e Miriam assassinati a Mogadiscio e anche lì non si conosce la verità”.

Oggi ricorre infatti anche il trentesimo anniversario della morte della giornalista e del cineoperatore, Ilaria Alpi e Miriam Hrovatin, uccisi entrambi a Mogadiscio il 20 marzo 1994.

Gli assassini e i mandanti sono ancora senza nome e senza volto. Negli ultimi tre decenni ci sono state tante indagini ma anche depistaggi processi terminati nel nulla per scoprire chi ha ucciso Alpi e Hrovatin. 

“Domani alla manifestazione saremo in tanti e in tanti parti d’Italia e vedrete che avranno al collo un cartello con i nomi dei loro cari per i quali chiedono solo la verità. Più tardi ci sarà una veglia per unire il cielo e la terra”.

Don Ciotti: “Oggi le mafie sono più forti e sparano di meno”

Mentre Don Luigi Ciotti era nei pressi della Basilica Santa Maria in Trastevere dove c’è stata l’assemblea nazionale alla sua presenza e del card. Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha detto:

“La presenza delle mafie è sempre più viva, con il gioco d’azzardo ad esempio, è sempre più forte, ma spara di meno”.

Don Ciotti: “Per sconfiggere le mafie ci vuole una rivoluzione culturale”

“Estirpare il male alla radice, non basta tagliare l’erba cattiva e per farlo ci vuole una rivoluzione culturale che vuol dire politiche sociali, vuol dire cultura, lavoro, case”.

Il fondatore dell’associazione che da anni si batte contro le mafie ha ricordato anche il ruolo importante della Chiesa e soprattutto il messaggio del Vangelo.

Poi il monito finale “la Chiesa deve sporcarsi le mani”.

Assemblea di Libera contro le Mafie, le testimonianze in nome di chi non c’è più

Sempre nei pressi della Basilica di Santa Maria in Trastevere, l’inviato di Tag24, Thomas Cardinali, ha ascoltato le numerose testimonianze di familiari e amici di chi è stato sacrificato sull’altare della criminalità organizzata.

Mentre all’interno della Basilica si è svolta l’assemblea dell’associazione di Don Luigi Ciotti, alla presenza di Chiara Colosimo, presidente della Commissione Antimafia.