Il bellissimo verso “Primavera non bussa, lei entra sicura, come il fumo lei penetra in ogni fessura”, è rimasto nella storia della musica italiana come uno dei più poetici e suggestivi in assoluto. E’ contenuto nella canzone “Un chimico” di Fabrizio De André. Il brano è concepito come un epitaffio, come molte altre tracce dell’album “Non al denaro non all’amore né al cielo” del 1971.
La canzone narra la storia umana di un chimico, un individuo innamorato della sua professione, ma intrappolato dalla paura di immergersi appieno nella vita e nell’imprevedibilità degli eventi e delle emozioni che la caratterizzano.
“Primavera non bussa, lei entra sicura”: significato di “Un chimico”
Questo chimico rimane confinato nel suo mondo, confortevole e familiare, immerso nel suo laboratorio, abbracciando la certezza delle reazioni chimiche tra molecole, sempre diffidente verso ciò che è sconosciuto.
Da chimico un giorno avevo il potere
Di sposar gli elementi e farli reagire
Ma gli uomini mai mi riuscì di capire
Perché si combinassero attraverso l’amore
Affidando ad un gioco la gioia e il dolore.
La vita, tuttavia, riserva a ognuno di noi eventi imprevedibili e talvolta incomprensibili. Alcuni scelgono una risposta difensiva e predefinita per sentirsi al sicuro. Altri optano per l’ascolto e la comprensione. Ma il chimico descritto da De André è impaurito:
Primavera non bussa, lei entra sicura
Come il fumo lei penetra in ogni fessura
Ha le labbra di carne, i capelli di grano
Che paura, che voglia che ti prenda per mano
Che paura, che voglia che ti porti lontano.
Il chimico, nell’epica di De André, si ritrova in uno stato d’animo ambivalente, balenando tra il timore e il desiderio di abbracciare la Primavera, spaventato dall’incertezza che essa porta con sé, ma allettato dalla sua potenza e dalla vitalità dei sentimenti che incarna. Tuttavia, come suggerito nel resto della canzone, alla fine è il timore a prevalere, privando il Chimico di un’esperienza che avrebbe potuto arricchirlo e forse avvicinarlo agli altri esseri umani.
Fui chimico e, no, non mi volli sposare
Non sapevo con chi e chi avrei generato
Son morto in un esperimento sbagliato
Proprio come gli idioti che muoion d’amore.
E qualcuno dirà che c’è un modo migliore.