Chi è Don Luigi Ciotti, noto presbitero e attivista italiano. È il fondatore del Gruppo Abele, che oggi aiuta le persone con tossicodipendenza (e non solo), e dell’associazione Libera, che riunisce i parenti delle vittime innocenti di mafia in Italia e nel mondo.
Chi è Don Luigi Ciotti: la biografia
Don Luigi Ciotti è nato Pieve di Cadore, località in provincia di Belluno, il 10 settembre 1945. Qui ha trascorso i primissimi anni di vita finché nel 1950 è emigrato con la sua famiglia a Torino. Una volta giunto nel capoluogo piemontese, visse nei cantieri operai della zona Crocetta.
È cresciuto in un ambiente umile. Dopo aver finito le scuole dell’obbligo, prese il diploma da radiotecnico. Nel frattempo, da giovane, iniziò a frequentare assiduamente i gruppi parrocchiali del quartiere in cui viveva.
Nel 1965, insieme ai suoi compagni, fondò un gruppo chiamato Gioventù. Insieme aiutavano le persone e i giovani con problemi sociali e i soggetti con dipendenze da droga e sostanze stupefacenti.
Nel 1966 fu proprio Luigi Ciotti ad ispirare e fondare l’associazione di volontariato che poi prese il nome di Gruppo Abele.
Proprio alla luce delle sue attività e delle sue azioni di aiuto verso il prossimo, si fece conoscere sempre di più.
Sempre negli anni ’60, ad esempio, Ciotti intervenne anche all’interno di alcuni istituti di pena minorile.
Nel 1972 poi, dopo aver concluso gli studi presso il Seminario di Rivoli (Torino), divenne ufficialmente un sacerdote e iniziò a lavorare in una parrocchia, mostrandosi sempre molto attivo in prima persona accogliere, ascoltare e soprattutto aiutare i soggetti con tossicodipendenza.
Il presbitero, oggi considerato anche un grande ed importante attivista, lavorò molto proprio su questo fronte per contrastare l’ampia diffusione delle droghe che stava travolgendo anche l’Italia di quegli anni.
Luigi Ciotti diventò presidente inoltre del CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza) e della LILA (Lega Italiana per la Lotta all’AIDS).
Negli anni ‘90 ci fu una svolta nella sua carriera e nella sua attività. Decise di intensificare la sua opera contro la mafia e la criminalità organizzata. Fondò il mensile “Narcomafie”.
Fu poi nel 1995 che nacque quella che oggi è la famosa Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Si tratta di una importante associazione che collega vari gruppi sul territorio nazionale ed internazionale che si occupano di contrastare, appunto, le mafie.
Ciotti è stato anche un giornalista pubblicista. In passato ha collaborato con diverse testate come La Stampa, l’Avvenire, l’Unità, il Manifesto, Il Sole-24 Ore, Il Mattino e Famiglia Cristiana.
Proprio alla luce della sua attività di volontariato, dei messaggi che porta e della forza che mostra nell’aiutare le persone con maggiori difficoltà, Don Ciotti ha ricevuto nel corso della sua carriera numerosi riconoscimenti.
Negli anni è diventato un vero e proprio punto di riferimento per migliaia e migliaia di persone. Ha tenuto conferenza in tutto il mondo per parlare del tema delle dipendenze.
Nel 1996 gli è stato attribuito il titolo di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
Nel luglio di due anni dopo a Bologna gli è stata conferita la laurea ad honorem in Scienze dell’Educazione.
Poi, nel 2006 quella in Giurisprudenza dall’Università degli Studi di Foggia. E ancora nel 2014 a Milano è arrivata quella in Scienze delle comunicazioni. Nel 2018 è giunta la laurea in Psicologia dell’Intervento Clinico e Sociale.
Infine nel maggio del 2019 gli è stata conferita dall’Università di Pisa la laurea magistrale honoris causa in Sociologia e Management del Servizio Sociale.
Ogni 21 marzo dell’anno, in occasione della Giornata in memoria delle vittime innocenti di mafia, Don Luigi Ciotti è sempre in prima fila tra eventi, manifestazioni ed interventi pubblici.
Libri
Luigi Ciotti è autore di diversi libri e opere. Citiamo alcuni dei suoi scritti più conosciuti.
- Lettera a un razzista del terzo millennio;
- L’amore non basta;
- Non tacerò;
- C’è bisogno di te per costruire un mondo più bello e più giusto;
- Genitori, figli e droga;
- Droghe: storie che ci riguardano;
- Dialogo sulla legalità.
Frasi e citazioni di Don Ciotti
Ecco alcune frasi dell’attivista italiano su mafia, volontariato e droghe.
- La forza della mafia non sta nella mafia, è fuori, è in quella zona grigia costituita da segmenti della politica, del mondo delle professioni e dell’imprenditoria.
- Abbiamo bisogno di coscienze inquiete nel Paese, di cittadini che dicano basta. È da secoli che noi parliamo di mafia.
- Le mafie vincono dove l’umanità naufraga, dove la coscienza si inabissa, dove il sentimento di comunità annega.
- l volontariato non deve essere un ” delegato” alla solidarietà. Non può essere solo accoglienza, assistenza di poveri e emarginati, deve essere al contempo denuncia delle cause politico- economiche che generano povertà e emarginazione.
- Gli irrecuperabili non esistono. Sono un’invenzione della nostra cattiva volontà.
- La droga non si combatte con la doppia morale.